lunedì 8 luglio 2024

Recensione: Bare intagliate a mano


Bare intagliate a mano
di Truman Capote

Editore: Garzanti
Prezzo Cartaceo: € 16,00
Prezzo ebook: /
Pagine: 108
Titolo originale: Handcarved coffins
Traduzione a cura di: Marco Ludovico Rossari


Un raccapricciante delitto scuote la sonnolenta provincia americana. In una anonima cittadina di un piccolo stato dell’Ovest una coppia viene trovata morta, uccisa da nove serpenti a sonagli drogati con anfetamine. È l’inizio di una sequenza di efferati omicidi accomunati da un macabro copione: il killer prima di colpire spedisce un avvertimento alla vittima, una piccola bara di legno intagliata a mano che racchiude all’interno una fotografia. Pubblicato nel 1980 in quella «smagliante autoantologia» che è Musica per camaleonti, Bare intagliate a mano è stato a lungo considerato, complice un sottotitolo che recita «cronaca vera di un delitto americano», solo un remake di A sangue freddo, il capolavoro con cui Capote ha inventato il genere del romanzo-verità. Ma in questo racconto c’è più finzione che reportage. Prendendo spunto da vecchie conversazioni con Alvin Dewey, l’investigatore incaricato del caso Clutter in A sangue freddo che gli aveva parlato di strani omicidi avvenuti in Nebraska, Capote costruisce un raffinato congegno narrativo in cui echi di cronaca nera si intrecciano a ricordi angosciosi dell’infanzia trasfigurati da un’esuberante immaginazione creativa: è «un distillato di tutto quello che so sulla scrittura: scrittura di racconti, sceneggiatura cinematografica, giornalismo» dirà lo stesso autore. Ricco di tensione come un thriller, incalzante come una detective story, Bare intagliate a mano è anche un desolato apologo sul Male e le sue epifanie, lo specchio di un mondo dove gli assassini si credono Dio e gli uomini sono feroci predatori.



Ho letto molti dei romanzi di Truman Capote, il più famoso Colazione da Tiffany che la maggior parte di noi conosce per averne visto il film. Ma un'altro dei suoi romanzi aveva colpito la mia attenzione e mi è piaciuto molto, A sangue freddo. Tutt'altra storia rispetto al celebre Colazione da Tiffany. Raccontava di fatti veramente accaduti legati a efferati delitti che Capote aveva riportato come fosse un reportage. Per questo, quando ho letto la trama di Bare intagliate a mano, mi sono detta, "non posso non leggerlo!". Infatti anche in questo caso Capote si rifà a fatti realmente accaduti. Delitti raccapriccianti e ne segue, romanzando, gli sviluppi grazie all'amico investigatore. Il primo è un delitto veramente insolito e sconvolgente: una coppia anziana viene ritrovata assassinata nell'abitacolo della propria auto uccisa da nove serpenti drogati con anfetamine. A legare tutti i delitti un fatto comune: tutte le vittime avevano ricevuto un macabro regalo, una bara intagliata a mano che conteneva all'interno una foto (della vittima), diciamo rubata, scattata all'insaputa della vittima stessa. I delitti non hanno una sequenza temporale ben definita, possono passare mesi dal ricevimento della bara oppure pochi giorni. Difficile risalire a chi ne è l'arteficie. Nesssuna prova, nessun indizio, solo la determinazione dell'investigatore che non mollerà mai. 

Durata totale della lettura: 1 giorno
Bevanda consigliata dall'autrice: caffè forte
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: A sangue freddo

  "Non ogni regalo è gradito."



Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

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