giovedì 4 agosto 2022

Recensione: Il bistrot della speranza



 Il bistrot della speranza

 di Beth Morrey

 Editore: Garzanti
 Prezzo: € 18,60
 Pagine: 348
 Titolo originale: Delphine Jones takes a chance
 

 Teiere azzurre, tavolini di ferro battuto, tovagliette di cotone arcobaleno. Sono i colori le prime cose che Delphine nota quando entra nel piccolo bistrot all’angolo. C’è qualcosa, in quel posto, che la fa sentire a proprio agio, forse il profumo delle torte speziate, forse il caldo sorriso dei proprietari. Lei, in realtà, è entrata solo per rispondere all’annuncio «Cercasi cameriera», un lavoro che le permetterebbe di pagare la scuola di Emily, la figlia che sta crescendo da sola. Eppure, giorno dopo giorno, ha l’impressione che quel posto abbia qualcosa di magico, a partire dai clienti che, entrando, le illuminano la giornata. C’è Letty, con il suo marcato accento francese, che chiede sempre un tè caldo con una parola gentile; c’è Roz, un’insegnante che, dietro il perenne broncio, nasconde un animo sensibile che esplode in una risata improvvisa mentre addenta un muffin; e Dylan, con il suo buffo cane e lo sguardo intenso che sembra vedere in lei qualcosa di più di una cameriera e di una mamma. In poco tempo, Delphine trova nel bistrot un’altra famiglia. Quello che però non si aspettava di trovare era il coraggio di riprendere in mano i sogni messi da parte. Finire la scuola, esibirsi su un palco, uscire per un appuntamento: tutte cose che, a ventotto anni, non credeva più di poter realizzare. Perché i gesti di gentilezza non restano inascoltati. Sono gesti che si diffondono da una persona all’altra come un fiume che, inarrestabile, arriva al mare. Un fiume che nasce dalla speranza ritrovata.




Ho scelto questo romanzo perché mi sono riconosciuta subito nella protagonista Delphine, una studentessa modello, amante della cultura e della lettura, amante delle lettere e dell'essere riconosciuta per la propria intelligenza.
Una ragazza con un futuro brillante davanti a sé, se non fosse per gli imprevisti che la vita ci pone davanti.
La sua enorme fortuna fra tutte le disgrazie, è aver avuto una figlia ancora più brillante di lei, a cui non vuol far commettere gli stessi errori.
La giovane Em però ha grinta da vendere non solo per sé stessa ma anche per sua madre e per metterla in contatto con il piccolo Bistrot Merhaba in cui i proprietari accolgono entrambe come due appartenenti alla famiglia e insegnano loro tutte le ricette e l'amore che conoscono.
La nostra Delphine continua a essere intelligente, acculturata, intonata e estremamente insicura. La morte della madre e la caduta in un turbine di depressione del padre non aiutano a rimettersi in piedi ma alle volte abbiamo solo bisogno di qualcuno che creda in noi e ci ricordi quanto valiamo. 

Ci sono molti personaggi assolutamente affascinanti,il mio preferito è sicuramente Letty, l'anziana francese irriverente e senza peli sulla lingua.
Una storia di rivincita, di lotta contro una vita che ci ha buttate giù in ogni modo e che ci fa dimenticare di essere felici. Delphine poco alla volta ricomincia a sperare e a credere in sé stessa e nella possibilità di creare un futuro diverso per sé stessa e per sua figlia.
Avevo già letto il primo romanzo di questa autrice e anche l'altra volta avevo parlato della facilità con cui si sfogliano le pagine.
Anche stavolta ci racconta la storia che potrebbe essere di una di noi, con un tocco di amore per i libri e la cultura e tantissimo amore per la famiglia
.
Consigliato soprattutto da portare al mare con voi!

Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Tè al finocchio
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 13anni
Website dell'autrice:Beth Morrey


"La gente può aver paura dell’intelligenza. Non è colpa tua, né loro. Devi soltanto decidere come usarla."

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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