martedì 10 maggio 2022

Recensione: Tutto il blu del cielo



Tutto il blu del cielo
di Melissa Da Costa

Editore: Rizzoli
Prezzo cartaceo: € 19,50
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine: 624
Genere: Narrativa moderna

Cercasi compagno/a di viaggio per un’ultima avventura: sono le prime parole dell’annuncio che Émile pubblica online un giorno di fine giugno. Ha deciso di fare ciò che ancora non ha mai fatto, che ha sempre rimandato, perché nella vita va così. Partire per un viaggio on the road, setacciare paesaggi vicini eppure mai esplorati, affondare occhi e naso là dove non c’è altro che natura e silenzio, senza data di ritorno. Ha solo ventisei anni e una forma di Alzheimer precoce e inesorabile, per questo vuole vivere in completa libertà, lontano da chiunque lo conosca, fintanto che il suo corpo glielo concederà. Non si aspetta che qualcuno davvero risponda al suo appello, ma sbaglia. Qualche giorno dopo in una stazione di servizio, pronta a partire, protetta da un informe abito nero, con un cappello a tesa larga, sandali dorati ai piedi e zaino rosso in spalla, c’è Joanne. E così, su un piccolo camper, attraverso boschi profumati, torrentelli rumorosi, sentieri e stradine che si snodano tra le vette dei Pirenei e certi bellissimi borghi dell’Occitania, una giovane donna e un ragazzo s’incamminano. Parlano poco, forse cercano una dimensione diversa dove potersi incontrare, la parola giusta per bucare, senza fare troppo male, ognuno il dolore acuto dell’altro. Tutto il blu del cielo, esordio di Mélissa Da Costa diventato un bestseller da seicentomila copie, è una storia di rinascita che dalla sofferenza vede sbocciare, pura e irrefrenabile, una gioia di vivere nuova, la bellezza assoluta della scoperta dell’altro, la magia del sentirsi umani.







Emile è rinchiuso in circolo che non riesce a spezzare: da piccolo lui era il bambino promettente, ora invece ha un lavoro che lo annoia, Laura il suo grande amore l'ha lasciato e il suo migliore amico è diventato papà. Lui invece che cos'è? Niente, un uomo di neanche trent'anni che non è riuscito ad andare avanti, non ha combinato nulla di buono. Ed è nel momento più buio della sua vita che la diagnosi di Alzheimer precoce arriva, inesorabile. Bene anche due anni e poi buio totale, due anni per concentrare una vita intera. Ecco perchè alle due di notte si mette a scrivere un annuncio bizzarro: cercasi compagno/a di viaggio. Nessuno sarà mai così folle da partire con uno sconosciuto. Ma ancora una volta la vita lo sorprenderà quando Joanne risponderà. Inizia così un libro intenso e toccante, un viaggio spettacolare alla scoperta dell'animo umano che ancora è capace di regalare meraviglie. Un lungo viaggio, un romanzo con una mole consistente che però non vi deve far paura perchè voleranno in un attimo: Emile e Joanne due anime agli antipodi, ferite entrambi che si scopriranno, che si aiuteranno sino alla fine. Mélissa Da Costa ancora una volta è capace di regalare al lettore una storia umana, fatta di emozioni, ferite e sì, anche sorrisi. Perchè la speranza è l'ultima a morire, anche di fronte al nulla, al buio più totale non si deve smettere di desiderare, di vivere. Grazie a Joanne è questo che Emile imparerà, e lei a sua volta imparerà a sorridere di nuovo.

Durata totale della lettura: quattro giorni
Bevanda consigliata: tè alla cannella
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni


"Tutta la meraviglia dell'essere umano"

    
                                

                                         Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.

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