venerdì 4 agosto 2023

Recensione: Un treno per Marrakesh



 Un treno per Marrakesh

 di Dinah Jefferies

 Editore: Newton Compton Editori
 Prezzo: € 9,90
 Pagine: 384
 Titolo originale: Night Train to Marrakech
 Traduzione a cura di: Tessa Bernardi

  Sul treno notturno che la porta verso Marrakesh, Vicky Baudin guarda assorta fuori dal finestrino. Ha lasciato la Francia con il cuore spezzato e spera che un viaggio sulle tracce del grande stilista Yves Saint Laurent possa farle ritrovare sé stessa. Per quanto faccia fatica ad ammetterlo, però, è un’altra la ragione che l’ha spinta fin lì. Vuole rintracciare la donna che decenni prima abbandonò suo padre: la nonna che non ha mai conosciuto. Clemence Petier vive in una kasbah tra le montagne dell’Atlante, dove custodisce gelosamente i segreti del suo passato. L’inaspettato arrivo di una nipote che neppure sapeva di avere è destinato a metterla di fronte a una nuova, difficile scelta: è disposta a rivelare la sua vera identità e ad affrontarne le conseguenze? In un Marocco ipnotico e ammaliante, meta di artisti e rockstar provenienti da tutto il mondo, Vicky dovrà usare tutta la sua determinazione per ottenere le risposte che cerca. E Clemence potrebbe rivelarsi l’unica persona in grado di aiutarla, quando tutto sembrerà perduto.




Un treno per Marakech è il terzo e ultimo romanzo di questa saga familiare.
Io vi dico che non ne ero al corrente e ho letto tutto il romanzo come se fosse a sé stante senza avere problemi. 
La storia ci racconta di Vicky, che si è appena laureata in moda con tesi su Iyves Saint Laurent e va a Marrakesh per incontrarlo. A insaputa della madre si è messa in contatto con la nonna Clemence che non ha mai conosciuto e abita in una affascinante kasbah nel mezzo della natura. 
La nonna sembra molto reticente a raccontare qualche dettaglio del suo passato a Vicky, perché aveva abbandonato suo figlio e non l'aveva mai cercato per esempio? 
Vicky viene raggiunta dalla bellissima cugina Bea, nessuna delle due si rende conto di quanto Marrakesh sia pericolosa e anche i loro amici che sembrano solo ragazzi potrebbero essere delle spie. Le due rimangono incastrate in una situazione pericolosa e molto più grande di loro, tutto parte da quando Vicky conosce Ives Saint Laurent, coronando il suo sogno, ma facendo una pessima figura ed essendo in qualche modo legata alla sparizione del suo album di bozzetti.
I pericoli aumentano continuamente non solo per Vicky ma anche per il resto della famiglia, la nonna inizia a ricevere strani messaggi e fotografie che la riportano a un passato che vorrebbe dimenticare. 
   
Lo scontro fra i rimpianti della nonna, delle scelte prese e delle vite non vissute si scontra con la giovinezza della nipote che, a volte senza pensarci, si tuffa in nuove esperienze conoscendo persone non sempre affidabili.
Devo dire che non ho apprezzato molto la divisione in capitoli, sono brevissimi e alle volte immotivati. La storia è afascinante come i caftani marocchini, la scrittura scorrevole e sensuale. Il romano tocca una miriade di argomenti, il rapporto madre/figlia, gli abusi, i rimpianti, la leggerezza della giovinezza, senza farsi mancare omicidi e thriller vibe!
Insomma se cercate un romanzo da leggere sotto l'ombrellone, questo non manca di emozioni!

Durata totale della lettura: Sette giorni
Bevanda consigliata: Te al karkade
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: L'isola degli alberi scomparsi, Elif Shafak



"Era a Marrakesh. Era davvero a Marrakesh, ed era salita in moto con un perfetto sconosciuto"

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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