I diavoli di Tokyo Ovest di Tommaso Scotti Editore: Longanesi Prezzo: € 16,80 Pagine: 320 Al dipartimento di polizia di Tokyo c’è tensione. Tutta colpa del ritrovamento del cadavere di un uomo che ha in tasca il biglietto da visita di un noto ispettore: Takeshi Nishida, il detective hāfu, il mezzosangue nippoamericano della squadra Omicidi. Nishida, suo malgrado chiamato direttamente in causa, nel vedere il volto della vittima riconosce un suo compagno di classe. Ma che cosa ci faceva adesso, a distanza di anni, con il suo contatto? Che cosa voleva dirgli? L’ispettore dovrà fare l’impossibile per scoprirlo, e la ricerca della verità lo porterà a inoltrarsi lungo le strade di Tokyo, fino ai quartieri in cui scorrazzano i bōsōzoku, le «tribù della corsa violenta», gang di motociclisti che provocano disordini, e forse qualcosa di molto più inquietante.
Con I diavoli di Tokyo ovest, Tommaso Scotti non crea solo un giallo perfetto e un thriller avvincente, ma con uno stile prepotentemente evocativo scende più a fondo, toglie il velo delle apparenze di cui si ammanta la cultura del Giappone, mostra che cosa c’è dietro le illusioni di educazione, silenzio e ordine: il lato più oscuro dell’uomo.
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Come sono contenta che siano tornati Takeshi Nishida, il suo bel gattone e il corvo affamato!!!
Anche stavolta l'ispettore mezzosangue si ritrova impegnato in un caso particolare; un suo compagno del liceo viene ritrovato con un colpo di pistola in testa, in quello che apparentemente sembra essere un suicidio.
Kazama era il capo del clan dei motociclisti conosciuti come i diavoli di Tokyo Ovest e secondo Nishida non aveva per niente il carattere di uno che si suicida! Ma poi perché il capo della bōsōzoku aveva il suo biglietto da visita in tasca?
L'ispettore Honda, che vi ricorderete dall'ultimo romanzo non va proprio d'accordissimo con Nishida, ha chiuso il caso alla velocità della luce e qualcosa non quadra.
Anche stavolta il collega Joe ci spiega tutto quello che non sappiamo di questi clan e di come si siano evoluti contemporaneamente alla crescita del Giappone. Come sempre le ricerche svolte dall'autore sono accurate e correlate di caratteri, kanji e pronuncia.
Nishida e Kazama erano compagni di scuola e anche da adulti avevano condiviso dei momenti insieme, durante i quali veniamo a conoscere qualche dettaglio in più del mondo a luci rosse giapponese.
Anche stavolta tra una lattina di Boss e una pizza di Domino's, l'intreccio si ingroviglia sempre più e lo stesso ispettore ha difficoltà a capire chi sia stato a commettere un errore.
La scrittura di Scotti è sempre estremamente evocativa, soprattutto in questo romanzo in cui l'Autunno assume una personalità specifica e i suoi segnali, dei simboli significativi. Ci sono momenti di pura poesia che sembrano quadri dipinti sulle pagine del romanzo.
Ma non è solo questo, è anche il racconto di tante insicurezze che affliggono tutti, ricchi e poveri, di ceto alto o senza una lira. Di aspettative che creiamo in noi o che i nostri genitori ci cuciono addosso e che non riusciamo ad abbandonare.
Assolutamente consigliato, oltretutto siccome la capacità descrittiva è notevole, può essere letto anche senza aver letto i precedenti.
Io non so come li leggete voi i suoi romanzi, ma io li faccio fuori in due giorni senza rendermi conto del tempo che passa! Oltretutto avendo anche letto i due precedenti, penso che lo stile stia migliotando di volta in volta.
Spero che ne esca presto un altro perché ho notato qualche piccolo indizio che mi fa pensare a un successivo!
Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Liquore alle prugne
Formato consigliato: CartaceoEtà di lettura consigliata: dai 15 anni
Website dell'autrice: Tommaso Scotti
Consigliato a chi ha apprezzato: Le due morti del signor Mihara di Tommaso Scotti
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