venerdì 5 maggio 2023

Recensione: Le pagine perdute di Jane Austen

  



Le pagine perdute di Jane Austen
di Romina Angelici


Editore: Literary Romance

Prezzo cartaceo: € 14,98
Pagine: 311

Tutti coloro che amano Jane Austen sanno che I Watson e Sanditon non sono nati sotto la stessa buona stella di Ragione e sentimentoOrgoglio e pregiudizioMansfield ParkEmmaPersuasione e L’abbazia di Northanger. In questo volume Romina Angelici ci presenta i due frammenti austeniani nell’eccellente traduzione di Giuseppe Ierolli, intervallandoli a parti di narrativa nate dalla sua penna. Le pagine perdute di Jane Austen è infatti un’opera in cui l’autrice immagina un potenziale finale per I Watson e una fittizia avventura di Jane Austen che sarebbe stata poi la fonte di ispirazione per Sanditon. Attraverso questo gioco letterario, Romina Angelici crea un collegamento tra i due romanzi incompiuti dando loro nuova linfa vitale. Omaggia così un’autrice immortale come Jane Austen e regala a ogni Janeite la possibilità di trascorre qualche ora nel mondo Regency rivivendo ancora una volta l’incanto austeniano. 




Jane Austen è stato il mio primo amore letterario, la scrittrice che mi ha fatta appassionare alla lettura e, in un secondo momento, alla scrittura e a tutto quello che riguardava il mondo dell'Inghilterra del Sette-Ottocento. Da fedele janeite fin dalla mia preadolescenza, i suoi libri hanno un posto speciale nel mio cuore e nella mia libreria... e come tale sono sempre molto scettica quando vengono proposte rivisitazioni, riletture, rifacimenti delle sue opere, più o meno famose. Ho voluto comunque dare un'opportunità a Le pagine perdute di Jane Austen per due motivi principali: il primo che raramente ho trovato autrici italiane che decidessero di riprendere in mano i classici intramontabili austeniani con la prospettiva di una certa qualità e merito letterario, piuttosto che creare delle sottospecie di fandom; il secondo motivo è che mi incuriosiva la scelta di orientarsi non verso i più famosi romanzi di Jane Austen ma verso le sue opere incompiute e dunque meno sconosciute. Romina Angelici ha infatti deciso di imbarcarsi nella perigliosa avventura di completare in qualche modo Sanditon e I Watson, creando un fittizio diario in cui la scrittrice racconta di una vacanza al mare le cui vicende avrebbero ispirato la scrittura di Sanditon (da poco riadattato in serie tv) e scrivendo un finale per l'incompleto I Watson.

Devo dire che il libro non mi ha deluso. Pur non avendo pretese intellettuali o di critica letteraria, ma rimanendo onestamente nell'ambito della narrativa/fiction, l'autrice Romina Angelici è riuscita a ricreare l'atmosfera colloquiale e (più o meno velatamente) umoristica che regna nei romanzi della grande zia Jane, rimanendo credibile nei dettagli storici del periodo regency e stilistici del romanzo austeniano. Sarebbe ingiusto paragonare la qualità scrittoria ed il piglio stilistico di qualsiasi scrittrice moderna con la Regina (per me indiscussa) del romanzo inglese, quindi non lo farò...e dal libro si percepisce che l'approccio a questo progetto sia stato caratterizzato da rispetto, onore e grazia rendendolo un bellissimo e piacevole omaggio ad una grande signora della letteratura mondiale.


Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Earl Grey Tea
Formato consigliato: Ebook/Cartaceo
Età di lettura consigliata: Dai 11 anni


« In verità I Watson e Sanditon ci appaiono già perfetti così come sono ».


    Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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