Wild Swimming a cura di Giorgia Tolfo Editore: Bompiani Prezzo: € 17,10 Pagine: 310 Due giorni dopo essere entrate in contatto tramite una dating app, J. e la protagonista di questo romanzo si incontrano sul binario di una stazione londinese. Sanno poco l’una dell’altra, ma hanno scambiato foto delle loro librerie lasciando che siano i loro gusti letterari a parlare. L’attrazione fra loro è subito fortissima, l’intimità dei corpi precede quella dei pensieri. J. viene dal Canada, ha un compagno cui è legata da una relazione etica non monogama, è in fuga da un ricordo difficile anche solo da pronunciare. La narratrice è cresciuta in una piccola città veneta ma da quando ha diciotto anni vive in grandi città europee, alternando l’euforia di quegli spazi nuovi con un senso di sradicamento. Insieme trovano il coraggio per tuffarsi nelle acque non protette del desiderio e del dolore, per nuotare attraverso i fondali della memoria fino a trovare le parole per raccontare la propria storia. |
La trama di Wild Swimming di Giorgia Tolfo mi ha subito affascinata, non solo per la sua scrittura coinvolgente, ma anche perché riflette con grande sincerità e delicatezza aspetti della vita dell'autrice che risultano profondamente autentici. Aggiungiamo anche che condivido con Giorgia Tolfo numerosi tratti della sua biografia personale, come l'omosessualità, il femminismo, la residenza a Londra, l'amore per la lettura, e la straordinaria capacità di associare ogni evento vissuto alla trama di un romanzo già letto, come se la vita stessa fosse un continuo richiamo alla letteratura. Mi è sembrato quasi che qualcuno stesse passeggiando nella mia mente, raccontando e svelando ogni filo sfilacciato che vi trovava.
In qualche modo, la sua scrittura riesce a cogliere e mettere in luce quelle sensazioni e quei pensieri che sono difficili da afferrare, ma che tutti, in fondo, abbiamo provato almeno una volta.
Giorgia, originaria di Bologna e trasferitasi a Londra, vive in un continuo dissociamento, sia sociale che personale, una condizione che accomuna molti noi expat. Questa dicotomia tra il legame a più terre e il desiderio di trovare una nuova, ma sfuggente, appartenenza si percepisce con intensità nel romanzo. La Londra che descrive, per quanto amata, non è mai una casa definitiva, ma piuttosto un luogo di transizione, un ponte tra due mondi che sembrano non coincidere mai del tutto.
L'autrice esplora questa realtà con una lucidità struggente, sempre alla ricerca di un posto dove sentirsi veramente a casa, ma senza mai trovarlo davvero.
"Forse cercavo, immergendomi in acqua e nuotando sotto la superficie, di sbucare nei miei luoghi amati, quelli in cui, in quell’istante fisico, non ero, ma che continuavano ad abitarmi."
Questa immagine dell'acqua come mezzo di passaggio tra mondi diversi mi ha colpito molto. L'acqua diventa metafora del desiderio di appartenere a più luoghi e del tentativo, quasi impossibile, di attraversare il confine tra l'istante presente e i luoghi del cuore, che restano sempre inaccessibili, ma continuiamo a sentire dentro di noi. Quando l'acqua non permette all'autrice di attraversare questi confini, la sua mente vacilla tra realtà e immaginazione, come se fosse prigioniera di una diplopia senza fine. La realtà si frantuma, e ciò che rimane è una continua ricerca, un tentativo costante di connettere le varie dimensioni della propria identità.
Come Giorgia stessa ammette, ha un bisogno incessante di concettualizzare ogni esperienza, di darle una forma verbale. Per lei, vivere le sensazioni nel momento appare quasi illusorio rispetto all'atto di scriverle, anche prima che si verifichino. In un certo senso, la scrittura diventa il suo modo di non perdersi nel flusso delle esperienze, di metterle in ordine e di trovare una forma, un senso, anche là dove tutto sembra confuso.
Un altro tema che emerge con grande forza nel romanzo è l'importanza della lingua. Fin da quando Giorgia si spostava tra la casa della madre e quella della nonna, la lingua ha rappresentato per lei una sorta di ancoraggio, una via per comprendere e raccontare la propria identità. Ma questa ricerca della lingua giusta si intensifica quando l'autrice si trasferisce a Londra, dove la distanza dalla sua terra natale e l'incontro con un nuovo contesto linguistico e culturale la portano a riflettere ancora di più sul ruolo del linguaggio nella costruzione di sé. Le vicende che si intrecciano nel romanzo sono arricchite dagli incontri con J e dalle storie delle sue ex, che rivelano un intreccio complesso di sentimenti, speranze e delusioni.
Va detto che Wild Swimming potrebbe risultare un po' di nicchia per alcuni lettori. Chi non ha vissuto certe esperienze o non ha avuto modo di esplorare a fondo le proprie emozioni e reazioni potrebbe non cogliere appieno la profondità e le sfumature del romanzo. La ricerca di identità, il bisogno di appartenere, la difficoltà di definire se stessi in un contesto di costante transizione sono temi universali, ma l'approccio intimo e riflessivo dell'autrice potrebbe richiedere una certa familiarità con queste dinamiche per essere pienamente apprezzato.
In conclusione, Wild Swimming è un romanzo che parla di solitudine, di appartenenza, di amore e di ricerca personale. Giorgia Tolfo ci invita a tuffarci nelle sue acque, per esplorare un mondo che è tanto interiore quanto esteriore, tra realtà e sogno, tra passato e futuro.
Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Tisana alla lavanda
Formato consigliato: CartaceoBevanda consigliata: Tisana alla lavanda
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Website dell'autrice: Giorgia Tolfo
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