martedì 7 marzo 2023

Recensione: Queer. Storia culturale della comunità LGBT+



 Queer.

 Storia culturale della comunità LGBT+

 di Maya de Leo

 Editore: Einaudi
 Prezzo: € 19,00
 Pagine: 260

 
 Finalmente un'opera italiana completa e di riferimento per la storia delle sessualità e identità LGBT+. Questo volume rappresenta la prima storia completa delle sessualità e delle identità LGBT+ in Occidente dal XVIII secolo al tempo presente. Intrecciando nell'analisi una varietà di fonti, dalle memorie alla letteratura, dalla trattatistica alla cronaca, il libro offre una lettura inedita della storia contemporanea: dal ruolo della sessualità nella formazione degli stati-nazione, alle guerre mondiali, dal giro di vite del dopoguerra alla rivolta di Stonewall, dalla crisi dell'Hiv alla rivoluzione queer degli anni Novanta, fino alle nuove sfide degli anni Duemila con la loro apertura verso il futuro.




Indecenza, sconcezza, sconveniente, questi sono alcuni dei termini che venivano usati nei report della polizia internazionale sui pederasta che si vestivano da donne e si solleticavano fra di loro. 
Il testo inizia proprio così con la storia dall'inizio del 1700 che è anche al principio dell'allarme sociale rivolto ai sodomiti. Da subito la comunità medica e scientifica cerca di comprenderne la motivazione, si analizzano tutte le possibile cause fisiche, biografiche e sociali. Gli studi fisici su clitoride e ano sono all'ordine del giorno in tutta l'Europa per spiegare il motivo dell'inversione, in cui si cerca anche di studiare cross dressing, masturbazione e intersessualitá. 
Il testo si concentra principalmente sulle evoluzioni degli studi europei, trattando sia uomini che donne, il lesbismo infatti era tendenzialmente meno visibile dell'omosessualitá maschile, Anne Lister e la sua "oddity" ne sono un esempio lampante. Nella Francia del XIX secolo però l'inversione specialmente tra donne si sviluppa sempre di più e comincia ad essere un problema politico legato alla fecondazione. Femminismo, suffragette, la prima guerra mondiale e la maschilitá performata cambiano non solo le ideologie ma anche le estetiche delle donne queer e di conseguenza aumentano e si evolvono i locali in cui ritrovarsi, estremamente famosi sono i balli in drag di Harlem negli anni '30 del '900 in cui nasce anche l'espressione coming out, della "debuttante" che debutta per la prima volta nel mondo gay come anche il termine "camp" dall'italiano "campeggiare" (spiccare, risaltare sullo sfondo). Si parla poi di geografia del queer e della sua fase razziale e di conseguenza razzista, curiosamente l'Italia col suo bello rinascimentale pare essere il fulcro dell'Europa. Tutta l'apertura dell'800 però si chiude negli anni '30 successivi, caratterizzati da repressione, nazifascismo e razzismo, i queer sono eliminati anche da film e letteratura. Si inaspriscono in tutta l'Europa le leggi contro la sodomia e a favore della natalità e della sottomissione della donna all'uomo. 
Allo stesso tempo peró l'amore omosessuale si sviluppa sempre più tra uomini arruolati o chi si è dovuto trasferire nelle grandi città durante la Seconda guerra mondiale e la gioia della fine della guerra è considerata "l'età d'oro dell'omosessualitá". In America intanto negli anni '50 si inaspriscono le incarcerazioni e la perdita del lavoro per possibile omosessualità, addirittura i fumetti come Batman e Wonder Woman non sono immuni dall'omofobia. Siamo nel periodo "gay panic" causato dal Rapporto Kinsey, che presenta una statistica sbalorditiva delle relazioni omosessuali maschili e femminili. Il legame tra gay e transessuali comincia a diventare complicato e le due categorie tendono a distanziarsi per evitare accuse di malattie mentali. 
Negli anni '60 mentre in America ci sono i picchetti di Stonewall, in Inghilterra gli omosessuali utilizzano il polari per comunicare, uno slang misto di diverse lingue e si intensifica lo studio della parola camp e tutte le sue accezioni. Il nuovo consumismo fa capire al largo pubblico che omosessuale non è solo un termine medico ma un entità, uno stile. 
Negli anni '70 i motivi di Stonewall perdono importanza e il mondo si riposiziona contro l'omosessuale sia legalmente che a livello lavorativo. Negli '80 inizia la lotta tra femministe radicali che rifiutano la donna transgender come donna e le altre e la cultura pop mainstream fa incrementare il numero di discoteche gay. Contemporaneamente la situazione sembra aprirsi culturalmente e artisticamente, questo fino all'arrivo dell'HIV a causa di cui l'omosessualità maschile si trova al centro della politica e medicina mondiale. Il matrimonio omosessuale è ormai una necessità di cui parlare per avere il diritto sulle ultime scelte e gli averi del malato. 
La sigla originale LGBT si evolve includendo Queer, Asexual e + per sottolinearne l'inclusivitá e il binarismo sta sempre più stresso alla società in evoluzione. 

 Ho cercato di creare un breve sunto dei temi trattati nel testo, una lettura assolutamente consigliata, mi ha oltretutto dato un milione di spunti di lettura che sono assolutamente da fare per conoscere meglio la storia queer in Europa e non. 
Una storia esaustiva senza essere troppo "pesante", dedicata a chi parte da zero a livello di conoscenza del mondo gay e della sua storia, crea una sorta di linea temporale dei principali eventi che hanno portato alla situazione attuale per il mondo LGBTQIA+ nel mondo. 

Durata totale della lettura: Da consultazione
Bevanda consigliata: Cappuccino al ginseng
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni


"Usare “queer” è un modo di ricordarci di come veniamo percepiti dal resto del mondo. 
È un modo di dirci che non dobbiamo essere persone spiritose e piacevoli che devono condurre vite discrete al margine del mondo eterosessuale."

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio




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