La casa delle luci di Donato Carrisi Editore: Longanesi Prezzo: € 23,00 Pagine: 432 Nella grande casa spenta in cima alla collina, vive sempre sola una bambina… Si chiama Eva, ha dieci anni, e con lei ci sono soltanto una governante e una ragazza finlandese au pair, Maja Salo. Dei genitori nessuna traccia. È proprio Maja a cercare disperatamente l’aiuto di Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, l’addormentatore di bambini.
Da qualche tempo Eva non è più davvero sola. Con lei c’è un amichetto immaginario, senza nome e senza volto. E a causa di questa presenza, forse Eva è in pericolo.
Ma la reputazione di Pietro Gerber è in rovina e, per certi versi, lo è lui stesso. Confuso e incerto sul proprio destino, Pietro accetta, pur con mille riserve, di confrontarsi con Eva. O meglio, con il suo amico immaginario.
È in quel momento che si spalanca una porta invisibile davanti a lui.
La voce del bambino perduto che parla attraverso Eva, quando lei è sotto ipnosi, non gli è sconosciuta.
E, soprattutto, quella voce conosce Pietro. Conosce il suo passato, e sembra possedere una verità rimasta celata troppo a lungo su qualcosa che è avvenuto in una calda estate di quando lui era un bambino.
Perché a undici anni Pietro Gerber è morto.
E il misterioso fatto accaduto dopo la sua morte ancora lo tormenta.
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Finalmente è tornato Donatino mio adorato e anche stavolta mi ha inchiodata al libro!
Partiamo dal principio, dopo le vicissitudini dei romanzi precedenti, Pietro Gerber non se la passa molto bene, si sente perseguitato e invecchiato di vent'anni, chi lo circonda concorda con quest'impressione.
Il nostro addormentatore di bambini ha perso il suo smalto e la sicurezza in sé stesso. Quando la giovane studentessa Maja arriva alla sua porta con il caso della bambina Eva da aiutare, lui vorrebbe quasi ritirarsi, quella parola sulla lettera, però, avviluppa il suo passato e il presente di Eva. Come fanno a essere collegate la dolce Eva a quella volta da bambino quando è morto per un momento?
Il caso anche stavolta affascina da subito con le mille coincidenze e enigmi. Il signor B. è sempre presente pur non essendoci, il bisogno di Gerber di renderlo orgoglioso alle volte né offusca il giudizio.
La ragazzina fa davvero venire i brividi e le sue sessioni di ipnosi lasciano lo stesso ipnotizzatore paralizzato dalla paura.
Stavolta avrà bisogno di ogni aiuto per risolvere la questione, torna infatti il Circolo degli Ipnotisti Fiorentini, amici del Signor B. e spuntano anche cugini e investigatori privati.
Come sempre le sessioni di ipnosi e soprattutto le tecniche sono prese dalla realtà e questo fa davvero venire i brividi.
Il romanzo scorre veloce e si legge in un battibaleno, devo però ammettere due dettagli che me lo hanno reso leggermente ostico, il collegamento al romanzo precedente si perde un pochino, sono passati quasi due anni dalla Casa senza ricordi, forse una mini escursione o riassunto su come fossero finite le cose avrebbe aiutato, anche se il romanzo si legge comunque. Il problema si riproporrá nel prossimo volume e saranno passati ancora più anni.
Nel romanzo poi, Eva viene abbandonata completamente, non si sa che cosa le succederà, né di lei, né della madre sappiamo nulla. Quasi come se, una volta risolto un altro caso, questo avesse perso valore, ma per noi che stiamo leggendo il romanzo è la storia chiave e ci lascia senza finale, bello o brutto che sia.
Come al solito Carrisi ha una capacità impressionante di non farci mai posare il libro e come al solito mi ha tenuta sveglia per finirlo! Speriamo solo non passi troppo tempo per il prossimo!
Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Tè nero
Formato consigliato: CartaceoBevanda consigliata: Tè nero
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Website dell'autore: Donato Carrisi
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