di Jacqueline Winspear Editore: Neri Pozza Prezzo cartaceo: € 20,00 Pagine: 352 Londra, 1930. Maisie Dobbs, caschetto nero lucido e un velo di
rossetto, è ormai una detective affermata. Accompagnata dal fedele
assistente Billy Beale, risolve i suoi casi con grazia e
intelligenza, battendo spesso sul tempo Scotland Yard e l’ispettore
Stratton, cui la lega un rapporto misto di corteggiamento educato e
conflittualità. Nei primi anni del nuovo decennio il mondo sfavilla
di luci e divertimento, ma in Inghilterra le ferite della Grande
Guerra non sono ancora del tutto rimarginate. Sono in molti a
rivolgersi a sensitivi e spiritisti, nel disperato tentativo di
scambiare ancora una parola con i cari perduti. È il caso della
compianta moglie di Sir Cecil Lawton che, per via dell’intervento
di una medium particolarmente priva di scrupoli, si era convinta che
il figlio Ralph non fosse davvero deceduto in battaglia. |
Con Piccole bugie siamo al terzo libro dell'affermatissima serie gialla incentrata sulla psicologa detective Maisie Dobbs, una serie solo recentemente recuperata dall'editoria italiana grazie alla casa editrice Neri Pozza ma che all'estero è gia apprezzata da decenni ed ammonta ormai a 17 romanzi. Per chi non abbia mai letto le inchieste di Maisie, posso dire che ogni romanzo è tranquillamente leggibile come stand alone, ogni riferimento al passato utile al lettore viene recuperato e rispiegato nei libri successivi così da rendere agevole la lettura e la comprensione della trama e dei caratteri dei vari personaggi anche a chi vi si approccia per la prima volta, senza contesto. Maisie è una donna libera quando iniziava appena ad essere di moda, che con coraggio ha aiutato i soldati al fronte durante la tragica prima guerra mondiale e che a quella guerra ha perso il suo primo amore e la propria gioventù e serenità d'animo, come quasi tutti i personaggi che incontriamo nei suoi libri. Le eco della guerra sono palpabili attraverso le pagine del romanzo, crude e ingombranti rese in modo totalmente realistico dall'autrice, rispettoso e misurato come credo sia necessario fare in un romanzo storico ben fatto. I vari personaggi sono tratteggiati e trattati con compassione e comprensione umana dall'autrice, esibendo un'attenzione ai dettagli non solo descrittivi ma che compongono la complessità variopinta delle persone, che emergono realistiche e credibili dalle pagine.
La protagonista è Miss Fisher meglio pensata, con più carisma e spessore letterario a cui sacrifichiamo una parte di umorismo e ironia. Maisie è una donna particolare, che ha imparato a leggere le persone grazie agli studi psicologici ma anche grazie ad un sesto senso soprannaturale ereditato dalla madre e coltivate attraverso la filosofia ed il misticismo orientale. Apprende infatti la meditazione, l'arte del rallentare la mente e percepire ciò che va oltre la nostra realtà, l'altro mondo grazie ad un guru a cui è stata presentata dal suo maestro e mentore Maurice Blanche, che le ha insegnato il mestiere del detective, incoraggiandola poi ad aprire la sua agenzia. Aspetti di psicologia e mistica si mescolano quindi e fondono nella figura di Maisie come anche nel suo operato quale investigatrice, permeando la narrazione in una fusione di logica deduttiva, analisi psicologica e istinto soprannaturale. Un incontro tra la logica razionale, matematica del lavoro investigativo e l'ascolto dell'istinto, la spiritualità che trascende nello spiritismo, il contatto con quello che va oltre il tangibile e lo spiegabile scientificamente. Personalmente, avrei apprezzato che questo aspetto fosse più deducibile dalla sinossi del libro, perché in questo romanzo è particolarmente intenso rispetto ad altri libri della serie di Maisie - ci sono medium spiritiche, miracoli soprannaturali ecc - e credo che sia un elemento che a tutti può piacere.
C'è qualche accenno della sua vita amorosa con il brillante medico Andrew Dane al cui amore sincero Maisie non riesce ad abbandonarsi; del rapporto affettuoso con il padre ed il tiramolla emotivo che le suscita il ricordo della madre scomparsa a cui lei deve molta della sua identità; con la spumeggiante ma incasinata migliore amica che la incarica di una metà del suo incarico investigativo e tenta al contempo di punzecchiarla fuori dalla sua comfort zone, diremmo oggi. Ma la parte primaria della narrazione rimane incentrata sulla Maisie detective, come è coerente che sia per un personaggio nella cui vita il lavoro è tutto.
La prosecuzione del mistero - senza dilungarmi sulla trama già ben descritta in sinossi né fare spoiler - è assolutamente accattivante e ben riuscita per questo giallo scritto davvero con maestria e cura. Lo consiglio a tutti gli amanti di questo genere, ma anche a chi non è abituato a romanzi investigativi pesanti, perché è di facile lettura anche per i neofiti di questo tipo di storie.
Età di lettura consigliata: Dai 16 anni
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