giovedì 13 febbraio 2025

Recensione: Maestre

 

Maestre
di Carolina Capria

Editore: HarperCollins
Prezzo cartaceo: € 18.00
Pagine: 240

UNA SCRITTRICE FEMMINISTA DEI NOSTRI GIORNI CI MOSTRA, ANCORA UNA VOLTA, LA FORZA IMMORTALE DELLA LETTERATURA, LA SUA CAPACITÀ DI PORTARE CORAGGIO E LIBERTÀ. Essere una bambina, e poi una donna, vuol dire imparare fin da subito cosa si può fare e cosa non si può fare, vuol dire imparare che certe qualità, come il coraggio, l’audacia e l’indipendenza, non sono prettamente femminili, e che reprimere i propri desideri è normale, e consigliabile. Meglio restare ai margini e attendere passivamente un salvatore o, nella più sfortunata delle ipotesi, la provvidenza. E se molti libri non fanno che confermare la certezza che soltanto gli uomini possono compiere gesta intrepide e che alle donne spetta il compito di accogliere gli eroi di ritorno dalle loro mirabolanti avventure, Carolina Capria ci conduce in un viaggio illuminante nella più grande letteratura femminile di tutte le epoche e ci mostra che un’altra strada è effettivamente percorribile. Perché di maestre nei libri ce ne sono moltissime, grandi scrittrici come Jane Austen e Toni Morrison, e grandi eroine come Jane Eyre, che ci insegna che una donna può salvarsi da sola, o Scarlett O’Hara che ci dimostra che una donna può mettersi al comando. O ancora Modesta, la protagonista dell’Arte della gioia di Goliarda Sapienza, che ci ricorda quanto sia importante mettere se stesse al primo posto e non illudersi di trovare la felicità dove viene richiesto solo il sacrificio. Dei propri desideri, delle aspirazioni, dei sogni.


Seguo Carolina Capria e il suo immenso lavoro da tempo, e non posso che ammirare la passione e l'impegno con cui porta avanti la sua missione di promuovere la letteratura femminile e abbattere pregiudizi e discriminazioni di genere.

Con "Maestre", ci regala un viaggio letterario intenso e coinvolgente attraverso le vite e le opere di cinque autrici straordinarie: Jane Austen, Charlotte Brontë, Margaret Mitchell, Toni Morrison e Goliarda Sapienza. Attraverso una scrittura impeccabile e appassionata, l'autrice ci invita a scoprire come queste donne abbiano lasciato un segno indelebile nella letteratura e nella società, offrendo opere dal valore rivoluzionario, modelli di ribellione, consapevolezza e libertà. 

Partendo dal significato di nüshu, l'unico sistema di scrittura al mondo creato e usato esclusivamente dalle donne (che per me è stata una scoperta incredibile), ogni capitolo del libro è dedicato a una scrittrice e a un'opera in particolare, scelta da Carolina Capria per il suo valore simbolico e la sua potenza narrativa. L'autrice non si limita a raccontare le storie di queste grandi figure, ma ci guida in un'analisi approfondita e ispirata dei loro testi, mettendo in luce come le loro protagoniste abbiano sfidato i limiti imposti dalla società e abbiano tracciato nuove strade per le donne di ogni epoca. 

Ed è così che l'analisi di Jane Eyre, ad esempio, mi ha fatto riscoprire la forza della sua protagonista, capace di rifiutare ogni compromesso pur di mantenere la propria indipendenza. Il ritratto di Scarlett O’Hara mi ha ricordato quanto sia raro trovare personaggi femminili così determinati e fuori dagli schemi. E che dire di Modesta, la protagonista de "L'arte della gioia", una figura che personalmente non conoscevo e che incarna la ribellione pura, il desiderio di autodeterminazione senza limiti?

Leggere "Maestre" è stata per me un'esperienza bellissima che consiglio e consiglierò a tutte le persone a me care. Mi ha emozionata, mi ha ispirata e, soprattutto, mi ha spinta a voler approfondire la conoscenza di queste autrici, a leggere e rileggere i loro capolavori con una nuova consapevolezza. 

Durata totale della lettura: Sette giorni
Bevanda consigliata: bevanda allo zenzero
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: a partire dai 14 anni 
Consigliato a chi ha apprezzatoSulle donne di Susan Sontag e Outsiders: Cinque scrittrici che hanno cambiato il mondo di Lyndall Gordon




"E se è vero che scrivendo tanta sofferenza scompare, è anche vero che leggendo le parole delle altre donne possiamo trovare sollievo, conforto e la forza per affermare noi stesse."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

martedì 11 febbraio 2025

Outsiders: Cinque scrittrici che hanno cambiato il mondo



 Outsiders:
Cinque scrittrici che hanno cambiato il mondo

 di Lyndall Gordon

 Editore: Fazi
 Prezzo: € 18
 Pagine: 384
 

  Outsiders racconta le storie di cinque romanziere – Mary Shelley, Emily Brontë, George Eliot, Olive Schreiner, Virginia Woolf – e dei loro famosi romanzi. Conosciamo da tempo la loro grandezza individuale, ma questa biografia di gruppo getta nuova luce sul genio che condividono. Outsider, fuorilegge, emarginata: la reputazione di una donna era la sua unica certezza. Come scrittrici, hanno fatto propria quest’identità, approfittando della lontananza dall’ordine dominante per scrivere le loro opere. Tutte e cinque sono cresciute senza madre. Senza un modello femminile a portata di mano, hanno imparato dai libri e, se fortunate, da un uomo illuminato. Complesse, contraddittorie, difficili, combattute ma eccezionalmente determinate e capaci di esercitare un’influenza nella sfera pubblica, hanno dovuto immaginare un modo di essere donna per inventare una propria voce. Capivano il desiderio femminile: la passione e la trasgressione della vita reale permeano le loro narrazioni. Ancora oggi facciamo più che leggerle; le ascoltiamo e viviamo con loro. Cinque biografie per cinque scrittrici dalle identità decisamente originali e fuori dai canoni. Outsiders è una genealogia al femminile della letteratura anglosassone da cui emergono cinque personalità assolutamente uniche e singolari, con un tratto comune: la condizione di donne e autrici in una società dominata dagli uomini.




"Outsiders" di Lyndall Gordon è una biografia affascinante che racconta le storie di cinque scrittrici che, molto probabilmente, avete studiato poco o nulla a scuola. 

Il filo conduttore delle loro vite non è solo l'incredibile talento nella scrittura, ma anche le difficoltà derivanti dalla loro condizione di donne in epoche in cui il ruolo femminile era strettamente limitato. Indipendentemente dal secolo in cui si trovano, la regola di fondo non cambia: queste scrittrici non si conformano agli standard sociali del loro tempo. Non rientrano nei ruoli che la società si aspetta da una donna, non sono madri e mogli come il mondo vorrebbe che fossero. Non sono "buone ragazze" che indossano il corsetto e che non temono gli sguardi sorpresi di chi le giudica, sebbene non siano immuni alla sofferenza che scaturisce dal giudizio altrui. 

 Il libro esplora la vita di ciascuna di queste scrittrici in modo approfondito, dedicando attenzione anche alle loro principali opere, spesso mettendo in relazione le esperienze personali con le tematiche trattate nei loro scritti. Ad esempio, si parla di Mary Shelley, la creatrice del celebre "Frankenstein", una donna che ha vissuto sotto l'ombra di un'incredibile tragedia personale e ha trovato nell'arte una via per esprimere il suo senso di solitudine e angoscia. 

C'è poi Emily Dickinson, la poetessa solitaria che ha riscritto la poesia americana con la sua scrittura intensa e introspettiva, sfidando le convenzioni sociali dell'epoca. Lyndall Gordon dedica ampio spazio anche a Charlotte Brontë, la cui opera, tra cui il famosissimo "Jane Eyre", ha esplorato temi di indipendenza e autodeterminazione in un contesto profondamente patriarcale. Non manca Virginia Woolf, una delle voci più rivoluzionarie del modernismo, che ha offerto una nuova visione della psiche femminile e della scrittura come strumento di liberazione personale. Infine, il libro si sofferma su Olive Schreiner e George Eliot che io non avevo ma sentito nominare.

