giovedì 27 marzo 2025

Recensione: Ripetizione

 

Ripetizione
di Vigdis Hjorth

Titolo originale: Gjentakelsen
Traduzione di Margherita Podestà Heir 
Editore: Fazi Editore
Prezzo cartaceo: € 18.00
Pagine: 144

A Oslo, una scrittrice sessantenne assiste come tutti gli anni a un concerto di Natale; siede accanto a una coppia accompagnata dalla figlia adolescente, che si mostra palesemente infastidita e viene rimproverata di continuo dalla madre. La scena fa scattare nella donna il ricordo dei suoi sedici anni, e il lettore viene catapultato nel racconto del suo passato: un’adolescenza su cui grava una figura materna opprimente, che controlla la figlia in maniera ossessiva, terrorizzata al pensiero che possa bere, fare sesso, assumere droghe. Dal canto suo la ragazza, spalleggiata dalle amiche, beve, frequenta feste in casa di sconosciuti e conosce Finn, un giovane apparentemente navigato con cui decide di avere il primo rapporto sessuale. Sullo sfondo di questo conflitto tra madre e figlia, il padre resta in disparte. Quarantotto anni dopo, la scrittrice riflette su quel periodo mettendosi a nudo, cercando il coraggio di essere e ritrovare se stessa, rivivendo ogni momento del passato attraverso la memoria. È questa continua e mutevole ripetizione del ricordo a renderla più forte, a proiettarla in avanti e a donarle una nuova, drammatica consapevolezza: qualcosa è successo, tra quelle mura domestiche, ed è il momento di affrontarlo.
Al primo posto nelle classifiche di vendita e vincitore del premio della critica norvegese, in patria Ripetizione è stato accolto in maniera trionfale. Attraverso la narrazione magistrale di Vigdis Hjorth, in questo nuovo capolavoro il racconto a tratti esilarante delle vicende di un’adolescente si trasforma, in un crescendo di rivelazioni sconvolgenti, nella dolorosa e onesta riflessione di una donna matura.


Ripetizione di Vigdis Hjorth (Fazi Editore) è il primo libro che leggo di questa autrice. Si tratta di un romanzo breve, ma denso e doloroso, che mi ha colpito profondamente per il suo stile narrativo e per l’andamento della trama, decisamente imprevedibile.

Il racconto è ambientato in Norvegia. Ci ritroviamo durante un concerto lirico natalizio. La protagonista, una scrittrice di circa sessant'anni, si trova accanto a una ragazzina di sedici anni. La ragazza è visibilmente infastidita, triste e in lacrime, sopraffatta dal malessere provocato dalla presenza dei genitori che insistentemente cercano di farle apprezzare l'evento. Il suo disagio non solo influenza i genitori della giovane, ma soprattutto la scrittrice che viene spinta a fare un salto nel passato, tornando indietro di quarant'anni, quando anche lei aveva sedici anni. L’empatia che prova verso quella ragazza sconosciuta riaccende in lei il ricordo della propria sofferenza adolescenziale e della sua storia familiare.

La protagonista e i suoi familiari non hanno nomi durante tutto il racconto, una scelta voluta dall’autrice che sottolinea la mancanza di identità. Apparentemente sembra una famiglia qualsiasi, composta da un padre, una madre e alcuni figli, ma in realtà è tutt'altro che ordinaria. 

Come spesso accade nelle famiglie, c'è qualcosa di oscuro che l'autrice lascia celato dietro la routine quotidiana, un segreto che inquieta senza mai mostrarsi completamente. La madre, figura centrale del romanzo, è consumata da un’ansia paralizzante. È una presenza soffocante che controlla ossessivamente ogni aspetto della vita della figlia, ma solo della figlia, mentre non sembra preoccuparsi allo stesso modo degli altri figli. Questa pressione è palpabile durante la lettura. La madre, nel suo amore patologico, impedisce alla figlia di vivere liberamente, spaventata dall'idea che possa fare esperienze di sessualità, bere o assumere droghe. Ciò che la spaventa di più è che la figlia scopra il sesso. Perché la madre agisce in questo modo? Man mano che la storia si sviluppa, diventa chiaro che l'ansia della madre ha radici più profonde e complesse, che verranno svelate solo alla fine del romanzo.

Ripetizione è un libro sull’incomunicabilità, sui segreti che appesantiscono le relazioni familiari. Le tensioni familiari si scontrano con la vitalità dell’adolescenza: mentre la protagonista vive le prime esperienze di amore, le feste e le birre bevute di nascosto, deve anche confrontarsi con l’atmosfera opprimente che si respira in casa e cercare di capirne la causa. Anche con il passare degli anni, le ferite restano.

Consigliato a chi cerca una storia intensa, scritta con uno stile diretto e senza fronzoli. Ripetizione è breve, ma molto intenso e merita di essere letto e assimilato con calma, a piccoli sorsi. 

Durata totale della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: caffè amaro
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: a partire dai 17 anni 
Consigliato a chi ha apprezzatoEredità di Vigdis Hjorth




"Ma l'effetto che ebbe, il mio prima poetare e il terrore che causò, mi insegnò qualcosa di fondamentale: che ciò che inventiamo con la mente o la scrittura può avere maggior significato di quello che è vero, anzi essere più vero."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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