di E.H. Young Titolo originale: Miss Mole Editore: Garzanti Prezzo cartaceo: € 17 Pagine: 230 Traduzione di: Maria Giulia Castagnone “Deve esserci un errore…” pensa il reverendo Corder quando apre la porta di casa alla nuova governante. Quarant'anni, l'aspetto trasandato, il naso bitorzoluto e un vero talento per i commenti inappropriati, la signorina Hannah Mole non è arrivata per errore. Dopo anni passati a fare da badante ad anziane capricciose, è tornata nella città della sua giovinezza. Ed è lì per restare. Il reverendo è preoccupato: l'ha assunta per fare da istitutrice alle figlie, ma, con il suo bizzarro e brillante senso dell'umorismo, la signorina Mole non si limita ad aiutare le ragazze a fare i compiti. Aiuta la piccola e dolce Ruth a uscire dal suo guscio e a elaborare la morte della madre. Ma soprattutto vince la diffidenza della rigida Ethel, curando il suo cuore ferito. Non segue un metodo educativo particolare. La sua arma è la capacità di trovare modi sempre diversi di vedere il mondo. Ma nel passato di Hannah c'è un segreto che potrebbe mettere a repentaglio ciò che ha faticosamente conquistato. Quando riemerge, lei sa che la sua intelligenza e il suo spirito non basteranno per liberarsene. E allora, in un giorno di pioggia, decide di andarsene. Forse, però, sottovaluta la forza che ha infuso nelle persone intorno a lei. Ora che hanno imparato a conoscerla veramente, non sono disposte a rinunciare alla sua presenza. |
Scritto e ambientato tra le due guerre mondiali, Miss Mole è un romanzo purtroppo finora quasi dimenticato della scrittrice inglese Emily Hilda Young ed ebbe grande successo alla sua pubblicazione nel 1930, degno rappresentante dei valori femministi sostenuti dall'autrice in pieno fervore del Movimento delle Suffragette. Ho apprezzato molto questa riscoperta Garzanti e vi consiglio di andare a leggervi anche la storia personale dell'autrice, donna avventurosa e intelligente dalle vedute in largo anticipo rispetto al suo tempo.
Ma torniamo all'Inarrestabile signorina Mole: l'eroina delle donne comuni. Hannah Mole non è né giovane, né bella, né ricca, né particolarmente interessante. E' una dama di compagnia e governante zitella sulla quarantina, dall'aspetto sciatto e non proprio fortunato, la lingua spinosa e lo spirito eccentrico. Con il suo humour e la sua intelligenza, la profonda sensibilità e la ricchezza della sua vita interiore si rivela essere molto di più della modesta e colta istitutrice che cercava il Reverendo Corder per le proprie figlie. Insegna loro come gestire e maneggiare le emozioni anche più complesse, come vedere il lato più luminoso della vita e come riconoscere il valore delle persone, anche quelle a cui la società guarda dall'alto in basso.
L'ho trovato uno studio inconsapevolmente profondo sulla natura umana, saldamente ancorato al periodo storico dell'immediato dopoguerra con i suoi sconvolgimenti economici e sociali che invasero soprattutto la vita della società femminile. Un romanzo in cui la trama si dipana quietamente, senza fare troppo rumore, guidato da una protagonista anticonvenzionale, avvicinabile e in cui credo molte donne si possano riconoscere, a differenza delle inarrivabili eroine che spesso guidano i romanzi storici moderni. Una donna semplice, apparentemente noiosa e blanda, che racchiude invece dentro di sé una rigogliosa vitalità e una storia ricca di segreti inconfessati, colpi di scena e perché no, la speranza di un romantico lieto fine.
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