lunedì 22 luglio 2024

Recensione: The Forest of Stolen Girls



 The Forest of Stolen Girls

 di June Hur

 Editore: Giunti
 Prezzo: € 17,00
 Pagine: 336
 Traduzione: Marco Astolfi

 Suspense e atmosfera nei fitti boschi della Corea medievale. 1426. Isola di Jeju, Corea. Le sorelle Hwani e Maewol scompaiono in un bosco e vengono ritrovate prive di sensi nel cuore della foresta, vicine al cadavere di una donna. Cinque anni dopo, loro padre, il detective Min, inizia a indagare sulla scomparsa di tredici ragazze in quella stessa foresta. Ma poco dopo anche lui svanisce nel nulla. È così che Hwani decide di partire alla ricerca del padre per risolvere il caso che ha distrutto la sua famiglia. Mentre scava nei segreti del piccolo villaggio dell’isola, Hwani si scontra con quella sorella ormai divenuta per lei un’estranea, Maewol, e si rende conto che la risposta al mistero della foresta potrebbe nascondersi nei suoi ricordi sepolti... Un thriller mozzafiato, che tiene il lettore sospeso dalla prima all'ultima pagina. Un successo internazionale, con oltre 4 milioni di visualizzazioni su TikTok, e numerosi riconoscimenti. 




13 ragazze sono scomparse nel villaggio di Nowon nell'isola di Jeju. Nella ricerca di una motivazione sembra essere sparito anche l'ispettore Min. La figlia Hwani ha deciso di andare a Jeju a cercarlo nonostante le ripetute promesse che gli aveva fatto di stare lontana dall'isola. Perlomeno ha ascoltato il suo insegnamento e si traveste da uomo, una donna sola ad investigare non sarebbe ben accetta!
L'altra figlia dell'ispettore si trova ancora sull'isola dove il padre l'aveva lasciata cinque anni prima quando, in seguito all'"incidente nella foresta", la figlia sembra aver sviluppato delle abilità sciamaniche. 
Le due sorelle si sono scritte poco e senza davvero andare a fondo, quando Hwani incontra la spartana Maewol infatti non si aspetta di trovare tanta ostilità, non solo verso di lei ma soprattutto verso il ricordo del suo tanto amato padre.
La sorella infatti non ha goduto dell'amore e della presenza ma piuttosto dei musi duri e sporadici e la sua unica figura familiare sembra essere stata la sciamana Nok-yung. 
La vecchietta sembra subito nascondere qualcosa, Maewol non accetta nessuna critica nei suoi confronti e anzi, i principali screzi con la sorella sono sui dubbi che la riguardano. Hwani si trova non solo in un mare di guai ma anche a dover fare i conti con il fatto che forse il padre che ha conosciuto e tanto amato, non sembra essere lo stesso che Maewol odia tanto.

Il romanzo si legge in un battibaleno, sembra iniziare lentamente ma ci si rende presto conto di non vedere l'ora di sapere cosa ci aspetti alla pagina successiva. I personaggi sono interessanti e risvegliano anche sentimentalismi importanti dei raporti fra sorelle. 
Ricordiamoci che il romanzo si basa in Corea nel 1400! Niente CSI o impronte digitali ma solo serie investigazioni e tanta paura, soprattutto per una ragazzina.

Per quanto il romanzo sia classificato come young adult, devo dire che non l'avrei mai detto, l'atmosfera che l'autrice disegna per noi rimane davvero impressa, sia per la vibe agghiacciante, sia per i paesaggi stupendi.

Un bellissimo incrocio tra thriller pieno di mistero e un caso da risolvere e romanzo storico che ci insegna della pratica delle donne tributo in Corea, donne bellissime che venivano rapite dalle famiglie e portate in dono alle famiglie nobili della dinastia Yuan e Ming.

Assolutamente consigliato!

Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Tisana al finochio
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 13 anni
Website dell'autriceJune Hur
Consigliato a chi ha apprezzato: Figlie del Mare di Mary Lynn Bracht



"Noi non abbiamo il privilegio di poter essere noi stessi. "


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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