mercoledì 24 agosto 2022

Recensione: Il caso Agatha Christie



 Il Caso Agatha Christie 

 di Nina de Gramont

 Editore: Neri Pozza
 Prezzo: € 18,00
 Pagine: 336
 Titolo originale: The Christie Affair
 

  Un giorno di dicembre del 1926, dopo aver comunicato alla moglie Agatha la sua intenzione di divorziare per sposare la sua amante, il colonnello Archibald Christie parte per un weekend presso amici. Quella sera stessa dalla dimora di campagna, ribattezzata Styles dal primo caso di Hercule Poirot, la scrittrice svanisce nel nulla. La sua Morris Cowley viene ritrovata alle prime luci del mattino sul bordo di un dirupo. Sul sedile posteriore, la pelliccia, una valigia piena di abiti e la patente. L'ipotesi più plausibile è un gesto disperato, la signora aveva un forte esaurimento nervoso, si sussurra. Migliaia di uomini, tra poliziotti e volontari, cani, persino aeroplani: tutta l'Inghilterra si mobilita per cercarla, come se l'angoscia che l'ha spinta a fuggire avesse fatto di lei la persona più importante della terra. Persino Nan O'Dea, l'Amante, è in ansia. Nonostante abbia tramato per insinuarsi nella lussuosa residenza dei Christie, per entrare in confidenza con Agatha, che è elegante e raffinata come lei non sarà mai. Nonostante, soprattutto, si sia impegnata a fondo per attirare l'attenzione dell'arrogante colonnello e farlo innamorare. Ora però che lui è caduto nella rete, con il suo obiettivo che può dirsi a portata di mano, Nan ha un altro disegno in mente. Agatha ha qualcos'altro che lei vuole, oltre a suo marito. Perché ciò che le è accaduto tanti anni prima, in Irlanda, le ombre scure, i gravi segreti, i colpi bassi del fato che popolano il suo passato, non possono trovare riparazione, se non in qualcosa di molto più efferato e definitivo. In questa appassionante ricostruzione possibile degli undici giorni in cui la scrittrice scomparve per il mondo, Nina de Gramont crea una trama fitta di mistero e colpi di scena, in cui nulla è come appare, nessuno dice la verità e soprattutto la soluzione potrebbe essere lì in piena vista, alla luce del sole, in perfetto stile Agatha Christie




Nel dicembre 1926 la scrittrice Agatha Christie scompare improvvisamente. La sua macchina, con una pelliccia e altri oggetti personali, viene trovata in panne, abbandonata sul ciglio di una strada di campagna – ma di lei nessuna traccia. La polizia di mezza Inghilterra si mobilita per cercarla. Nessun indizio e nessuna presunta motivazione. Rapimento ? Suicidio ? Trovata pubblicitaria ? 
Questo è quello che la cronaca ci ha riportato. 
Quello che invece non sappiamo è che poche settimane prima della sua scomparsa il marito di Agatha le aveva molto platealmente chiesto il divorzio, per poter sposare una segretaria, con il quale aveva da tempo una relazione. 
Una vera umiliazione per la grande scrittrice.   

Questo romanzo parte da un reale episodio di cronaca, dando una possibile spiegazione e narrandoci i fatti accaduti negli undici giorni della scomparsa di una delle più famose scrittrici dello scorso secolo. 
Ma – cosa totalmente inaspettata – la vicenda ci viene raccontata in prima persona dell’amante del marito. Come fa quest’ultima a sapere cosa è davvero successo?
 
Il romanzo colpisce per il tono da reportage, come ci presentasse un’inchiesta investigativa. In particolare mi ha piacevolmente sorpreso una divisione della vicenda nelle varie giornate in cui si svolge – ciascuna raccontata più volte, portandoci il punto di vista dei diversi personaggi principali. Abbiamo quindi un quadro completo degli avvenimenti – nel quale il lettore è partecipe ad ogni azione, ogni dialogo, ogni pensiero dei vari protagonisti che prendono parte alla storia.

