lunedì 3 marzo 2025

Recensione: L'indirizzo segreto della felicità



  L'indirizzo segreto della felicità

 di Imbi Neeme

 Editore: Editrice Nord
 Prezzo: € 20
 Pagine: 312
 Titolo originale: Kind Of, Sort Of, Maybe, But Probably Not
 Traduzione a cura di: Emanuela Damiani
 

  Una mela croccante, una gomma da masticare o una tazza di tè: cibi e bevande comunissimi sono un tormento per Phoebe Cotton, la cui esistenza è governata dalla misofonia, un disturbo che la rende particolarmente sensibile ai rumori più banali. Per questo si è isolata dal mondo e, a soli venticinque anni, divide il suo tempo tra il silenzio della biblioteca in cui lavora e quello della grande casa della nonna che, nella residenza per anziani in cui ha deciso di trasferirsi, conduce una vita sociale più intensa di quella della nipote. Ma tutto cambia un giorno di maggio del 1995, quando Phoebe inizia a ricevere delle vecchie cartoline ingiallite. Chi sono Elizabeth, la destinataria, e T, la persona che le professa il suo amore? Spinta dalla curiosità, Phoebe osa varcare i confini sicuri della sua routine per chiedere aiuto a Monty, l’affascinante e gentile ragazzo delle poste, e a Suze, l’universitaria in crisi che ha dato inizio alla vicenda, trovando le cartoline nella fodera di una vecchia valigia acquistata in un negozio dell’usato. Come Phoebe, Monty e Suze si lasciano contagiare dal fascino del mistero. Forse perché anche loro si sentono più soli di quanto non vorrebbero ammettere. E così, quel viaggio alla scoperta del passato diventa per i tre ragazzi un’occasione per superare le proprie paure, per aprirsi a un amore inaspettato, per imparare ad accettarsi e accettare ciò che è diverso, per comprendere il vero valore dell’amicizia e per accogliere una felicità che pensavano di non meritare.




Un libro delizioso per un pomeriggio domenicale (o anche due). L'ho scelto perché finalmente qualcuno ha parlato di misofonia, una condizione di cui anche io soffro. Per chi non la conoscesse, la misofonia è una forte intolleranza verso certi rumori specifici, che può scatenare reazioni incontrollabili, spesso sfociando in rabbia, ansia o panico. La nostra protagonista, Phoebe Cotton, ne soffre da sempre e, come me, ha una passione sfrenata per le cuffie, ma purtroppo non si possono usare in ogni momento. Ogni occasione di socializzazione è seguita dalla paura che qualcuno inizi a mangiare patatine mentre le parla, e la sua tolleranza ai rumori è davvero minima. La sua famiglia ha trovato qualche stratagemma per aiutarla: nessuno beve la zuppa risucchiando e, ogni volta che si riuniscono a cena, non manca mai la musica di sottofondo. Ovviamente, questo la rende un po' estranea al mondo che la circonda, e la convivenza con i coinquilini non è facile. Ma quando la nonna si trasferisce in una casa per anziani, Phoebe può finalmente spostarsi nella casa di famiglia, dove le pareti non trasudano esattamente amore, ma il giardino è un piccolo paradiso. 

La vita di Phoebe, perennemente ancorata alla sua routine, viene improvvisamente scossa dall'arrivo di alcune cartoline d'amore indirizzate a Elizabeth Winson. Dopo aver fatto alcune ricerche, scopre che questa misteriosa Elizabeth non ha mai abitato nella sua casa. Eppure, nessuno in famiglia sembra sapere nulla di queste cartoline. La curiosità e il desiderio di restituirle alla legittima destinataria spingono Phoebe a intraprendere un viaggio che la porterà a superare numerosi ostacoli. 

 Il primo è l'incontro con Monty, un ragazzo che lavora alla posta e che, con una scusa, si presenta nella biblioteca dove Phoebe lavora. Monty sembra estremamente affascinato dalla storia delle cartoline (ma forse anche da qualcosa di più). E non solo: le cartoline non sono nemmeno recenti, il che aggiunge ulteriore mistero. Qualcuno, infatti, deve averle trovate in una vecchia valigia e ha deciso di inviarle.

 Il mistero si infittisce. 

 Phoebe, determinata a risolvere l'enigma, decide di cercare Suze, la giovane che, tra amori spezzati e crisi sentimentali, sta attraversando un momento difficile. Suze è pazza di un ragazzo che, a quanto pare, si fa desiderare troppo: è troppo "cool", non la chiama mai, e compare solo quando ha voglia. Nel frattempo, anche i suoi coinquilini sono intrappolati in un turbine di feste, tesi universitarie, amori infranti e nuovi flirt.

Le due ragazze iniziano a indagare, senza accorgersi che, nel frattempo, stanno sviluppando una crescente voglia di sentirsi l’una con l’altra. Nessuna delle due è abituata a vivere la nascita di un’amicizia sana, tanto meno una in cui si sentano libere di essere davvero se stesse. Mentre il mistero si dipana, il colpo di scena finale, inaspettato anche per me, rivelerà qualcosa di sorprendente. 

 Il romanzo è un vero e proprio coming of age, in cui il gruppo affronta i propri limiti, li supera e impara ad accettarsi per quello che sono. Lungo il percorso, scopriranno il loro valore e impareranno a non lasciarsi calpestare, affrontando le difficoltà della vita e delle relazioni con una rinnovata consapevolezza di sé. Consigliato a chi ha voglEia di una storia felice nonostatnte tutto.





Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Aranciata fresca
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Website dell'autrice: Imbi Neeme
Consigliato a chi ha apprezzato: Un grido di luce di Abi Daré



"«Nel mio caso è qualcosa di più profondi dell'irritazione. 
A volte è come una furia cieca, come se diventassi l'incredibile Hulk, però solo dentro di me». 



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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