mercoledì 31 luglio 2024

Recensione: Dieci secondi

  

Dieci secondi
di Robert Gold

Editore: Longanesi
Prezzo Cartaceo: € 19,60
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine: 384
Titolo originale: Ten seconds
Traduzione a cura di: Giuseppe Maugeri


Tutto inizia con una cena di compleanno fra giornalisti in un ristorante affacciato sul Tamigi. A tavola, fra battute, arguzie e discussioni vivaci, ci sono il cronista investigativo Ben Harper, il suo capo Madeline Wilson e il padre di lei. Vino e ottima cucina. Ma la serata ha in serbo tutt’altro.

A tarda ora, Madeline si congeda per rientrare a casa a bordo della sua Mercedes con autista. E da quel momento sembra sparire nel nulla. L’indomani non si presenta agli appuntamenti e non risponde al telefono.  Finché al padre non arriva un messaggio che lo raggela: Abbiamo tua figlia. Chiama la polizia ed è morta.

L’anziano chiede subito l’aiuto di Ben, che non ha scelta: deve scoprire chi ha rapito il suo direttore, la donna a cui deve molto della propria carriera. Qualcosa, in questa vicenda, lo riporta a un’inchiesta che Madeline aveva firmato dieci anni prima e che aveva destato molto scalpore. Una vicenda ancora densa di domande senza risposte. E che coinvolge persone insospettabili. Persone molto vicine.

Ben dovrà usare tutto il proprio ingegno, perché Madeline potrebbe non essere la sola persona in pericolo. E più i secondi passano, più cresce il rischio che la più importante delle indagini di Ben Harper fallisca.

Dopo il grande successo di Gli undici inganni e I dodici segreti, con ben otto edizioni in due anni, Robert Gold torna a catturare il lettore sfidandolo con una trama in cui ogni dettaglio è parte di un meccanismo perfetto di suspense e colpi di scena.



Torna Ben Harper con un nuovo giallo dai risvolti psicologici. Dopo "I dodici segreti" e "Gli undici inganni", nei quali abbiamo imparato a conoscerlo, eccolo alle prese con una nuova indagine che, come nelle precedenti, lo tocca da molto vicino.
Infatti, la vittima questa volta è la sua capa, Madeleine Wilson. Ben Harper è un giornalista e Madeleine è la persona che gli ha dato fiducia e lo ha sempre appoggiato nelle sue scelte. È una persona estremamente onesta, che fa del giornalismo di inchiesta una missione. Ogni fonte deve essere controllata prima che venga pubblicata qualsiasi notizia. Non scende a compromessi e si batte instancabilmente quando crede in qualcosa. 
Ed è proprio questo a metterla in pericolo.
Il libro inizia con la cena di festeggiamento del compleanno di Madeleine, nel ristorante dello chef più popolare di Haddley, il quartiere dove vive Ben. Al tavolo ci sono Madeleine, suo padre e Ben.
Non tutto va liscio perché, mentre si accingono a cenare, due donne già un po' brille si avvicinano a Ben e lo importunano chiedendogli di fare un selfie con lui. Ma il motivo non è la popolarità di Ben, bensì quella della tragedia che aveva colpito la sua famiglia (no spoiler, leggere i precedenti!)
Il giorno dopo Ben e Madeleine hanno un appuntamento importante ma lei non si presenta e non risponde al cellulare. Anche il padre inizia a preoccuparsi, soprattutto quando riceve una telefonata nella quale gli viene chiesto un riscatto. Madeleine è stata rapita. 
Tutto fa pensare che il colpevole sia un ragazzo che Madeleine aveva fatto arrestare grazie alla sua insistenza verso la polizia, con articoli pressanti e prove che aveva fornito grazie a un informatore. Il ragazzo è ormai diventato un uomo, in carcere dove ha scontato la sua pena, ma è tornato in libertà
Ma non è così semplice. 
Inizia un'indagine parallela a quella della polizia dove il padre di Madeleine e Ben cercano disperatamente di scoprire dove sia Madeleine e temono per la sua vita.
Molto intrigante, suspense fino alle ultime pagine, con un finale inaspettato.

Durata totale della lettura: 3 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: caffè alla vaniglia
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: Il baco da seta

  "La famiglia è importante, ma non sempre è un nido sicuro."



Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

martedì 30 luglio 2024

Recensione: Come l'arancio amaro

Come l'arancio amaro
di Milena Palminteri

Editore: Bompiani
Prezzo Cartaceo: € 20,00
Prezzo eBook: €11,99

Pagine: 448

«Carlotta mia, io dell’arancio amaro conosco solo le spine e ormai non mi fanno più male. Ma il profumo del suo fiore bianco è il tuo, è quello della libertà.» 

A cosa serve essere giovane e piena di progetti, se sei nata nel tempo sbagliato? 

Tre protagoniste straordinarie fronteggiano la sfida più grande: trovare il senso del proprio essere donne in un mondo che vorrebbe scegliere al posto loro. Nardina, dolce e paziente, che sogna di laurearsi ma finisce intrappolata nel ruolo di moglie. Sabedda, selvatica e fiera, che vorrebbe poter decidere il proprio futuro ma è troppo povera per poterlo fare. Carlotta, orgogliosa e determinata, che vorrebbe diventare avvocato in un mondo dove solo i maschi ritengono di poter esercitare la professione. E un segreto, che affonda nella notte in cui i loro destini si sono uniti per sempre. Tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Novecento, Sabedda, Nardina e Carlotta lottano e amano sullo sfondo di un mondo che cambia, che attraversa il Fascismo e la guerra, che approda alla nuova speranza della ricostruzione. Per ciascuna di loro, la vita ha in serbo prove durissime ma anche la forza di un amore più grande del giudizio degli uomini. 
Partendo da una storia vera, Milena Palminteri esordisce con un romanzo maturo e travolgente, scritto con una lingua ricca di sfumature, popolato di personaggi memorabili per la dolente fierezza con cui abbracciano i propri destini. 




Le apparenze spesso ingannano. Ma osservando con più attenzione, indugiando sui dettagli e sul naturale incedere del corpo umano, ecco che gli invisibili legami che uniscono o allontanano le persone farsi luminosi, così accecanti da spazzar via dubbi e domande, dando conferme a certezze mai espresse a parole. 

Se questa è l’essenza delle osservazioni attente ma discrete dell’avvocato Calascibetta, uomo di vedute ampie e moderne che, attraverso lo scorrere delle decadi, funge da presenza costante e rassicurante all’interno dei palazzi Cangialosi e Damelio, l’oggetto del suo guardare sono le vite al femminile che le stanze di quei luoghi abitavano: Caterina, Sabedda, Nardina e Carlotta. Ma anche Rosetta, Bastiana, Cursidda, parte determinante nella vita delle prime. 

Donne, di età ed estrazione sociale differenti, ritrovatesi nella Sicilia degli anni Venti del secolo scorso. Uno sfondo mai timido, bensì presuntuoso e prepotente, costellato di presenze maschili di cui Calascibetta, per tutti zù Pippino, fu l’unico incorruttibile. Malavitosi e baronetti strafottenti, uomini resi malvagi dalla violenza dei padroni o padroni omertosi delle loro azioni circondano, nella torrida afa del Sud, le protagoniste portate in auge da Milena Paminteri nel suo romanzo d’esordio. 

C’è Carlotta, figlia e nipote, che dagli anni Sessanta di una Sicilia impegnata ad ammodernarsi, cerca di ricostruire, guardando nel suo passato, le storie della sua famiglia, tra documenti d’archivio e visite inaspettate, provando a dare un senso agli avvenimenti che scossero la sua vita d’infanzia. A contrasto, si alternano le storie e gli intrighi di Sabedda, un destino tracciato dalla povertà, e Nardina, dalle molteplici ambizioni imprigionate. Entrambe madri ma per destini e voleri diversi, trovatesi, quarant’anni prima, alleate senza davvero mai confessarselo in una coltre di uomini desiderosi di affermarsi a scapito loro. 

Una storia affascinante, resa tale non solo dagli avvenimenti, ma anche dal linguaggio scelto – con molteplici parole tratte dai diversi dialetti siciliani – e dal contesto: un’isola, mai davvero parte del continente, sempre un passo indietro rispetto a quello che succedeva oltre lo Stretto, sempre timorosa di cambiare, per poi non cambiare mai tra gli anni del Fascismo e quelli del Boom economico. Con ricchezza di dettagli e attento studio, quello che Milena Paminteri tratteggia è uno splendido arazzo di una parte di storia italiana spesso messa a tacere, eppure con indelebili richiami alla contemporaneità – le sfide di essere donna tra norme patriarcali e rigidi vincoli sociali. Eppure, nelle parole della scrittrice esordiente a settant’anni dopo una vita passata a lavorare come conservatrice negli archivi notarili (dove insieme alla memoria economica di paesi e città italiane vengono conservate e custodite anche le nostre vicende individuali e collettive), emerge una storia toccante, che, privata da ogni sentimentalismo di sorta, diventa ancor più pregna di realtà. 