Ho molto apprezzato la raffigurazione di Agatha Christie non come personaggio famoso – l’immagine pubblica, altezzosa e introversa, che ci viene spesso presentata – ma come persona reale, con i suoi pregi e difetti. 
Sono inoltre presenti alcuni aneddoti riguardanti la sua biografia – non sapevo ad esempio che avesse appreso l’utilizzo dei vari veleni illustrati nei suoi romanzi gialli facendo l’infermiera durante la 1a guerra mondiale.

Uno dei pochi aspetti che non ho invece gradito è stato il voler aggiungere alla storia un tocco di poliziesco, sicuramente nel tentativo di appassionare il lettore con un accenno alla tipica atmosfera dei romanzi della Christie. Ma i delitti risultano un po’ forzati, e l’investigazione molto superficiale e alquanto confusa.

Infine – piccola perla per chi è super fan della Christie come me – durante tutto il romanzo è facile trovare sparsi indizi e numerosi richiami ai suoi celebri romanzi, in particolare al suo capolavoro “Dieci piccoli indiani” : nei nomi dei personaggi, nella descrizione dei delitti, nell’utilizzo di armi e veleni.
Decisamente un ben riuscito omaggio che l’autrice Nina de Gramont ha voluto fare alla grande scrittrice inglese.

Durata totale della lettura: Sei giorni
Bevanda consigliata:  caldo (numerose tazze!)
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Sito dell'autrice: Nina De Gramont


"Agatha scriveva perché le piaceva, così come le piaceva, da bambina, inventare storie nella sua mente Scrivere un libro era come inventare un mondo in cui rifugiarsi
E in quel momento ne aveva più bisogno che mai"
Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

giovedì 18 agosto 2022

Recensione: Le orchidee rosse di Shanghai



 La strada delle nuvole

 di Juliette Morillot

 Editore: Newton Compton Editori
 Prezzo: € 12,00
 Pagine: 480
 Titolo originale:Les orchidées rouges de Shangai
 

 Seoul, 1937. Sangmi non si è mai sentita accettata dalla sua famiglia. Il padre, un uomo potente e rispettato in tutta la Corea, le è sempre parso freddo e distante. E sua madre le ha riservato un trattamento diverso rispetto ai fratelli. Quando la ragazzina, nel tentativo di attirare le attenzioni paterne, commette un gesto disperato che rischia di finire in tragedia, la famiglia la allontana da casa, relegandola in un remoto villaggio di campagna. Sola, ancora spaventata per l’accaduto, Sangmi non ha idea di quello che la attende. L’esercito giapponese controlla la penisola e un giorno un manipolo di uomini irrompe nella sua scuola, portando via le giovanissime ragazze. All’uscita, anche Sangmi viene rapita e trascinata con la forza fino a Shanghai, dove, a soli quattordici anni, viene arruolata tra coloro che passeranno tristemente alla storia con il nome di “donne di conforto”, schiave del sesso negli infernali bordelli dell’esercito imperiale. Strappata alla sua cultura, alla sua terra e a tutto ciò che conosce, Sangmi dovrà trovare dentro di sé la forza per resistere, per impedire ai suoi aguzzini di spegnere anche l’ultimo barlume di speranza che custodisce nel cuore.




Un lungo viaggio tra guerre e paesi, la nostra protagonista viene allontanata dalla famiglia che non la amava e in qualche modo non la riconosceva, viene sballotata da una casa di piacere ad un altra, da un paese all'altro.

