mercoledì 10 luglio 2024

Recensione: Sulle donne

 


Sulle Donne
di Susan Sontag

Editore: Einaudi Editore
Prezzo: € 16.50
Pagine: XII - 204
Traduzione a cura di Paolo Dilonardo

«Se le donne cambieranno, gli uomini saranno costretti a cambiare. Ma non lo faranno senza opporre una considerevole resistenza. Nessuna classe dominante ha mai abdicato ai propri privilegi senza lottare». 

Uguaglianza, bellezza, invecchiamento, sessualità, fascismo. Ancora attualissimi, i saggi sulle donne di una delle pensatrici piú formidabili, originali e influenti del Novecento sono una chiave irrinunciabile per comprendere la modernità. 

Il libro
«Le idee piú interessanti sono le eresie», scriveva Sontag e i testi qui raccolti ne sono la dimostrazione. Sulle donne riunisce per la prima volta i pezzi piú importanti sulla questione femminile pubblicati da Sontag tra il 1972 e il 1975. Pagine seminali con le quali Sontag, come dice Benedetta Tobagi nella splendida prefazione, «dimostra una capacità critica che combina le qualità di una mente affilata e l’attitudine caratteriale a essere sempre e comunque una “scrittrice antagonistica, una scrittrice polemica”». 

Invecchiare: due pesi e due misure 
Il terzo mondo delle donne 
La bellezza di una donna: fonte di discredito o di potere? 
La bellezza: come cambierà? 
Fascino fascista 
Femminismo e fascismo: uno scambio epistolare tra Adrienne Rich e Susan Sontag 
L’intervista a «Salmagundi»


"Sulle donne" di Susan Sontag è una raccolta di saggi e interviste curata dal figlio David Rieff. Nonostante copra il periodo tra il 1972 e il 1975, questa raccolta mette in luce la profondità e la contemporaneità del pensiero della celebre intellettuale americana, offrendo una riflessione articolata e complessa sulla condizione femminile e sul femminismo.

Il libro inizia con il saggio "Invecchiare: due pesi e due misure", dove Sontag affronta la disparità di genere nell’invecchiamento. Sostiene che la società impone un doppio standard, per cui le donne, più degli uomini, sono penalizzate dalla perdita della giovinezza, poiché la loro attrattiva fisica è considerata molto più importante. Questo porta le donne a sentire un costante senso di inadeguatezza e vergogna man mano che invecchiano.   

Nei saggi successivi, "Fonte di discredito o di potere" e "Come cambierà?", Sontag esplora il tema della bellezza come forma di potere. Nota che, sebbene la bellezza possa offrire alcuni vantaggi, è anche una trappola che riduce le donne a oggetti di desiderio, costringendole a mantenere standard estetici irraggiungibili.

In "Il terzo mondo delle donne", Sontag discute l’ambiguità della bellezza come potere e la subordinazione delle donne, criticando il predominio maschile. Sostiene che la liberazione delle donne richiede un cambiamento radicale nelle dinamiche di potere, un processo che inevitabilmente sottrae privilegi agli uomini.

Uno dei momenti più controversi del libro è il saggio "Fascino fascista", in cui Sontag analizza l’opera della regista Leni Riefenstahl. Questo saggio, insieme alla polemica con Adrienne Rich, mette in evidenza la tensione tra l’acuto intelletto di Sontag e la critica femminista. Sontag evita di prendere posizioni radicali o autobiografiche, preferendo che i suoi saggi siano giudicati per le loro argomentazioni.

"Sulle donne" è una lettura essenziale per chiunque voglia comprendere la complessità delle questioni di genere e la profondità del pensiero di Susan Sontag. I saggi e le interviste raccolti in questo volume offrono uno sguardo critico e penetrante sulla condizione femminile e stimolano una riflessione continua su questi temi. Come infatti osserva Benedetta Tobagi nell'introduzione del libro, molti degli argomenti sollevati dall’autrice rimangono sorprendentemente attuali, soprattutto in una società che continua a valorizzare la giovinezza e la bellezza a scapito dell’esperienza e della maturità. Consigliatissimo!

Durata totale della lettura: Sette giorni
Bevanda consigliata: the freddo al mango e cocco
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: a partire dai 16 anni 
Consigliato a chi ha apprezzatoAutobiografia clitoridea di Teresa Cinque



"Ma le donne hanno un’altra possibilità. Possono aspirare a essere sagge, e non solo gentili; competenti, e non solo servizievoli; forti, e non solo aggraziate; ambiziose per sé stesse, e non solo per quel che concerne il loro rapporto con gli uomini e con i figli. Possono lasciarsi invecchiare in modo naturale e senz’alcun imbarazzo, opponendosi attivamente e disobbedendo alle convenzioni derivanti dai due pesi e dalle due misure che la nostra società applica all’invecchiamento. Anziché cercare di essere ragazze, ragazze finché è possibile, per poi invecchiare trasformandosi in umiliate donne di mezza età e, alla fine, in anziane oscene, possono diventare donne molto prima e restare adulte attive, godendo molto piú a lungo della lunga vita erotica di cui sono capaci. Le donne dovrebbero permettere al loro volto di mostrare la vita che hanno vissuto. Le donne dovrebbero dire la verità."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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