Personaggi saggiamente tratteggiati diventano la rappresentazione delle sfaccettature dell’animo umano senza tempo: paura, orgoglio, affermazione, vendetta. Impossibile non richiamare alla memoria le altre penne sicule o che in quella terra di siccità ambientarono le loro storie – dai Florio a Pirandello, da Tomasi da Lampedusa a Sciascia. Come l’arancio amaro è il romanzo da leggere in questa rovente estate, avventurandosi, assieme alle sue protagoniste, in un futuro arguto.

Durata totale della lettura: 12 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: crema caffé (o marsala, ascoltando la voce di zù Pippino)
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 17 anni


      "Viene a dire che la pianticedda dell'arancio amaro a tutti ci pare uno sbaglio della natura ché uno spicchio in bocca non si pò metteri tanto disturba. Però... è forte, tanto forte che l'innesto di tarocchi, sanguinelli e ribera dentro a essa subito pigghia e l'alberi bastardi crescono più belli di quelli in purezza." 



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.

lunedì 29 luglio 2024

Recensione: Il Famiglio


Il famiglio
di Leigh Bardugo


Editore: Mondadori
Prezzo cartaceo: 20,90 €
Prezzo ebook: 11,99 € 
Pagine: 348
Traduzione: Roberta Verde

In una Madrid diventata da poco capitale del Regno e pervasa dalla furia controriformistica dell’Inquisizione, la giovane Luzia Cotado, conversa orfana di entrambi i genitori, cerca di sopravvivere come meglio può, nascondendo a tutti le sue origini e, soprattutto, la sua capacità di compiere milagritos, piccole magie. Un giorno, però, la signora della casa presso la quale presta servizio si accorge del suo dono e di lì in poi la obbliga a farne sfoggio davanti ai suoi ospiti, nel patetico e disperato tentativo di migliorare la posizione sociale della sua famiglia ormai decaduta. Ma quello che inizia come un semplice divertimento per nobili fiacchi e annoiati prende ben presto una piega pericolosa perché Luzia attira l’attenzione di Antonio Pérez, ex segretario ora in disgrazia di Filippo II. Per riconquistare il favore del re, ancora provato dalla sconfitta della sua armada, Pérez decide di indire un torneo per trovare un campione che diventi l’arma decisiva nella guerra estenuante contro la regina eretica d’Inghilterra.Determinata a cogliere l’unica possibilità che la vita sembra volerle offrire per migliorare la sua condizione, Luzia si immerge in un mondo popolato da veggenti e alchimisti, bambine sante e imbroglioni, dove i confini tra magia, scienza e inganno sono tanto labili quanto incerti. Con il crescere della sua notorietà, però, aumenta di pari passo il rischio che i suoi segreti vengano scoperti. Per non finire nella morsa dell’Inquisizione, la giovane conversa dovrà quindi agire d’astuzia, accettando persino l’aiuto di un uomo misterioso temuto da tutti, Guillén Santángel, a sua volta custode di verità che potrebbero rivelarsi letali per entrambi.Nel Famiglio, Leigh Bardugo tesse una narrazione dove al racconto storico si intrecciano con maestria il realismo magico e una storia d’amore emozionante, una lettura che, una volta iniziata, difficilmente si può abbandonare.





Ho conosciuto Leigh Bardugo leggendo tutti i romanzi legati al Grishaverse, facendo prima il tifo per Alina e innamorandomi perdutamente dei Corvi poi. La serie sulla Nona Casa mi ha lasciata un po' più tiepida, e per questo ero molto curiosa di leggere Il Famiglio. Un libro ambientato nella Spagna del Seicento ma caratterizzato da elementi magici? Sicuramente qualcosa di diverso dal solito, ovvio che un libro del genere non voglio farmelo scappare.
Ed è così che ho conosciuto Luzia, giovane donna orfana di entrambi i genitori che lavora come domestica in una casa di Madrid dove serve una coppia che si è sposata senza amore. Non è una famiglia ricca, possono solo permettersi due domestiche, e la povera Luzia è quella che conta meno tra le due. Luzia sogna, ma non può esporsi troppo perché è una conversa, ovvero (semplificando molto) una ebrea che si finge cattolica - e a quei tempi l'Inquisizione era molto potente e spietata. Ma Luzia ha anche un altro segreto, una forma di magia che le permette di riparare cose rotte, accendere il fuoco, far tornare commestibile il pane bruciato. E sarà proprio la scoperta di questo suo talento da parte della dama che lei serve a scatenare una serie di eventi che attireranno su di lei l'attenzione di alcuni degli uomini più famosi di Spagna - e anche di alcuni dei più pericolosi.
Ed è così che si attiva una spirale di intrighi che catapulterà Luzia in situazioni che non avrebbe mai pensato di poter vivere e a conoscere il temibile Scorpione, personaggio misterioso che risulterà essere cruciale per Luzia. Un libro accattivante, sia per il suo scenario insolito che per lo stile adottato dalla Bardugo, a tratti ruvido, a tratti inatteso, che vi saprà catturare fino all'ultima pagina.

