Editore: Fandango Libri Prezzo: € 20,00 Pagine: 320 Titolo originale: The Feminist Killioy Handbook Traduzione a cura di: Michela Baldo e feminoska A quante di voi è capitato, sedute a tavola con la propria famiglia, di sentire l’impulso irrefrenabile di rispondere a una frase offensiva, spesso sessista, di averlo fatto e di essere passata per quella che rovinava l’atmosfera, la solita guastafeste, o ancora peggio, la solita femminista guastafeste?
Sara Ahmed parte da qui, da questa rottura, per raccontare come ci sia un momento in cui ci si trasforma nella persona indesiderata che “uccide la gioia”, suona la nota stonata, sottolinea le disuguaglianze e le storture.
Il manuale della femminista guastafeste ci dimostra come essere una guastafeste possa aiutarci a navigare nel mondo e come “rovinare la festa” possa essere un progetto radicale che crea il mondo.
Con un’analisi acuta della letteratura, del cinema e delle maggiori (e non solo) opere femministe e attingendo alle proprie esperienze come studiosa e attivista femminista queer razzializzata, Ahmed rivela e raccoglie le preziose lezioni di chi è arrivata prima di lei, recuperando e unendosi a una genealogia di guastafeste nere e razzializzate, scrittrici come Alice Walker, bell hooks, Audre Lourde, Angela Davis e Claudia Rankine.
Le idee di Ahmed sulla violenza, il silenzio, l’emozione, il razzismo, il femminismo bianco e la bianchezza, la denuncia, la diversità e l’istituzione hanno formato il pensiero femminista intersezionale contemporaneo, ponendo al centro l’importanza di fare domande e il potere di alzare gli occhi al cielo senza timore.
Un libro che amplia il concetto stesso di femminismo, solidarietà e resistenza oltre i confini e le sovrastrutture.
Sara Ahmed intesse un arazzo e un archivio del collettivo e della comunità femminista guastafeste, dopo aver letto il quale nessun pranzo di famiglia sarà più un terreno neutrale e nessuna battaglia sarà più individuale. |
"Il manuale della femminista guastafeste" di Sara Ahmed è indicato a chiunque di noi abbia mai rifiutato di ridere a battute offensive e sessiste, o si sia sentito considerato un guastafeste (e a me personalmente è accaduto più di una volta) per aver contestato l'ordine sociale. Questo manuale rappresenta una risorsa preziosa e una mano tesa verso coloro che non accettano di restare in silenzio di fronte all'ingiustizia.
Il punto di partenza di Ahmed è chiaro: si diventa una femminista guastafeste quando si rifiuta di accettare passivamente le norme oppressive. Ahmed esplora il concetto di guastafeste attraverso una serie di saggi che illustrano come le femministe siano spesso percepite come disturbatrici dell'ordine sociale. Tuttavia, Ahmed argomenta che questo ruolo di opposizione è fondamentale per sfidare e sovvertire le strutture di potere esistenti, evidenziando le ingiustizie e promuovendo il cambiamento.
Un aspetto importante del libro è l'analisi del linguaggio e della comunicazione, attraverso la quale si delinea come le parole possano essere strumenti di oppressione oppure, al contrario, di liberazione. Ahmed esamina sia l'esperienza personale sia quella collettiva delle femministe, sottolineando l'importanza della sorellanza, della solidarietà e del supporto reciproco nella lotta contro le disuguaglianze..
Il manuale non si limita a un invito alla riflessione critica, ma spinge anche all'azione concreta. Ahmed incoraggia lettrici e lettori a diventare essi stessi guastafeste, senza temere di disturbare l'ordine stabilito in nome della giustizia e dell'uguaglianza. La sezione delle letture consigliate è particolarmente apprezzabile, offrendo un elenco di libri che hanno influenzato il percorso intellettuale e di vita dell'autrice come femminista guastafeste.
La scrittrice, con la sua prosa acuta ed analitica e con un equilibrato mix di analisi teorica e racconti personali, offre in modo semplice e schietto un contributo importante e significativo al dibattito femminista contemporaneo, proponendo una visione coraggiosa e ispiratrice che invita tutte e tutti a partecipare in modo attivo alla costruzione di una società più inclusiva ed equa, dimostrando che essere un guastafeste è, in realtà, un atto di profondo coraggio e umanità.
Durata totale della lettura: Dieci giorni
Bevanda consigliata: aranciata con tanto ghiaccio
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: a partire dai 16 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: I libri di Michela Murgia
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