Babel di R.F.Kuang Editore: Oscar Mondadori Prezzo: € 24 Pagine: 600 Traduzione: Giovanna Scocchera Oxford, 1836. La città delle guglie sognanti.
Il centro di tutta la conoscenza e l’innovazione del mondo.
Al suo cuore c’è Babel, il prestigioso Royal Institute of Translation dell’Università di Oxford.
La torre da cui sgorga tutto il potere dell’impero.
Rimasto orfano a Canton e portato in Inghilterra da un misterioso tutore, Robin Swift credeva che Babel fosse un paradiso.
Fino a che non è diventata una prigione…
Può uno studente lottare contro un impero?
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1800 una grigia e fumosa Londra, ricca e piena di poveri allo stesso momento.
Una Oxord, bianca, classista e snob, in cui il nostro protagonista si ritrova a vivere.
Robin Swift, nome fittizio, nasce a Canton dove perde tutta la famiglia ma il professor Lovell decide di prenderlo sotto la sua cura e farlo studiare per diventare un esperto di traduzione.
Prima a Londra e poi a Oxford, Robin che giá conosceva un pochino di Cantonese e Inglese, viene istruito a fondo su ogni lingua in aggiunta di Latino e greco.
Il professor Lovell, freddo e distaccato, nasconde sicuramente dei segreti e un lato oscuro che Robin intravede solo una volta.
Ad Oxford conosce per la prima volta la sensazione di far parte di una famiglia, I suoi compagni di studi, anche loro stranieri di diverse origini, sono quelli con cui passa più tempo, condivide traduzioni e dibattiti.
Per puro caso si trova anche nel mezzo di un furto di argento, scommesso da qualcuno che gli assomiglia in maniera incredibile e con cui decide di collaborare.
Il romanzo che parte da una forte vibe di dark academia, si evolve velocemente in una lotta tra il bene e il male, tra il controllo bianco, razzista e imperialista da una parte e i paesi e le lingue considerate inferiori dall'altra.
Gli studenti e i professori di Babel lavorano alacremente per migliorare le proprie tecniche di traduzione e per imparare tutte le teorie collegate. Ma la loro motivazione non è solo aulica, chi ha una tale conoscenza delle lingue può infatti incidere l'argento, di cui Babel è ben fornita, e creare delle tavolette con parole di due significati con un legame. Queste, qualora corrette, innescano una reazione magica legata al significato delle due parole.
Cosa immaginate succederà quando qualcuno cercherá di fermare la supremazia britannica?
Un romanzo dedicato agli amanti della lettura, della parola scritta e della cultura. I traduttori vivono le difficoltà giornaliere del lavoro ma anche la bellezza di quel periodo di studi in cui I dibattiti riguardo ai motivi e stili della traduzione sono costanti.
Il libro non è per tutti, se non vi interessa la storia delle parole, la loro etimologia, e la storia di per sé, forse non è per voi. Anche la parte di fantasy, che è molto limitata rispetto al resto del romanzo, è comunque interconnessa ai legami tra lingue e parole.
Il libro mi è piaciuto e nonostante le 600 pagine si legge abbastanza in fretta ma devo ammettere che è forse dovuto a un interesse personale all'argomento.
L'autrice ha approfondito così tanto la parte tecnica e linguistica, che è poi il suo campo di ricerca, che la parte fantasy è elaborata pochissimo e ancora meno l'evoluzione dei personaggi.
Insomma la mia recensione forse sará un po' impopolare ma per un romanzo che dovrebbe essere pieno di magia, manca di fascino e la trama e i personaggi sono poco elaborati.
Durata totale della lettura: Dieci giorni
Bevanda consigliata: Espresso.. più di uno
Formato consigliato: CartaceoBevanda consigliata: Espresso.. più di uno
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Website dell'autrice: R.F.Kuang
Consigliato a chi ha apprezzato: I chiostri di New York di Katy Hays
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