Sarò breve di Francesco Muzzopappa Editore: Fazi Editore Prezzo: € 17 Pagine: 184 Un ricco patrimonio e uno scritto.
Un morto che parla, libero finalmente di dire quello che pensa.
Ennio Rovere fa testamento. Ha impiegato l’intera esistenza per costruire un sogno e ci è riuscito mettendo su un mobilificio di successo che porta il suo nome in Brianza. Si è fatto da solo, ha avuto fortuna, anche se la sua vita non sempre è stata facile. Ha avuto amori più o meno fortunati, mogli più o meno fedeli, figli più o meno litigiosi, collaboratori più o meno capaci. Con il testamento, però, ha l’occasione di rimettere tutti a posto: dalla prima moglie all’esuberante donna di servizio, dal figlio minore allo zelantissimo autista, dal dentista al cane devoto. Mai come adesso, si sente libero di parlare e dire finalmente la sua.
Con la scusa di distribuire in maniera equa il suo patrimonio, il protagonista di questo libro ripercorrerà per iscritto la propria esistenza, intrecciando dinamiche familiari e lavorative, premiando quanti davvero hanno meritato il suo affetto e punendo senza pietà tutti gli altri, senza risparmiarsi neppure nel giudizio.
Ormai, questo è chiaro, non ha più nulla da perdere.
Un autore amatissimo dai suoi lettori torna in libreria con un romanzo originale e pieno di inventiva, un testamento in forma di commedia dallo spirito dissacrante e tutto da ridere. |
Questo romanzo è davvero qualcosa di nuovo, di solito sentiamo parlare i vivi, i rimasti al decesso di un caro.
Stavolta
invece è il caro proprio che si racconta attraverso il suo testamento, ma non
uno dei soliti brevi e freddi, stavolta abbiamo un capitolo per ogni persona
che ha apportato un qualcosa alla vita dell'uomo.
Non solo le solite persone scontate, moglie,
figli e amici. No, in questo caso il pensiero si allarga anche all'autista, il
dentista, la segreteria.
Il defunto ormai senza filtri e paranoie racconta le persone in tutti i propri lati positivi e negativi, le cose per cui li ha amati e odiati.
Senza trattenere nulla, senza cambiare tono ma sempre con una scrittura lucida, chiara, scorrevole e divertente. Una specie di flusso di coscienza di qualcuno che apre il sacco su tutto il bene e il male ricevuto tanto ormai non ha più nulla da perdere.
Mi è piaciuta davvero molto la scrittura
velatamente sarcastica, l'ironia intelligente e marcata mai fuori posto che
rende il romanzo davvero unico e mai banale.
Avevo già letto "Un uomo a pezzi" di
questo autore che mi aveva fatta morire dal ridere ma stavolta le risate sono
più "sofisticate", mischiate a un bel po' di dolcezza e affetto.
Assolutamente consigliato.
Bevanda consigliata: Succo di melograno
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
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