di Elizabeth Jane Howard Titolo originale: Love All Editore: Fazi Editore Prezzo cartaceo: € 20 Pagine: 528 Traduzione: Manuela Francescon Per Persephone Plover, figlia anglo-greca di genitori distanti e negligenti, i giorni dell’infanzia sono ormai lontani; a vent’anni, reduce da una storia d’amore finita male, deve fare i conti con le difficoltà del mondo adulto e la sua unica ancora di salvezza è l’amata zia Florence, con la quale vive in una bella villetta londinese. Nel frattempo Jack Curtis – un milionario fattosi da sé – ha acquistato Melton House, una sontuosa tenuta di campagna, e ha deciso di assumere Florence, curatrice di giardini, perché si occupi di sistemare il parco. Fresco di divorzio, l’uomo si invaghisce di Persephone e fa sì che la ragazza segua la zia e si stabilisca insieme a lei a casa sua. Nelle vicinanze vivono i fratelli Musgrove, Thomas e Mary, che vorrebbero rientrare in possesso della tenuta, originariamente appartenuta ai loro genitori, ma faticano a riprendersi dopo la tragica morte di Celia, moglie di Thomas. Ai due si aggiunge Francis, il fratello di Celia, pittore di scarso successo rifugiatosi anche lui fuori città in attesa di capire quale sarà il suo futuro. Ognuno ha una ferita da cui guarire e ognuno, a modo suo, ha bisogno d’amore. Le loro strade si incroceranno e si ingarbuglieranno non senza complicazioni, finché tutti troveranno ciò che cercavano… o forse qualcosa di molto diverso. Amarsi, uno degli ultimi romanzi dell’autrice della saga dei Cazalet, è un intrigante gioco delle coppie che delizierà il lettore. Con la grazia, l’abilità e l’intelligenza che la contraddistinguono, Elizabeth Jane Howard ci regala un libro pieno di calore sull’amore e le conseguenze della sua assenza. |
La scrittura di Elizabeth J. Howard non ha bisogno di presentazioni; la saga dei Cazalet (Cazalet Chronicles) che l'ha proiettata alla notorietà nell'editoria internazionale è stata amatissima fin dall'inizio della sua pubblicazione, intrisa di storie vere, umane, declinate in tutte le sfumature delle emozioni che ci accompagnano negli alti e bassi della vita, rendendola una serie confortante, in cui rispecchiarsi e in cui ritrovare tante delle persone che incontriamo anche nella vita reale, quella di tutti i giorni. In questo senso lo stile della Howard ricorda molto quello di Jane Austen, a cui è sicuramente e volutamente ispirato, per la capacità di rendere riconoscibili, emblematiche le comuni esperienze umane.
Amarsi è un romanzo standalone (si può quindi leggere autonomamente, sconnesso dalla serie) ma è comunque legato alla saga dei Cazalet, rendendo la lettura più piacevole e facile se già si conoscono gli altri romanzi della serie. L'atmosfera suggestiva di Melton House fa da sfondo e fulcro di questo romanzo (le case, le tenute famigliari sono spesso un punto focale della scrittura di Howard) che segue le vite di sei personaggi principali, tutti collegati in qualche modo alla tenuta di Melton House. Ci sono Thomas e Mary Musgrove, la cui famiglia originariamente possedeva la proprietà, il milionario Jack Curtis, che ha recentemente acquistato e ora sta ristrutturando la casa, il designer di giardini Floy, la sua nipote solitaria Percy e Francis, un vedovo locale. Insieme ad un visibilio di altri personaggi che entrano ed escono dalla narrazione come una specie di fiume in piena.
Quello di Elizabeth Howard vuole essere uno sguardo onesto e realistico alle relazioni familiari e romantiche e all'importanza dell'appartenenza, delle radici che ci legano non solo alle nostre origini, ai luoghi della nostra storia, ma anche alle persone a cui via via ci avviciniamo durante il percorso della vita, ambientandolo in un mondo ormai perduto alla storia (o forse mai veramente esistito). Un'Inghilterra indicativamente post-seconda guerra mondiale dove nessuno sembra vincolato dalle esigenze della vita lavorativa, le famiglie possiedono case maestose con splendidi giardini che siano ricche o squattrinate, e le grandi passioni e drammi interiori padroneggiano sui problemi pragmatici della quotidianità.
Vi ho ritrovato sicuramente alcune delle caratteristiche tipiche della Howard: il suo stile morbido, le bellissime descrizioni ambientali e la mole di personaggi le cui storie sono - più o meno abilmente - intrecciate, ma a cui a volte si fa fatica a stare dietro. Devo essere onesta però, lo sviluppo della trama è stato per me eccessivamente lento e a tratti deludente, privo della verve che mi aveva accattivata e interessata negli altri romanzi della serie dei Cazalet. Lo ritengo una grande opportunità mancata, in cui la professionalità della scrittrice si intuisce negli schizzi di personaggi, nelle fantastiche ambientazioni e nel tratteggio sapiente di alcune scene domestiche...e che tuttavia rimane evanescente. L'arco dei personaggi è contraddittorio o a volte inesistente - lasciandoli identici dall'inizio alla fine, come se non avessero imparato niente dalle varie vicissitudini a cui vengono sottoposti dall'autrice; la trama spesso sembra abbozzata con disattenzione, il finale come una frenata brusca durante un viaggio lento ma tutto sommato sereno e privo di intoppi.
E voi, cosa ne pensate? Avete spunti per farmi cambiare idea ed apprezzare maggiormente quello che comunque resta - ne conveniamo - un buon romanzo? Fatemi sapere nei commenti!
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