Durata totale della lettura: Sette giorni
Bevanda consigliata:  The freddo al fico d'india
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Leigh Bardugo 


"Al re sono state promesse meraviglie."

                                             Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

martedì 23 luglio 2024

Recensione: La sposa dell'Ade



  La sposa dell'Ade

 di Eleonora Fasolino

 Editore: Newton Compton Editori
 Prezzo: € 12,90
 Pagine: 288
 
 Ade, dio dell’Oltretomba, conduce un’esistenza placida, lontano dall’Olimpo e dai suoi intrighi. Il suo è un regno fatto di ombre, di spiriti, dove tutto finisce e fluisce. Eppure, da qualche tempo la sua serenità è turbata da una profezia. Le Moire, signore del destino, sono state chiare: l’Oltretomba è destinato alla distruzione, a meno che il suo re non lasci entrare la vita negli inferi. Confuso, il potente signore delle ombre cerca risposte. Come si fa a portare la vita nel regno dei morti? Intanto Persefone, figlia della dea del raccolto Demetra, vive con sua madre e le sue ninfe tra i campi mai spogli di una terra nascosta ai mortali, anelando a scoprire cosa nasconda il mondo esterno. Quando Ade bussa alle porte della sua casa, Persefone non immagina che quella visita cambierà per sempre la sua vita. Il dio le offre la possibilità di lasciare la dimora materna, seguirlo nell’Averno... e diventarne la regina. E lei accetta. Che cosa la aspetta, nel regno degli inferi? 




Ade il mietitore di anime, dio dell'Averno viene informato dalle moire che il suo trono su mondo dei morti non è al sicuro, non gli appartiene davvero e il modo di trovarne la ragione sia da cercare nell'abbondanza. Chi può aiutare più della sorella Demetra che si trova nell'abbondanza circordata dalla natura e grazie alla quale i comuni mortai non perivano di fame?
Ade decide di farle visita, non ha alcuna intenzione di perdere il suo regno ma soprattutto non vuole rischiare di rovinare tutto quello che ha creato e tutti i personaggi che ci sono. Demetra ne è molto affezionata ma obbliga la figlia Persefone a nascondersi, nessuno l'ha mai vista e non vuole esporla a nessuno. Per lei Persefone è sempre una bambina, la sua Kore (fanciulla).
La figlia dal canto suo vuole visitare il mondo, si è stufata di stare sempre e solo con la madre e le sue fastidiose ninfe, si sente grande e vuole più libertà, di conseguenza non ascolterà la madre e andrà ad ascoltare di nascosto l'incontro fra le due divinità. Con un piano ben congeniato,  i due si sposeranno e trasferiranno nell'Averno, Ade silenzioso scopre nella moglie una forza inaspettata ma ancora le nasconde la vera ragione del loro matrimonio.

Tra gelosie, inganni, divinità incazzatissime che disidratato la terra degli uomini, Orfeo ed Euridice e il loro amore infelice, al romanzo non manca niente. I personaggi sono importanti e leggeri allo stesso tempo, vediamo un lato diverso di Ade ma anche di Persefone. Anche se non siete grandi esperti delle divinità, le spiegazioni iniziali chiariscono subito tutto e ci incuriosiscono sui legami tra fratelli e sorelle e le varie liti interne. Insomma anche se divini, le lotte alla Beautiful ci sono lo stesso.

Molto consigliato, temevo fosse un retelling troppo "zuccheroso" e invece la Fasolino ha scritto un romanzo accattivante e che tocca argomenti importanti!

Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Fanta al limone
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 13 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: La schiava ribelle di Eleonora Fasolino


"Ma senza amore persino i legami di sangue svaniscono, tutto ciò che abbiamo, ora, è la speranza"


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

lunedì 22 luglio 2024

Recensione: The Forest of Stolen Girls



 The Forest of Stolen Girls

 di June Hur

 Editore: Giunti
 Prezzo: € 17,00
 Pagine: 336
 Traduzione: Marco Astolfi

 Suspense e atmosfera nei fitti boschi della Corea medievale. 1426. Isola di Jeju, Corea. Le sorelle Hwani e Maewol scompaiono in un bosco e vengono ritrovate prive di sensi nel cuore della foresta, vicine al cadavere di una donna. Cinque anni dopo, loro padre, il detective Min, inizia a indagare sulla scomparsa di tredici ragazze in quella stessa foresta. Ma poco dopo anche lui svanisce nel nulla. È così che Hwani decide di partire alla ricerca del padre per risolvere il caso che ha distrutto la sua famiglia. Mentre scava nei segreti del piccolo villaggio dell’isola, Hwani si scontra con quella sorella ormai divenuta per lei un’estranea, Maewol, e si rende conto che la risposta al mistero della foresta potrebbe nascondersi nei suoi ricordi sepolti... Un thriller mozzafiato, che tiene il lettore sospeso dalla prima all'ultima pagina. Un successo internazionale, con oltre 4 milioni di visualizzazioni su TikTok, e numerosi riconoscimenti. 




13 ragazze sono scomparse nel villaggio di Nowon nell'isola di Jeju. Nella ricerca di una motivazione sembra essere sparito anche l'ispettore Min. La figlia Hwani ha deciso di andare a Jeju a cercarlo nonostante le ripetute promesse che gli aveva fatto di stare lontana dall'isola. Perlomeno ha ascoltato il suo insegnamento e si traveste da uomo, una donna sola ad investigare non sarebbe ben accetta!
L'altra figlia dell'ispettore si trova ancora sull'isola dove il padre l'aveva lasciata cinque anni prima quando, in seguito all'"incidente nella foresta", la figlia sembra aver sviluppato delle abilità sciamaniche. 
Le due sorelle si sono scritte poco e senza davvero andare a fondo, quando Hwani incontra la spartana Maewol infatti non si aspetta di trovare tanta ostilità, non solo verso di lei ma soprattutto verso il ricordo del suo tanto amato padre.
La sorella infatti non ha goduto dell'amore e della presenza ma piuttosto dei musi duri e sporadici e la sua unica figura familiare sembra essere stata la sciamana Nok-yung. 
La vecchietta sembra subito nascondere qualcosa, Maewol non accetta nessuna critica nei suoi confronti e anzi, i principali screzi con la sorella sono sui dubbi che la riguardano. Hwani si trova non solo in un mare di guai ma anche a dover fare i conti con il fatto che forse il padre che ha conosciuto e tanto amato, non sembra essere lo stesso che Maewol odia tanto.

Il romanzo si legge in un battibaleno, sembra iniziare lentamente ma ci si rende presto conto di non vedere l'ora di sapere cosa ci aspetti alla pagina successiva. I personaggi sono interessanti e risvegliano anche sentimentalismi importanti dei raporti fra sorelle. 
Ricordiamoci che il romanzo si basa in Corea nel 1400! Niente CSI o impronte digitali ma solo serie investigazioni e tanta paura, soprattutto per una ragazzina.

Per quanto il romanzo sia classificato come young adult, devo dire che non l'avrei mai detto, l'atmosfera che l'autrice disegna per noi rimane davvero impressa, sia per la vibe agghiacciante, sia per i paesaggi stupendi.

Un bellissimo incrocio tra thriller pieno di mistero e un caso da risolvere e romanzo storico che ci insegna della pratica delle donne tributo in Corea, donne bellissime che venivano rapite dalle famiglie e portate in dono alle famiglie nobili della dinastia Yuan e Ming.

Assolutamente consigliato!

Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Tisana al finochio
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 13 anni
Website dell'autriceJune Hur
Consigliato a chi ha apprezzato: Figlie del Mare di Mary Lynn Bracht



"Noi non abbiamo il privilegio di poter essere noi stessi. "


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

martedì 16 luglio 2024

Recensione: Il ladro linguanera



  Il ladro linguanera

 di Christopher Buehlman

 Editore: Fazi Editore
 Prezzo: € 18,50
 Pagine: 480
 Titolo orginale: The Blacktongue Thief
 Traduzione: Martina Del Romano

 In un mondo dove la morte è costantemente dietro l’angolo, l’onore è un lusso che pochi possono permettersi. Kinch Na Shannack è debitore di una considerevole somma verso la Gilda dei Prenditori, che gli ha impartito un’impeccabile istruzione per diventare ladro, insegnandogli, tra le altre cose, a scassinare serrature, scalare muri, usare il coltello, raccontare bugie, piazzare trappole, nonché lanciare qualche piccolo incantesimo. Decide quindi di nascondersi nel folto della foresta per mettere in pratica quello che ha imparato contro il primo malcapitato che si troverà a passare di lì. Purtroppo per lui, però, si trova davanti Galva, ancella della dea della morte e abile guerriera, sopravvissuta alle feroci guerre contro i goblin; sta viaggiando in cerca della sua regina, scomparsa dopo che la città del Nord in cui si trovava è caduta in mano ai giganti. È così che Kinch, a cui Galva risparmia la vita, viene costretto dalla Gilda a seguire la ragazza in un viaggio che unirà per sempre i loro destini. I due si troveranno coinvolti in un’epica impresa segnata da inaspettati pericoli e doppi giochi da svelare, in un paese devastato dalle guerre, dove i goblin sono affamati di carne umana e mostri leggendari si rifugiano nelle profondità del mare. Con grande ironia e spregiudicatezza, il protagonista Kinch si ritrova suo malgrado a diventare l’eroe della propria storia, trascinando il lettore in un’avventura del tutto eccezionale orchestrata dalla penna di uno degli autori fantasy più originali del panorama contemporaneo. 




La storia inizia a Holt con il nostro protagonista, Kinch, appartenente alla Gilda dei Prenditori, la scuola che ti fa diventare un ladro (nel suo caso)o un sicario. Per quanto prestigiosa, questa scuola è anche estremamente costosa e chi ci studia dovrà ripagare per tutta la vita. Proprio per questo appena gli si presenta l'occasione, accetta di seguire Galva e il suo corvo assassino verso Oustrim, verso i giganti. Il gruppo si arricchisce di Norrigal una strega inesperta e un gatto cieco misterioso e li seguiamo nel viaggio e negli stranissimo incontri che fanno. 
Incontreranno la Strega Gambemorte, che utilizza arti di deceduti per muoversi, una roba davvero inquietante. Tutti insieme sconfiggono Testa di Corno, un bestione coperto di tatuaggi magici che gli impediscono di essere colpito. Si avete capito bene, i nomi dei personaggi sono incredibilmente evocativi! 
Lo strano gruppo si unisce poi a una baleniera per la continuazione del viaggio e nonostante le promesse di non essere inclusi nella caccia, si ritrovano tutti lottare con balene e kraken. Peggio di questo ci sono solo i goblin che perlomeno consentono a Kinch di scoprire il vero motivo per cui le streghe si stanno dirigendo verso Oustrim. 
L'arrivo nella terra dei giganti continua a essere rocambolesco tra lotte, magia, mostri, tatuaggi incantati e mattomoni lunari. 
 Fantasy consigliato, mi ha ricordato un pochino Labyrinth, goblin, anelli magici, streghe, paesaggi fatiscenti e fetosi. Il nostro Kinch che sarebbe un personaggio che odiamo, si fa voler bene da subito e forse è l'unico approfondito, alcuni altri personaggi che sembrano fondamentali spariscono in fretta e tragicamente. Se avete lo stomaco delicato e preferite gli aulicismi, forse questo romanzo non fa per voi, in compenso c'è un uso del linguaggio e dei giochi di parole molto divertente, temo che nella traduzione alcune sfumature si siano leggermente perse. 
L'unica cosa che mi ha reso difficile la lettura è decisamente la mancanza di struttura del romanzo, sembra un'accozzaglia di avvenimenti uno dopo l'altro senza tanta connessione tra loro, ma che si susseguono con la scusa del viaggio. 
Se vi piacciono I fantasy e i personaggi che non sono per forza eroi, questo fa per voi. Spero che il secondo volume vada maggiormente a fondo e rimanga meno in superficie, quetso nuovo mondo creato da Buehlman infatti merita attenzione e cura date le milioni di sfaccettature di ogni angolo!



Durata totale della lettura: Otto giorni
Bevanda consigliata: Succo di melograno
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Website dell'autriceChristopher Buehlman
Consigliato a chi ha apprezzato: Il Regno dei demoni di Victoria Aveyard



"Adoro sinceramente il brivido del commercio "


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio