martedì 26 novembre 2024

Recensione: L'ultimo omicidio alla fine del mondo



L'ultimo omicidio alla fine del mondo
di Stuart Turton

Editore: Neri Pozza
Prezzo Cartaceo: € 20,00
Pagine: 416

Titolo originale: The last murder at the end of the world
Traduzione: Christian Pastore 


Fuori dall’isola non c’è nulla: il mondo è stato distrutto da una fitta nebbia che ha invaso il pianeta, devastando tutto e uccidendo qualunque forma di vita.
Sull’isola, invece, ogni cosa è idilliaca: la natura è rigogliosa, l’aria pulita e centoventidue persone vivono in perfetta armonia, sorvegliate da Niema, suo figlio Hephaestus e Thea, tre scienziati che sono stati in grado di proteggere quel luogo paradisiaco dalle insidie esterne.
Gli abitanti del villaggio hanno poche pretese, si accontentano di pescare, coltivare i campi e godere dei frutti della terra e se hanno un dubbio possono appellarsi a Bia, un’entità che ognuno di loro sente nella propria mente. L’importante è che rispettino sempre il copri fuoco e le regole imposte dagli scienziati.
Fino al giorno in cui, con orrore degli isolani, Niema, la scienziata più anziana, viene trovata brutalmente uccisa. Oltre ad aver lasciato l’intera isola sotto shock, l’omicidio ha innescato un abbassamento del sistema di sicurezza intorno all’isola, l’unica cosa che teneva a bada la nebbia. Se il caso non verrà risolto entro 107 ore, la nebbia soffocherà l’isola e tutti i suoi abitanti.
Ad aggravare la situazione c’è che il guasto nel sistema ha anche cancellato la memoria di tutti gli abitanti: nessuno ricorda più ciò che è accaduto la notte precedente, il che significa che qualcuno sull’isola è un assassino e non sa di essere. Nel frattempo, il tempo stringe.

«L’attesissimo ritorno dell’autore de "Le sette morti di Evelyn Hardcastle" con uno straordinario thriller distopico capace di tenere il lettore incollato alle pagine fino alla fine»



107 ore alla fine del mondo
In un futuro non troppo distante, l’intera popolazione mondiale è stata spazzata da una nebbia apocalittica, fitta ed assassina, capace di distruggere tutto ciò che avvolge. 
I pochi sopravvissuti vivono rifugiati su un’isola sperduta nel mare della Grecia. Qui hanno ideato un ingegnoso sistema di barriere che combatte la nebbia proteggendo l’isola come uno scudo.
Questo fragile equilibrio viene distrutto da una serie di misteriosi omicidi che non solo sconvolgono la tranquillità sull’isola, ma causano anche un guasto nel sistema di protezione. La nebbia inizia ad avvicinarsi e i superstiti hanno solo pochi giorni per trovare un modo di fermarla o l’intera isola verrà ricoperta, con completa estinzione della specie umana.
Emory viene incaricata di indagare sui misteriosi omicidi e fermare la nebbia. Da sempre la ribelle del gruppo, alquanto impopolare, l’unica a mettere in discussione le regole facendo fatica a seguirle.
Ma ora, grazie alla sua curiosità e ad un acuto spirito di osservazione, gli abitanti si sono accorti che Emory potrebbe essere l’unica speranza per salvare l’umanità.

L’intero romanzo si svolge su quest’isola, mondo utopico (o distopico?) perfettamente costruito in ogni minimo dettaglio. Ho letto tutti i libri di Turton ed é nota abilità dello scrittore creare questi universi fantastici e complessi, basati su una rigorosa struttura logica, con regole precise ed impeccabilmente illustrate, in modo da permettere al lettore una completa immersione nell’universo creato.
Tutti gli abitanti dell’isola hanno grandi abilità manuali ed intellettive, e grazie al progresso delle tecnologie e della medicina, ad alcuni di essi è consentito vivere in perfetta salute anche fino a 200 anni.
Le loro menti sono tutte connesse e guidate da una entità suprema, una sorta di Dio chiamato Bia, che prende parola nella testa degli abitanti come una coscienza, discutendo con loro, rispondendo alle loro domande, ed aiutandoli a prendere decisioni.
La vita sull’isola è governata da numerose regole ferree, ma anche avvolte nel mistero che spingono il lettore a proseguire la lettura con un ritmo incalzante alla ricerca di risposte :
  • perchè la maggior parte degli abitanti muore esattamente nel giorno del loro 60esimo compleanno? 
  • perchè non si può viaggiare liberamente sull’isola da soli? 
  • perchè dopo le 9 di sera è presente un coprifuoco e nessuno può lasciare la propria abitazione di notte? 
  • cosa sono i numeri e i segni che compaiono sulle braccia degli abitanti a loro insaputa mentre dormono?
  • e soprattutto : quali misteri nascondono l’isola e la nebbia che la avvolge?

Ulteriore piacevole particolarità dei romanzi di Turton sono gli elementi filosofici che arricchiscono la trama, sicuramente con l’intento di stimolare il lettore a profonde riflessioni sulla condizione umana.
Vengono esplorati temi come il conflitto tra libertà individuale e la necessità di un controllo sociale. Il difficile continuo alternarsi tra i ricordi del passato e il bisogno di vivere nel presente. Ed uno sguardo inquisitivo su un futuro interamente governato dall’avvento di nuove tecnologie. Un mondo tanto affascinante quanto terrificante.

Una miscela perfetta che mescola abilmente elementi di fantascienza distopica, il giallo classico dei misteri della “stanza chiusa", e profonde riflessioni filosofiche. Un mix avvincente che può facilmente ricordare grandi classici come 1984 e la serie Lost
Sei pronto ad immergerti in questo nuovo universo?

Durata totale della lettura: otto giorni  
Bevanda consigliata: pistacchio latte
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Sito dell'autore: Stuart Turton
« Da sempre le grandi conquiste comportano grandi rischi
Fai partire il conto alla rovescia, Bia
Tra quattro giorni cambieremo il mondo
O moriremo provandoci
 »

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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