mercoledì 22 giugno 2022

Recensione: La linea della vita



 La linea della vita

 di Cristina Stanescu

 Editore: Sem Libri
 Prezzo: € 18,00
 Pagine: 240
 

 Romania, 1926. Nina, la protagonista di questa saga familiare, è una ragazza bella e dallo spirito combattivo, figlia del prefetto della Bessarabia. Nel giorno del suo sedicesimo compleanno incontra un’indovina che le preannuncia una vita lunga e difficile. La giovane non crede alla profezia, ma la veggente avrà ragione, l’esistenza di Nina e dei suoi fratelli seguirà le sorti di una nazione dilaniata dal violento nazionalismo dell’estrema destra, quindi da Hitler, per poi finire nella morsa dell’occupazione russa. Sotto la dittatura comunista cambia tutto e non resterà nulla della grande famiglia in cui la giovane è cresciuta, dei balli alla corte del re Ferdinando Hohenzollern- Sigmaringen, dei vivaci festini universitari a Bucarest. L’ombra della profezia non risparmierà nemmeno il suo matrimonio, dettato da un amore travolgente per cui la donna sfiderà le convenzioni sociali e che le regalerà anni di intensa felicità tra le montagne della Transilvania. Nina ingaggerà una lotta senza tregua contro il destino, che di volta in volta vestirà la divisa delle truppe ungheresi, degli ufficiali russi o della polizia politica. Con la sola forza dell’amore per i figli, si giocherà il tutto per tutto al tavolo di una vita che le riserverà molte sorprese. Cristina Stanescu racconta la storia di una donna coraggiosa in pagine di grande intensità narrativa, abbinate a una dettagliata ricostruzione storica. Un romanzo di passioni sullo sfondo di un secolo di profondi e laceranti cambiamenti.




Ho voluto leggere questo romanzo perché davvero non sapevo nulla della storia rumena e delle tradizioni e su questo il romanzo sicuramente ci racconta e ci insegna molto.
La famiglia Angelescu ha come capofamiglia il prefetto della Bessarabia che sta cercando di capire come impostare i vari figli nella vita.
Nikki per esempio si legherá ai legionari e rimarrà incastrato nella morte del ministro.
Ma la nostra protagonista è Nina, quella che a inizio romanzo pensiamo sia una ragazzina sciocca e antipatica, inizia a impuntarsi quando per caso conosce un pianista a una festa dopo che il padre l'aveva promessa sposa a un pezzo grosso. 
Lei ha visto qualcosa negli occhi di quell'uomo e si rifiuta di staccarsi tanto da ammalarsi.
La ragazzina cresce e diventa una donna forte di una forza che anche lei non si aspettava, quando scoppia la guerra e i nazionalisti impazziscono nel paese a seguito di Hitler la loro vita viene dilaniata.
Nina è in continua lotta ogni volta col nemico di turno che cerca di impossessarsi del paese, che siano essere ungheresi, russi o nazionalisti.
L'amore per i suoi figli e la voglia di tenere le persone amate vicine la farà diventare una vera e propria eroina che con le unghie e con i denti lotterá arrivando anche a compiere gesti inaspettati.
Mi é rimasto molto impresso lo scambio di parole riguardo Dracula, perché é vero non sappiamo nulla della Romania se non per i tanti stereotipi ignoranti e il vampiro assassino. 
Questo romanzo mi ha fatta emozionare in un paio di punti per l'amore inarrestabile di cui é capace una donna.

Una storia ben scritta anche se alle volte manca un po' di ritmo ma i personaggi sono interessanti e ben caratterizzati.
Un romanzo consigliato a chi ama le storie d'amore storiche con un forte accento sulla storia.

Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Decaf
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni


"Mai nella vita si era fatto fermare da qualcosa o qualcuno, ma l’onore e la serenità di Nina erano più importanti ."

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio


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