Era stata portata a Casa Wulien, una casa degli orrori come ne erano state create tante durante la guerra. Tante chosenbi, le donne venivano segregate e sfruttate per soddisfare i bisogni dei soldati giapponesi. Una decisione presa dall'esercito per calmare l'ondata di violenza micidiale di cui si stavano rendendo colpevoli. La violenza è continuata e le atrocità descritte dall'autrice e frutto di racconti di queste donne sono indelebili nella mia mente e nella storia dell'umanità.
La sua salvezza sta nel generale Nagata, giapponese che la conosceva nella scuola prima del rapimento per Casa Wulien. 
La sua conoscenza delle lingue viene ora messa a utilizzo del governo come spia/prostituta di lusso, una desideratissima Shanghai butterfly.
La sua sorte non migliora, quei 4 che sembravano averla legata alle disgrazie dalla nascita continuano a portarla in ulteriori campi di tortura, che siano essi coperti dal lusso delle case di Shanghai o dal fetore dei treni di deportazione che la portano ad Harbin in un ospedale in cui viene usata come cavia da laboratorio.
Non sarà l'ultimo viaggio, verrà poi spostata a Hainan ma continuer
à il suo viaggio involotario tra una barbarie e la successiva.
Un libro forte, la dignità umana lacerata a mano dalle persone, le torture gratuite, la mancanza di rispetto per le donne, la vita sono terrificanti.
Allo stesso tempo però la resilienza di una ragazzina legata con le unghie e coi denti alla vita, ad accettare il proprio destino malgrado tutto.

Non è un romanzo per tutti date le vivide immagini che ci propone e tantomeno è un libricino allegro da leggere sotto l'ombrellone. Ma è sicuramente un romanzo importante che ci ricorda quali sono gli effetti collaterali di una guerra tra paesi diversi, quanto le persone soffrano e come l'animo umano possa trasformarsi in bestiale per seguire un ideale.

L'argomento delle donne di conforto è molto interessante e vi consiglio di leggere anche "Figlie del Mare di Mary Lynn Bracht edito Longanesi.

Durata totale della lettura: Dieci giorni
Bevanda consigliata: Tè nero
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni



"Nessuno sfugge al suo karma, il tuo destino sarà migliore in un’altra vita. ."

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio


mercoledì 10 agosto 2022

Recensione: Il porto degli uccelli

                  

Il porto degli uccelli
di Katrine Engberg

Editore: Marsilio
Prezzo Cartaceo: € 18,00
Prezzo ebook: € 9,99
Titolo originale: Listen to me


In una bella giornata di primavera, Oscar Dreyer-Hoff, quindici anni, sparisce. Visto il difficile rapporto con i genitori, noti galleristi e commercianti d'arte, la cosa più probabile è che sia scappato di casa. E che entro ventiquattr'ore sarà già di ritorno. Ma le ore passano, passano anche i giorni, e di Oscar ancora nessuna traccia. Dal momento che si tratta di una famiglia in vista, che per di più ha ricevuto una serie di lettere minatorie, l'indagine viene affidata a Jeppe Kørner e Anette Werner. I due poliziotti della sezione Omicidi di Copenaghen cominciano a scavare nella vita del ragazzino per scoprire, tra le altre cose, che da tempo riceveva messaggi anonimi, e che a casa sua tutti hanno un modo di fare molto ambiguo. Perché qualcuno lo minacciava? Cosa nascondono quelli che gli stanno intorno? E cosa c'entra Oscar con i traffici equivoci che agitano il porto di Copenaghen? Tra adulti troppo carichi di impegni, adolescenti ombrosi e artisti imbroglioni, il duo meglio assortito del corpo di polizia danese indaga nei passaggi segreti di fortezze marine, in cunicoli sotterranei e su isole abbandonate, per trovarsi inevitabilmente di fronte ad anime sole e inquietanti segreti di famiglia.


Oscar Dreyer-Hoff scompare. Dopo avere detto ai propri genitori che avrebbe dormito dalla cara amica Iben, il giorno successivo non fa rientro a casa e i genitori avvisano la polizia. Sono noti galleristi e commercianti d'arte, facoltosi e un po' ambigui nella loro idea di essere genitori. Hanno ricevuto diverse lettere minatorie anonime e il loro comportamento è molto strano. Si pensa che il ragazzo, adolescente e con un rapporto difficile con la famiglia, si sia semplicemente allontanato, ma quando dopo giorni non fa rientro a casa la preoccupazione sale. Le indagini vengono affidate alla coppia di poliziotti Jeppe Kørner e Anette Werner, che subito iniziano a scavare nella famiglia e nelle amicizie del ragazzo. L'amica Iben ha un padre ingegnere che lavora nell'inceneritore di Copenaghen e che sembra avere parecchi segreti da tenere ben celati. Proprio mentre siede accanto all'operatore dell'impianto che smaltisce i rifiuti, nelle fauci della benna vede un braccio. Si tratta del cadavere di una persona di sesso maschile. Subito si teme che sia Oscar.
Molti i personaggi che fanno da corollario all'indagine: una anziana insegnante alle prese con la stesura del suo primo libro, amica di Kørner. Un'artista bizzarra nel suo atelier, in chiare difficoltà economiche. E non mancano le vite personali dei due poliziotti: Werner, sposata con un bimbo piccolo, il cui matrimonio sembra essere in crisi. Kørner, fidanzato con la collega Sara, madre di due ragazze con le quali lui non riesce a instaurare un rapporto. Una trama intricata che guida il lettore sino alle ultime pagine dove il finale non è così scontato.

