giovedì 30 maggio 2024

Recensione: Cento occhi



 Cento occhi

 di Big Mama

 Editore: Rizzoli
 Prezzo: €17
 Pagine: 168
 

 “Il mio fisico ha fatto in modo che le persone mi considerassero non abbastanza prima ancora che mi potessero conoscere”: è questa una delle lezioni che Marianna, in arte BigMama, ha dovuto imparare sulla propria pelle. Costretta fin da bambina ad affrontare i giudizi della gente nel paese in provincia di Avellino dove è cresciuta, bersaglio della cattiveria dei suoi coetanei e dell’indifferenza degli adulti, fa presto i conti con episodi di bullismo feroce, di violenze fisiche e psicologiche. Marianna si difende come può, costruendosi una corazza di autoironia e rabbia che le permette di mantenere integre le cose più preziose che possiede: un carattere indistruttibile, la romantica fede nei suoi sogni e nel suo talento. Così, aggrappandosi a quella strana voce che le ricorda di fidarsi di se stessa, a diciotto anni si trasferisce a Milano, e tutto cambia. La gente nella metropoli è troppo impegnata per fare caso al suo fisico, ma non per riconoscere la sua stoffa. Oggi Marianna è un’artista di talento, una donna che vuole essere l’esempio che non ha avuto, perché nessuno debba mai vergognarsi di quello che è. Con questo esplosivo racconto autobiografico la voce di BigMama incrocia la sua storia personale con i temi al centro del dibattito di oggi. Dal senso di inadeguatezza alla voglia di rivalsa, dalla malattia all’accettazione di sé. Un libro che attraverso la sua esperienza individuale ci porta invece una storia di sentimenti universali, che ci interroga e ci sprona a rimodellare un mondo che sia davvero alla portata di tutti. 




Purtroppo tantissime persone si riconosceranno in questo romanzo, perché sono proprio poche a non aver pensato "Agli occhi degli altri non sono bella, sono solo grassa". 
Che poi il grassa potrebbe essere "troppo magra", "troppo alta", "troppo bionda" insomma qui non siamo razzisti, si discriminano tutte! Quando BigMama si racconta ci troviamo negli anni Duemila, quando ancora non si parlava di accettazione del sé, fat shaming e di mental health, quindi una bambina tacciata per grassa non può fare altro che cercare di sparire in ogni modo e di diventare estremamente sarcastica. 
 Il rapporto coi genitori poi viaggia su binari sempre più instabili quando la differenza di attenzione che la madre dedica al fratello spesso violento, non è la stessa che riceve Marianna. Il giudizio negativo di sé inizia da subito, appena i chili iniziano a essere un pochino di più di quelli dei compagni di classe, i commenti sono tremendi e espressoli liberamente da tutti*, per tutti l'essere chiatta è sbagliato, malsano, va aggiustato. Nessuno sembra interessato a capire perché ci siamo questo rapporto malsano con il cibo, nessuno analizza quale mancanza si stia cercando di riempire con il cibo nascosto in camera. Lo scrivere prima e la musica dopo, hanno aiutato Marianna ad affrontare i propri problemi, alle volte anche solo non tenendoli chiusi. 
Le prime gig di rap per quanto piccole, le fanno passo passo intravedere una nuova persona dentro di sé, una persona che sembra essere più sicura di sé e con qualche certezza in più. La fama però porta un diverso tipo di malessere psicologico per qualcuno che ha difficoltà a disinteressarsi del giudizio altrui. I social media e i loro standard poco credibili e ancora meno realistici, hanno aggiunto dubbi e paure a BigMama, anche nei momenti di gioia e successo più totale. 
Ho deciso di leggere questo romanzo perché appena ho visto e sentito BigMama, ho percepito subito la forza di una donna che ha lottato con sé stessa e gli altri per accettare e accettarsi. 
Il leggerne il percorso estremamente doloroso mi fa gioire ancora di più per il suo riscatto e suo il successo. Un romanzo sincero che consiglio a tutti, si legge in un battibaleno e sembra proprio di sentirselo raccontare da Marianna in prima persona. 
Una storia di riscattato personale, rivincita sui bulli e anche di rispetto per sé e capacità di perdonare. 

Speriamo che chi leggerà si porterà dentro almeno un insegnamento:"Non si guarisce mai del tutto dalle ferite dell’anima: quando si strappa, resti con lo squarcio." clitoride 

Assolutamente consigliato.

Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Aranciata
Formato consigliato: Cartaceo
Consigliato a chi ha apprezzatoAutobiografia clitoridea di Teresa Cinque





"Fa male perché dentro si rompe qualcosa, e dopo non sei più la stessa" 


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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