Le due morti del signor Mihara di Tommaso Scotti Editore: Longanesi Prezzo: € 18,80 Pagine: 350 Un Giappone sconosciuto e oscuro, corroso da antichissime e spietate tradizioni. Questo il teatro in cui l’ispettore nippoamericano Nishida si trova ad affrontare un caso impossibile da risolvere.
Takaji Mihara, un uomo d’affari ormai in pensione, è stato ucciso nella sua casa, trafitto da un colpo di spada. La polizia è convinta di aver trovato il responsabile del delitto, un sospettato che avrebbe avuto sia il movente che l’opportunità. Ma il presunto colpevole ha problemi psichiatrici, forse è persino tossicodipendente e ripete di aver trovato la vittima già morta. Il suo sembra un delirio, ma anche per Nishida qualcosa non torna nella ricostruzione dei fatti. Persino le analisi del medico legale riportano alcune stranezze che sembrano contraddire il profilo della vittima.
Cos’è successo? Chi era davvero Takaji Mihara?
Nishida capisce presto che, per fare luce su questi interrogativi, dovrà addentrarsi nella pericolosa zona grigia degli «evaporati»: migliaia di uomini e donne che per svariati motivi decidono di scomparire e ricominciare da un’altra parte, con un altro nome, con un’altra vita. Un business gestito da società clandestine si occupa proprio di questo: far evaporare le persone. Sarà seguendo la loro scia fumosa che Nishida cercherà di risolvere il mistero, svelandoci un volto del Giappone inedito, spiazzante e inquietante, ma anche incredibilmente poetico. |
Non vedevo l'ora di
rileggere del nostro amato ispettor Nishida, del suo amico pennuto Ettore, del
suo caffè Boss e della figlioletta distante.
Nonostante abbia appena
risolto il caso dell'ombrello e dovrebbe essere in licenza per qualche giorno,
viene richiamato subito per un caso importante. Il capo di un azienda viene
trovato morto nel suo ufficio con una spada nel petto e una espressione felice
sul volto.
Il caso sembra quasi quasi
semplice ma sappiamo che Nishida è un perfezionista e non lascia nulla di
intentato, non si lascia nemmeno distrarre dal palese interesse della giovane e bella
collega. Secondo voi Nishida si accontenta della soluzione semplice oppure va di nuovo dal suo amico cuoco di ramen a farsi influenzare dalla sua conoscenza innata?
Non sono le uniche novità
nella vita personale dell'ispettore, stavolta infatti abbiamo qualche
evoluzione anche nel rapporto con la figlia e la ex moglie.
Che sia la volta
buona che riesca a creare un rapporto con lei?
Nel frattempo Scotti ci
racconta tantissime cose del Giappone che non sappiamo, piccole pillole di
conoscenza, una qui e una là così da non diventare pesanti, usciamo dalla
lettura avendo non solo seguito con interesse il processo investigativo ma
anche con un insieme di interessanti chicche sul Giappone che rimangono con
noi. In questo romanzo impariamo di kanji e di come impararli e anche come
confonderli, di caffè e come sia arrivato in Giappone, degli evaporati, quelle
persone che vogliono sparire da ogni sistema e "rinascono" tempo dopo
e con diverse identità. Anche stavolta mi ha spinta a fare ricerche sull'argomento per approfondirlo dato che non ne sapevo nulla.
Anche stavolta l'autore
centra in pieno e ci racconta una storia accattivante che pensiamo di aver
capito anche se ci sorprende non una ma ben due volte verso il finale. Un incastro intrigante tra presente e passato, tra evaporati e malviventi, tra ex mogli cattive e giovani amori distrutti sul nascere.
Assolutamente consigliato e
non vedo l'ora di seguire le prossime avventure di Nishida.
Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Succo di melograno
Formato consigliato: CartaceoBevanda consigliata: Succo di melograno
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
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