Durata totale della lettura: 4 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: tisana ai frutti rossi
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 17 anni

 

  "La famiglia. Un luogo sicuro, felice e protetto o ..."


Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

venerdì 5 agosto 2022

Recensione: Le Invisibili



 Le Invisibili

 di Gabriella Genisi, Marilù Oliva, Mariolina Venezia, Grazia Verasani

 Editore: Nero Rizzoli
 Prezzo: € 16,00
 Pagine: 228
 

 Penserete di essere soli, in una strada buia di una periferia del Nord, sul set di un film a riprese finite o perfino in mare aperto. Ma loro vi vedono, anche se voi non le guardate. Sono creature di confine, relegate ai margini della società e dimenticate da tutti. Sanno che la vita può essere crudele ed è proprio allora che si diventa più crudeli di lei. Le protagoniste di questi racconti sono donne. Sono mamme, figlie, assassine spinte da passioni incontrollabili, o ragazze che quella vita criminale l’hanno scelta. Aspiranti rockstar soggiogate da viscidi produttori, attrici per caso, truffatrici approdate dall’Est Europa nel Sud Italia più profondo. Ma anche persone comuni, che quando la sera rientrano a casa trovano una madre dispotica ad aspettarle davanti alla tv. Sono state vittime e poi carnefici, innamorate e poi disilluse, sognatrici a cui hanno rubato i sogni. Una cosa le accomuna: da tempo hanno smesso di fingere. E hanno fatto i conti con sentimenti inconfessabili. Perché quando le cose ti appaiono in un lampo come stanno davvero, non puoi tornare indietro. Prede di un sistema ingiusto e oppressivo, hanno fatto del delitto la sola via di fuga. Sono le invisibili. Sono il nuovo volto del crimine.




Una raccolta di quattro racconti brevi tutti legati da un fil noir più che rouge. In ogni storia le donne hanno paradossalmente un ruolo marginale nonostante siano al centro dell'attenzione. 

A volte sono gli uomini a metterle da parte, a volte le loro madri e altre soltanto le loro debolezze.

Ogni autrice ci regala un breve sguardo nella propria scrittura, alle volte presentandoci i personaggi più famosi come la celebre Chicca Lopez di Gabriella Genisi. Altre lasciandoci con dubbi fino alla fine del racconto sulla colpevolezza dell'indagata.

Quattro tipi di scrittura diversi anche se in ogni racconto un crimine è stato commesso che siano le donne a investigare o a commetterlo vengono comunque messe a nudo con tutte le proprie cicatrici e difficoltà. 

Iniziamo con la famosissima Chicca Lopez che indaga su un caso intricato in cui sembrano addirittura esserci delle sirene, quello che non manca mai é il maschio alfa di turno che cerca di minare la credibilità dell'investigatrice.

Segue poi Marilù Oliva e il suo racconto della giovane Salomé e della sua sfortuna nell'incontrare un uomo che si approfitta della sua innocenza e del suo talento.

Per il terzo racconto abbiamo Mariolina Venezia e la sua Imma Tataranni, che io non conoscevo ma so che è molto seguita, una tosta che se ne frega delle opinioni degli altri e anche quando non è lei stessa la protagonista riesce comunque a spiccare.

Infine c'è Grazia Verasani di cui avevo letto solo un romanzo precedente, che racconta la storia più noir di tutte secondo me, sulla vendetta, sulla rabbia che gli abusi fisici e psicologici creano nella mente di una donna.

