mercoledì 2 ottobre 2024

Recensione: La tigre della notte



  La tigre della notte

 di Yangsze Choo

 Editore: Harper Collins
 Prezzo: € 8,99
 Pagine: 448
 Titolo originale: The Night Tiger
 Traduzione: Alba Bariffi e Stefano Giorgianni


 Malesia, 1931. La sveglia e ambiziosa Ji Lin ha dovuto abbandonare il sogno di studiare all’università per pagare i debiti contratti dalla madre giocando a mahjong. Per questo durante il giorno lavora come apprendista sarta e la sera ha un secondo lavoro segreto in una sala da ballo. Durante una serata viene avvicinata da un venditore che la invita per un tango, al termine del quale l’uomo perde un oggetto inquietante che rimane fra le mani di Ji Lin: una fiala in vetro contenente un dito mozzato. Convinta che il dito porti sfortuna, Ji Lin chiede l’aiuto del fratellastro per restituirlo al legittimo proprietario. Anche Ren, un ragazzino di undici anni che lavorava come domestico nella casa del dottor McFarlane, nasconde un segreto. Il vecchio dottore, prima di morire, gli ha affidato un compito: trovare il suo dito mozzato tanti anni prima e seppellirlo insieme a lui. Ren ha solo quarantanove giorni per farlo o l’anima del suo padrone vagherà per sempre sulla terra. Mentre il tempo passa inesorabile e una serie di morti misteriose affligge la valle di Kinta, si comincia a sussurrare che i responsabili siano uomini che si trasformano in tigri. E i destini di Ren e Ji Lin si incroceranno in un’avventura oscura e in un mondo crepuscolare dove i confini della realtà e della magia sono sempre più sottili ogni giorno che passa. Dopo il successo di La sposa fantasma, Yangsze Choo firma un romanzo magico e sontuoso come un labirinto, fatto di superstizioni e affascinante folclore orientale, che è subito diventato un bestseller del New York Times adorato dai lettori e dai librai indipendenti. 



Se vi piacciono i misteri intricati questo romanzo fa per voi! 
Ci troviamo in Malesia attorno al 1930 quando nel Paese si trovano, oltre agli autoctoni, un mix di nazionalità e superstizioni diverse, le malesi si mischiano a quelle cinesi e quelle degli expat. 
Questi ultimi si recano spesso nelle case di ballo per imparare a ballare o solo per conoscere le ballerine. Proprio in un di queste lavora Louise per pagare i debiti della mamma, mentre nel frattempo studia come sarta. Il suo patrigno è un uomo violento e se lo sapesse si rifarebbe sulla madre, meno male che Shin, il suo bellissimo fratellastro non ha preso dal padre. 
Uno degli uomini che balla con lei una sera, le lascia involontariamente un pacchetto con due dita mozzate dentro. Quello che Louise non sa è la miriade di persone e situazioni che la legano a queste dita. Ren, il ragazzino che aiutava nelle faccende domestiche il proprietario delle dita, contemporaneamente ha iniziato il lungo viaggio per ritrovarle, inizia a lavorare per un amico del dottor McFarlane ma non sembra avere fortuna. 
Entrambi sembrano essere seguiti da sogni particolari, così reali da spaventare e far incontrare persone morte anni e anni prima. Si legano poi a tutto ciò, le superstizioni e leggende che riguardano le tigri dato che alcune persone vengono ritrovate uccise da quello che sembra l'attacco violento dell'animale. Insomma avete capito che c'è un bel mix di storia, fantasia, legami familiari, tradizioni e un pochino di romanticismo. 
Il romanzo è molto particolare, ci sono molti personaggi e va seguito con attenzione per non perdersi qualche pezzo e rischiare di non capirci niente. 
Mi è piaciuta molto il realismo magico di cui tutto il romanzo è permeato così come il tenerissimo personaggio di Ren.
Il romanzo è scorevole e piacevole ma l'ho trovato un pochino confusionario nella parte centrale, tanto che averso la fine non si è sicuri di aver recuperato tutti i fili.
Molto consigliato a chi interessano i paesi asiatici e le loro tradizioni, soprattutto la Malesia che è generalemnete poco conosciuta.



Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Te decaffeinato
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: Frankie di Jochen Gutsch + Maxim Leo
Website dell'autrice: Yangsze Choo







"Te l’ho detto, in ognuno di noi c’è qualcosa di sbagliato. Le cose non andranno nel verso giusto"




Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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