Sebbene il testo sia estremamente completo e ben documentato, il suo stile risulta talvolta un po' scolastico, motivo per cui consiglio di affrontarlo una scrittrice alla volta alla volta, magari intervallando la lettura con le opere principali di ciascuna autricee. In questo modo, la comprensione della loro vita e del loro lavoro potrebbe risultare ancora più appagante e stimolante.






Durata totale della lettura: Una scrittrice alla volta
Bevanda consigliata: Espresso
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Website dell'autrice: Lyndall Gordon




«..la loro identità senza maschera risultava invisibile agli occhi del mondo.». 



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

venerdì 7 febbraio 2025

Recensione: Una mente assassina


Una mente assassina
di Angela Marsons

Editore: Newton Compton
Prezzo Cartaceo: € 12,90
Prezzo ebook: € 6,99
Pagine: 384
Titolo originale: Killing Mind
Traduzione a cura di: Anna Ricci


Quando la detective Kim Stone viene chiamata a casa di Samantha Brown, trova la giovane donna distesa sul letto con la gola tagliata e un coltello in mano. Senza segni di effrazione o lotta, Kim classifica la sua morte come un tragico suicidio. Ma una visita ai genitori di Samantha fa scattare in Kim dei segnali d’allarme: è sicura che non le stiano dicendo tutta la verità. Grazie a un dettaglio nascosto in una fotografia, la detective si rende conto di aver commesso un gigantesco errore. Samantha non si è tolta la vita, è stata assassinata. Quando in un lago della zona viene trovato il corpo di un giovane, anche lui con la gola tagliata, Kim capisce che c’è un collegamento tra questa nuova vittima e Samantha. In comune hanno un soggiorno a Unity Farm, un ritiro per persone che vogliono abbracciare uno stile di vita alternativo. Sotto la facciata accogliente del luogo, la detective e la sua squadra scoprono una comunità sinistra che si nutre delle vulnerabilità emotive dei suoi adepti.

Kim sa che mandare uno dei suoi agenti sotto copertura alla Unity Farm è rischioso, ma sa anche che è l’unica possibilità per catturare l’assassino prima che un’altra vita venga spezzata... 

Una comunità apparentemente pacifica dentro cui si annidano il male e un assassino spietato.

Un nuovo caso per la detective Kim Stone.

Kim Stone, la detective più controversa, meno convenzionale nei modi e nella vita, torna con una nuova indagine che ha al centro una comunità particolare, Unity Farm.
Il primo impatto è la scoperta di una giovane donna apparentemente suicida. Viene trovata nel letto della sua casa con la gola tagliata e il coltello in mano. I genitori della ragazza, Samantha, apparentemente collaborano con la polizia ma Kim capisce da subito che nascondono qualcosa. E i vicini, interrogati da Kim e dalla sua squadra, parlano di un uomo, grande e muscoloso, che ogni tanto si presentava a casa di Samantha. Poco dopo, anche un altro cadavere viene rinvenuto, ed è di un giovane uomo legato a Samantha. E si scopre che entrambi erano entrati in una comunità, una specie di setta, Unity Farm. Il luogo dove sorge è immerso nella campagna e si respira un'atmosfera apparentemente idilliaca, tutti sono sorridenti, accoglienti. 
Ma, tornando a parlare con i genitori di Samantha e mettendoli alle strette, scoprono che i giovani (e non solo) che si uniscono alla comunità, in qualche modo rinnegano tutto quello che è la realtà che tutti conosciamo. Non hanno accesso alle notizie, infatti non ci sono televisori o strumenti che possano permettere loro un contatto con l'esterno. Vivono nella fattoria, lavorano nella fattoria e ne escono solo coloro che hanno un'occupazione all'esterno, come quella di reclutare nuovi adepti. Come in tutte le sette, i fondi sono fondamentali e in un modo o nell'altro, ognuno è impegnato a procurare denaro per la comunità, anche sottraendolo in modo infido alle persone con cui entrano in contatto.
Ma rimane da stabilire se la ragazza si sia effettivamente tolta la vita o se sia stata assassinata. Nel momento in cui l'indagine porta a scoprire altre persone che sono state reclutate nella comunità e che sono sparite a volte da un giorno all'altro senza dire nulla ai propri cari, è chiaro che dietro le due morti c'è un assassino.
Solo indagando a fondo e non lasciando alcuna via inesplorata, Kim arriverà alla verità. Ed è una verità inattesa, qualcosa che non era possibile immaginare.