Una raccolta ASSOLUTAMENTE consigliata! Fatemi sapere qual'è la vostra storia preferita!


Durata totale della lettura: Una storia al giorno
Bevanda consigliata: Succo alla pesca
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni


"La verità, dottoressa, sono io la prima a cercarla, mi creda. 
Non tanto quella dei fatti, quanto quella che c’è sotto, seppellita dentro di noi"

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio


giovedì 4 agosto 2022

Recensione: Il bistrot della speranza



 Il bistrot della speranza

 di Beth Morrey

 Editore: Garzanti
 Prezzo: € 18,60
 Pagine: 348
 Titolo originale: Delphine Jones takes a chance
 

 Teiere azzurre, tavolini di ferro battuto, tovagliette di cotone arcobaleno. Sono i colori le prime cose che Delphine nota quando entra nel piccolo bistrot all’angolo. C’è qualcosa, in quel posto, che la fa sentire a proprio agio, forse il profumo delle torte speziate, forse il caldo sorriso dei proprietari. Lei, in realtà, è entrata solo per rispondere all’annuncio «Cercasi cameriera», un lavoro che le permetterebbe di pagare la scuola di Emily, la figlia che sta crescendo da sola. Eppure, giorno dopo giorno, ha l’impressione che quel posto abbia qualcosa di magico, a partire dai clienti che, entrando, le illuminano la giornata. C’è Letty, con il suo marcato accento francese, che chiede sempre un tè caldo con una parola gentile; c’è Roz, un’insegnante che, dietro il perenne broncio, nasconde un animo sensibile che esplode in una risata improvvisa mentre addenta un muffin; e Dylan, con il suo buffo cane e lo sguardo intenso che sembra vedere in lei qualcosa di più di una cameriera e di una mamma. In poco tempo, Delphine trova nel bistrot un’altra famiglia. Quello che però non si aspettava di trovare era il coraggio di riprendere in mano i sogni messi da parte. Finire la scuola, esibirsi su un palco, uscire per un appuntamento: tutte cose che, a ventotto anni, non credeva più di poter realizzare. Perché i gesti di gentilezza non restano inascoltati. Sono gesti che si diffondono da una persona all’altra come un fiume che, inarrestabile, arriva al mare. Un fiume che nasce dalla speranza ritrovata.




Ho scelto questo romanzo perché mi sono riconosciuta subito nella protagonista Delphine, una studentessa modello, amante della cultura e della lettura, amante delle lettere e dell'essere riconosciuta per la propria intelligenza.
Una ragazza con un futuro brillante davanti a sé, se non fosse per gli imprevisti che la vita ci pone davanti.
La sua enorme fortuna fra tutte le disgrazie, è aver avuto una figlia ancora più brillante di lei, a cui non vuol far commettere gli stessi errori.
La giovane Em però ha grinta da vendere non solo per sé stessa ma anche per sua madre e per metterla in contatto con il piccolo Bistrot Merhaba in cui i proprietari accolgono entrambe come due appartenenti alla famiglia e insegnano loro tutte le ricette e l'amore che conoscono.
La nostra Delphine continua a essere intelligente, acculturata, intonata e estremamente insicura. La morte della madre e la caduta in un turbine di depressione del padre non aiutano a rimettersi in piedi ma alle volte abbiamo solo bisogno di qualcuno che creda in noi e ci ricordi quanto valiamo. 

Ci sono molti personaggi assolutamente affascinanti,il mio preferito è sicuramente Letty, l'anziana francese irriverente e senza peli sulla lingua.
Una storia di rivincita, di lotta contro una vita che ci ha buttate giù in ogni modo e che ci fa dimenticare di essere felici. Delphine poco alla volta ricomincia a sperare e a credere in sé stessa e nella possibilità di creare un futuro diverso per sé stessa e per sua figlia.
Avevo già letto il primo romanzo di questa autrice e anche l'altra volta avevo parlato della facilità con cui si sfogliano le pagine.
Anche stavolta ci racconta la storia che potrebbe essere di una di noi, con un tocco di amore per i libri e la cultura e tantissimo amore per la famiglia
.
Consigliato soprattutto da portare al mare con voi!

Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Tè al finocchio
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 13anni
Website dell'autrice:Beth Morrey


"La gente può aver paura dell’intelligenza. Non è colpa tua, né loro. Devi soltanto decidere come usarla."

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

mercoledì 3 agosto 2022

Recensione: Obscuritas

 


Obscuritas
di David Lagercrantz

Editrice: Marsilio
Prezzo cartaceo: 
€ 19,90

Prezzo Ebook:
 € 9.90
Pagine: 416
Genere: Thriller

Cos'è più potente? Il furore del fanatismo o la forza della musica? 

Il primo caso di Hans Rekke e Micaela Vargas.

Nell’estate del 2003, mentre gli americani stanno invadendo l’Iraq, a Stoccolma un arbitro di calcio di origini afgane viene picchiato a morte. Dell’omicidio è accusato Giuseppe Costa, uomo dal temperamento focoso, nonché padre di uno dei giocatori della squadra. Ma, al solito, non c’è nulla di definitivo. Di fronte alle insistenze di Costa, che continua a dichiararsi innocente, il capo della polizia decide di chiedere aiuto a Hans Rekke, professore di psicologia ed esperto mondiale di tecniche di interrogatorio, noto per aver trovato in passato la soluzione di enigmi apparentemente indecifrabili. Rekke fa parte dell’alta società di Stoccolma, è sofisticato, colto, grande esperto di logica e musica, ma è anche dipendente dai farmaci, ed è un uomo fragile. Dopo un avvio non particolarmente fruttuoso, si ritrova a collaborare gomito a gomito con Micaela Vargas, giovane poliziotta di origine straniera, cresciuta nei bassifondi della capitale e tirata dentro all’indagine quasi per caso. Una coppia decisamente originale, che decide di andare a fondo di un caso che li trascina nella caccia della Cia ai terroristi e nella guerra dei talebani contro la musica. Chi era davvero l’arbitro ucciso? È ragionevole considerarlo una vittima? La ricerca della verità costringerà Rekke e Vargas a cambiare continuamente prospettiva, in un crescendo di suspense e colpi di scena.





Kabir è un arbitro molto amato dalle persone del quartiere di Husby: pacato e con modi sempre cortesi riesce a farsi rispettare in campo senza dover alzare la voce. Quando il suo cadavere viene ritrovato in un sentiero con il cranio fracassato dopo una lite in campo il sospettato numero 1 diventa Giuseppe Costa, padre di un giocatore con il quale aveva avuto un diverbio. Micaela Vargas viene coinvolta nelle indagini perchè lo conosce e potrebbe avere una visione diversa dei fatti. Peccato però che nonostante ci siano alcuni punti oscuri sulla vicenda e nonostante il parere diverso del Professor Rekke la polizia decida comunque di incriminare Costa. Passa il tempo, Costa viene scarcerato e al suo posto verrà incriminato un anziano, la pista si raffredda ma non nella mente di Micaela. Per un caso fortuito Rekke e Micaela si incontreranno sulla banchina del tram e da quel momento tutta la loro vita prenderà una piega totalmente diversa. Obscuritas è il primo libro di questo duo che ricorda tantissimo la coppia di Sherlock e Watson: Rekke ha una mente acuta, capace di cogliere qualsiasi dettaglio anche il più nascosto mentre Vargas è una ragazza che ha imparato a farsi rispettare, testarda e taciturna ha fiuto per le ingiustizie. David Lagercrantz si allontana dalla saga di Millenium e riparte con una storia diversa, con due protagonisti nuovi che entreranno subito nel cuore del lettore. Con uno stile lineare e accattivante, Lagercrantz cattura l'attenzione sin dalle primissime pagine: un giallo ben orchestrato che mantiene alta la tensione sino alla ultimissime battute.

Durata totale della lettura: quattro giorni
Bevanda consigliata: tè alla menta
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni


"I nuovi Sherlock e Watson vi aspettano: e saranno meravigliosi"

    
                                

                                         Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.