di Alice Pizzoli Editore: Bookabook Prezzo cartaceo: € 12 Prezzo ebook : € 6,99 Pagine: 152 A volte il passato è un bagaglio troppo pesante da sopportare, ma non possiamo liberarcene, né tantomeno possiamo smettere di andare avanti. Accade così che Rita viva la vita trascinandosi dietro i suoi fantasmi, sempre accomodante con tutti, anche con chi non le vuole bene e non la rispetta. Il suo atteggiamento remissivo le impedisce di realizzarsi nel proprio lavoro e condiziona tutte le sue relazioni. Un segno le è rimasto addosso e, anche se da fuori non è visibile, dentro di lei continua a far male e a rubarle la felicità. Ma la felicità non è nei luoghi, non la si trova da qualche parte: la felicità è una conquista e Rita dovrà imparare a essere di nuovo felice. Sarà abbastanza forte da riuscirci? |
La voce limpida e diretta di Alice Pizzoli è stata per me una bellissima scoperta. Mi sono trovata spesso con gli occhi lucidi a staccare gli occhi dalle pagine del libro e perdermi nei ricordi riaffiorati della mia infanzia e in riflessioni sul mio presente, e credo che questo sia dovuto alla pulizia di stile con cui l'autrice - al romanzo d'esordio - è riuscita a rievocare immagini e sentimenti potenti che appartengono a tante donne sensibili e introverse come Rita, la protagonista di questa storia semplice e pungente.
Fin dall'inizio di quello che possiamo definire certamente un romanzo moderno di formazione femminile, sappiamo che Rita è la classica eroina romantica che dovrà sconfiggere la sua natura timida ed il temperamento pauroso e riservato per ottenere il suo riscatto e l'atteso lieto fine. Niente di originale, fino a qui. Eppure è un romanzo “emozionante, sincero e intenso” come lo ha definito l'autrice stessa in un'intervista; l'intreccio in sé stesso è infatti semplicissimo, quasi banale ma credo lo sia proprio per lasciare il posto alle emozioni che sono il vero fulcro di questa storia genuinamente femminile. Seguiamo a capitoli alterni la voce della Rita bambina, che gioca spensierata tra i prati del Vecchio Granaio, l'amata tenuta di campagna dove vive questa nonna leggendaria, generosa di abbracci e di consigli come ogni nonna dovrebbe essere, dove iniziano però anche i piccoli traumi e dolori indispensabili a comprendere poi le ragioni del comportamento della Rita adulta, a volte esasperante nella sua immobilità impaurita. E' diventata una donna sola, impaurita da tutto ciò che non rientra nella sua routine di casa-lavoro, la cui intelligenza è intrappolata dal timore degli altri, dalla sindrome dell'impostora, da un'insicurezza latente e radicata che le impedisce di acciuffare la felicità, o almeno la soddisfazione, a piene mani. La sua farfalla non si vede più, i consigli di quella nonna saggia e la serenità della casa avita ormai eco lontane seppellite dal rumore di una voce interiore implacabile.
Insieme a Rita, anche io lettrice sono stata costretta a ricordare i miei sogni di bambina, il carattere allegro e solare di una bimba che voleva tanto dalla vita ma che non è riuscita a trattenere quella infantile serenità, e proprio come la protagonista, anche io avevo bisogno di ricordare a me stessa che la felicità non si trova in un luogo, o in un traguardo raggiunto, ma nel come si sceglie di percorrere la strada per arrivarci. Mi ha ricordato che a volte la riflessione interiore può diventare stasi, che l'accortezza può diventare paura o addirittura terrore del mondo e la riservatezza chiusura in sé stessi, e di come a volte bisogna semplicemente decidere di fare qualcosa di diverso e andare a prendersi quei momenti felici tanto desiderati.
E' una storia tenera e sottile, di vita quotidiana di una bimba gioiosa e intelligente con la frangetta bionda ed i sandalini a biscotto...e del sentiero che la porterà ad essere una donna sensibile, senza tacchi e rossetto ma con tanta forza d'animo con cui affrontare le paure e le incognite proprie di una vita veramente vissuta.
Età di lettura consigliata: Dai 14 anni
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