venerdì 3 marzo 2023

Recensione: La terra liquida

 


La terra liquida

di Raphaela Edelbauer


Editrice: Rizzoli

Prezzo cartaceo: 
€  20,00

Prezzo Ebook:
 € 9,99
Pagine: 304
Genere: Narrativa moderna

Vienna, settembre, poco dopo l’alba: una telefonata comunica a Ruth, giovane fisica teorica, che i suoi genitori sono morti in un incidente stradale; qualche ora dopo, viene a sapere da una zia del loro desiderio di essere sepolti a Groß-Einland, paesino della Bassa Austria dove entrambi sono nati ma non l’hanno mai portata. Messasi in macchina, Ruth si ritrova presto al di fuori delle rotte frequentate e, quando infine giunge a destinazione, ciò che vede è un luogo del tutto inaspettato: quel paese piantato come un punteruolo nel cuore dell’Europa, non segnalato sulle mappe, è dominato da un imponente castello e governato da un’eccentrica contessa che lo vorrebbe irraggiungibile per gli estranei. Non sono queste le uniche stranezze: sotto Groß-Einland si apre una voragine, profonda e ramificata, che esercita sui residenti un’incomprensibile malia; tutti sono reticenti a parlarne e a occuparsene, nonostante quell’apertura provochi crolli continui e deformazioni dello spazio fisico. Cosa nasconda questa città morente, e come Ruth potrà risolvere un enigma che affonda le sue origini nella storia del Novecento, sarà la scrittura di Edelbauer, sottile e immaginifica, capace di autentica visionarietà, a saperlo svelare. Con questo romanzo, a soli ventinove anni, Raphaela Edelbauer ha esordito nella narrativa e da allora è considerata tra i maggiori talenti letterari della scena europea.




Il giorno prima Ruth aveva due genitori, il giorno dopo si ritrova orfana. Improvvisamente le pareti della casa si fanno di burro e il pavimento sembra volerla ingoiare. Tutto sembra troppo. Le coccole della zia. Il buio fuori. Impossibile resistere. Così in un momento di lucidità Ruth si ricorda di un posto, Groß-Einland, dove sono cresciuti i suoi genitori e dove volevano essere sepolti. Senza pensarci, con una cartina in mano si mette in macchina di notte. Ma questo paese sembra impossibile da trovare: non c'è traccia sulle mappe e sui cartelli stradali. Vaga per giorni dormendo dove capita sino a quando non si imbatte in due uomini che stanno andando proprio lì e decide di seguirli. Quello che la aspetterà sarà un mondo uscito da un sogno o da incubo: una grande voragine sembra voler inghiottire un paese governato da una contessa dove strane leggi e strani personaggi lo popolano. La terra liquida di Raphaela Edelbauer porta il lettore sul confine tra sogno e realtà quando la luce della mattina risveglia i sensi e non è chiaro se quello che si sta vivendo faccia parte della vita o sia frutto della propria immaginazione. Ruth è una protagonista particolare: non è un'eroina, anzi, spesso scappa dai problemi o dalle proprie responsabilità, incapace di attirare sempre i favori del lettore stimola quest'ultimo a seguirla sino alla fine convinti del suo riscatto. Una storia strana che mi ha intrigata da una parte ma mi ha lasciata con l'amaro in bocca per un finale che non si può chiamare tale in quanto non chiude questa avventura, ma la lascia semplicemente indietro. Una lettura che però mi è piaciuta proprio per il suo stile schietto che non vuole accattivarsi il lettore a tutti costi, un libro che devi amare per il suo essere imperfetto, come noi. Come Ruth.

Durata totale della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: Tè alla menta
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: Dai 16 anni


"Un romanzo difficile da dimenticare"


    
                                

                                         Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.

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