Come sempre la Marsons incentra i suoi romanzi polizieschi affrontando argomenti e situazioni di cui, nella vita reale, spesso non si parla abbastanza. 
Fenomeni culturali che possono cambiare la vita delle persone e che possono influire su tutti coloro che si trovano in situazioni molto particolari.

Durata totale della lettura: 3 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: caffè con panna e cannella
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 18 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: Nessun luogo è sicuro
Website dell'autrice: Angela Marsons

  "Il mondo perfetto non esiste."



Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

giovedì 6 febbraio 2025

Recensione: Miss Bee e il principe d'inverno

   


Miss Bee e il principe d'inverno
di Alessia Gazzola

Editore: Longanesi

Prezzo cartaceo: € 14,90
Pagine: 256

Derbyshire, dicembre 1924. È un freddo Natale ad Alconbury Hall, la re­sidenza di campagna della nobile famiglia Lennox. Così freddo che nemmeno ge­nerose dosi di sherry riescono a riscaldare la mente e il cuore di Lady Millicent Carmi­chael, mentre detta le sue scandalose memorie alla nuova segretaria. Eppure, la giovane assistente improvvisata, che risponde al nome di Beatrice Bernabò detta Miss Bee, non potrebbe avere cuore e mente più cal­di, anzi, incandescenti. Merito forse della splendida atmosfera di Alconbury Hall, coi camini accesi e scoppiettanti, le cene ele­ganti, le singolari e allegre tradizioni bri­tanniche da onorare. Merito più probabil­mente del visconte, l’affascinante Julian Lennox. Né va tra­lasciata l’eccentri­ca combriccola di convitati, a comin­ciare dal tenebroso Alexander, cugino di Julian con ascenden­ze russe, bello in ma­niera insopportabile ma dall’aria cupa e angustiata, un vero principe d’inverno.

Beatrice però ancora non riesce a cogliere il sottobosco di ten­sioni che attraversa quella conturbante atmosfera natalizia. Tensioni che presto sfoceranno in eventi di crescente gravi­tà: l’accusa di furto è soltanto l’inizio…

Riuscirà Miss Bee a venire a capo dell’imprevedibile e pericoloso enigma?




Allontanatasi da Londra per sfuggire allo scandalo di essere stata - quasi - incolpata di un delitto (nel primo libro della serie, Miss Bee e il cadavere in biblioteca), Beatrice trova un'isola di apparente serenità nella tenuta di campagna dell'amico? innamorato? potenziale pretendente? sicuramente nobile Julian Lennox. E' nella grandiosa e un po' soffocante tenuta di Alconbury Hall che i due si ritrovano a passare le feste natalizie insieme alla più o meno solita combriccola di amici e conoscenti...in un miscuglio di attrazioni, gelosie, vecchi e nuovi rancori, passioni inconfessabili e confessate, ai quali si aggiunge suo malgrado l'affascinante ispettore Blackburn, vecchia conoscenza di Beatrice e Julian (ha già sospettato entrambi di omicidio, in fondo!) quando un tentato omicidio, un furto e la misteriosa sparizione dell'intrigante cugino di Julian, il brooding nobile russo Alexander, sconquassano i già precari equilibri ad Alconbury Hall.

Questo secondo appuntamento con le avventure della nostra Bee, posto al crocevia tra romance, romanzo storico e cozy mistery, prosegue temporalmente gli accadimenti del primo libro e consiglio quindi di leggerli in ordine, non solo per seguire meglio il susseguirsi della trama ma soprattutto per cogliere meglio le sfumature di approfondimento psicologico ed emotivo dei personaggi ricorrenti, soprattutto per quanto riguarda le dinamiche familiari della famiglia Bernabò e l'altalenarsi di sentimenti e lealtà tra Beatrice, Julian e la migliore amica/fidanzata Olivia. Anche l'oscillazione tra mutuo rispetto, timida simpatia e scoppiettante fastidio tra Beatrice e l'ispettore Blackburn è gestita in modo divertente e che fa ben sperare per qualche colpo di scena nei prossimi episodi della serie.

Non voglio fare eccessivi spoiler sulla storia investigativa perché il libro è scorrevole, si legge tutto d'un fiato con estrema piacevolezza e penso che la suspence e i colpi di scena siano talmente delicati e sussurrati che non voglio romperne la magia. L'atmosfera anni 20 è sicuramente accattivante, un incrocio tra Miss Fisher Murder Mysteries e Downton Abbey (ci sarà mai una serie ambientata in quegli anni per cui non avrà senso citare Downton Abbey? Forse no) ben realizzato, con qualche accenno al contorno socio-politico senza però appesantire la narrazione e senza distogliere dalla storia principale.

La storia è raccontata a POV multipli, anche all'interno dello stesso capitolo, e sebbene questo movimenti la narrazione e sicuramente aiuta l'autrice a seguire gli eventi da più angolazioni diverse che non con un punto di vista unico che necessariamente deve seguire quello che vede e sperimenta solo la protagonista, il continuo cambio di prospettiva a volte mi ha un po' spiazzata e l'ho trovato un pochino overdone forse. In alcuni momenti, come quelli di intimità e dialogo diretto da Julian e Beatrice, avrei voluto che l'autrice si soffermasse più a lungo, dandosi la possibilità di approfondire di più', mentre l'ho percepita a tratti sbrigativa. 

Un giallo leggero - niente cadaveri! - con una scrittura fresca e sfrondata di pesantezze, anche se la sensazione è che la Gazzola debba ancora prendere confidenza con la dimensione di romanzo storico (forse complice l'estrema velocità di scrittura e pubblicazione dei libri?) perché una lettrice veterana di storici come me ha notato qualche elemento anacronistico. L'intreccio delle indagini è fatto bene anche se non eccessivamente complesso, ma credo che si sia voluto dare maggiore spazio alla costruzione della tensione sentimentale e del tormento interiore di Bee e del Visconte, il trope dell'amore contrastato dal dovere e dalle convenzioni sociali che è assolutamente calzante per il periodo storico e per il tipo di personaggi che ha creato l'autrice...ma che a volte è stato gestito in modo un po' superficiale e frettoloso. Meritava secondo me un approfondimento, magari a scapito della quantità di scene o della velocità di sviluppo degli eventi tra i due. Meno ma meglio ecco. Ho grandi speranze per il futuro di questa serie e per i personaggi ricorrenti di questa serie comunque, che secondo me hanno un ottimo potenziale! 

Vi avviso su un leggero cliffhanger, non sulla trama investigativa ma su quella personale di Bee.

Attendiamo con ansia l'uscita del terzo libro Miss Bee e il fantasma dell'ambasciata, dove troveremo Beatrice alle prese con un nuovo mistero nel suo impiego all'ambasciata italiana a Londra, un fidanzamento che le darà, forse, nuovi dolori...e chissà che qualche presenza costante e matura non possa rivelarsi qualcosa di più.

Durata totale della lettura: 3 giorni

Età consigliata: 13 anni 
Bevanda consigliata: Tè zuccherato 
Formato consigliato: Cartaceo
Sito dell'autrice: Alessia Gazzola: Instagram
Consigliato a chi ha apprezzato: Le indagini di Phryne Fisher di Kerry Greenwood; Agatha Raisin di M.C. Beaton; L'allieva di Alessia Gazzola.


  

    Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
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