martedì 2 aprile 2024

Recensione: La leggenda del filo d'amore

 


La leggenda del filo d'amore
di Maria Chiara Gritti

Editore: Sonzogno

Prezzo cartaceo: € 17
Pagine: 192

Narra la leggenda che ogni bambino nasce con un vuoto nel cuore. Saranno i genitori a colmarlo, tessendo il filo d’amore, attraverso cui lo nutriranno con gli alimenti giusti per farlo crescere sano e resiliente. I cibi affettivi più nutrienti stimoleranno la sua naturale capacità di amarsi e di amare e rafforzeranno il filo. Invece una dieta squilibrata o addirittura tossica darà vita a legami fragili e bloccherà lo sviluppo del suo cuore.

È quello che capita ai protagonisti di questa storia:

  • Eric, il figlio perfetto, si nutre solo di dolce ammirazione e non conosce i sapori autentici;
  • Mia, la figlia tanto attesa, ha mangiato attenzioni in abbondanza e non sa staccarsi dai genitori;
  • Sofia, la figlia trascurata, si prodiga a trasmettere il nutrimento che invece dovrebbe ricevere;
  • Diego, il figlio adottato, il cui filo è bloccato dal dolore e continua ad aspettare il cibo che un tempo gli è stato negato.

È solo quando sul loro cammino incontrano Arianna, la «Scioglinodi», che impareranno a riconoscere e districare i grovigli che li intrappolano, scoprendosi finalmente capaci di empatia e amore.

Attraverso questa delicata favola metaforica, la psicoterapeuta Maria Chiara Gritti ci guida a capire come le emozioni che ci hanno forgiato da piccoli possano generare dei disagi che si ripercuotono sui nostri rapporti affettivi. Al termine del racconto ci regala il Diario della sana alimentazione emotiva, uno strumento pratico da compilare per riflettere sulla qualità del nutrimento che abbiamo ricevuto, comprendere i veri appetiti del cuore e scoprire come soddisfarli.




Questo è uno di quei libri che consiglierei di leggere a tutti, amanti o meno della letteratura di stampo psicologico come me. L'ho letto tutto d'un fiato in una sera, ho pianto - non mi vergogno ad ammetterlo - svariate volte...e mi ha toccata profondamente.

Maria Chiara Gritti è riuscita attraverso una semplicissima metafora, quella dell'alimentazione, ad arrivare al fulcro delle ferite viscerali di molti di noi, esperienze di natura apparentemente molto diversa eppure con una grande, comunitaria base di fondo: cibo emotivo sbagliato. L'allegoria che fa da guida al libro è questa: come le scelte alimentari fatte dai nostri genitori durante la nostra infanzia influenzano e modellano il nostro stile di alimentazione nell'età adulta, così anche la qualità, quantità e frequenza del cibo emotivo con cui siamo stati nutriti influisce ed influenza la nostra capacità di sostenere uno corretto regime alimentare emotivo nell'età adulta.

Una premessa elementare ma non scontata, attraverso la quale l'autrice delinea quattro principali tipologie di "alimentazione scorretta" ed i relativi comportamenti sociali ed emotivi malsani che possiamo sviluppare, percorrendo l'intero excursus di un individuo dall'infanzia all'età adulta. L'idea è che fin dal concepimento e dall'esistenza all'interno del grembo materno - di cui nelle prime pagine fa una descrizione toccante ed estremamente perspicace - siamo uniti cuore-a-cuore con la nostra mamma (e per estensione, ad entrambi i genitori), in un ambiente protetto, sano, in cui ci arriva tutto il nutrimento di cui abbiamo bisogno. Al momento del parto veniamo però catapultati nel mondo reale, in cui riconosciamo solo le due persone che ci hanno finora nutrito e amato, ed è a loro che continuiamo a chiedere sia il cibo materiale che quello emotivo, incapaci ancora di sopravvivere autonomamente. E' in questa fase che iniziano i problemi per tanti di noi, con genitori dalle buone intenzioni ma incapaci di darci da mangiare "cibi emotivi" nutrienti. C'è allora chi sviluppa un cuore freddo, chi un cuore pesante, chi un cuore stanco e chi invece un cuore spezzato. L'obiettivo? Quello di sviluppare un'alimentazione corretta e tornare ad avere un "cuore sano". 

Non vi anticipo di più, perché credo che approfondire questi quattro archetipi sia un'esperienza intima e personale, che deve toccarci qualcosa dentro e sorprenderci. Vi dico solo che è correlato con un'eccellente appendice, il "diario della sana alimentazione emotiva - esercizi per imparare a nutrire il cuore", scritta come il resto del libro con acume psicologico, comprensione e molta compassione e gentilezza, un valido aiuto all'analisi interiore che conto di compilare io stessa!

Personalmente posso dire che questa semplice ma estremamente efficace metafora mi ha aiutata a comprendere più approfonditamente alcuni aspetti della mia stessa esperienza emotiva infantile ed adulta, non vi svelo quale dei quattro personaggi mi rappresenta perché...un po' di mistero ci vuole! Ma non vedo l'ora che questo libro tocchi anche il vostro animo e spero possa insegnarvi una dieta migliore.


Durata totale della lettura: 5 giorni
Età consigliata: 15 anni 
Bevanda consigliata: Rooibos alla cannella 
Formato consigliato: Cartaceo
Consigliato a chi ha apprezzato:  La principessa che voleva amare Narciso; Mi dicevano che ero troppo sensibile



« Se ti affiderai al cuore e ti metterai in suo ascolto, lui saprà sempre come portarti in salvo ».


    Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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