mercoledì 20 aprile 2022

Recensione: Effimeri

          

Effimeri
di Andrew O'Hagan

Editore: Bompiani
Prezzo Cartaceo: € 18,00
Prezzo ebook: €11,99
Pagine: 288
Titolo originale: Mayflies


“Dicono che a diciotto anni non sai niente. Ma ci sono cose che sai a diciotto anni e che non saprai mai più.” Glasgow, estate 1986. Tra il carismatico Tully e il sensibile James, detto Noodles, c’è un legame fortissimo, un’amicizia fondata sulla musica, sui film, su un comune, luminoso spirito ribelle. Insieme agli amici Tibbs, Limbo e Hogg partono per un fine settimana destinato a non tradire le attese: andranno a Manchester, dove ci sono negozi di dischi, locali, un festival da leggenda, musica dappertutto (e alcol, e altro). Sono anni lividi, il grande sciopero dei minatori è un ricordo recente, vivere in provincia vuol dire rischiare di non andarsene mai. James, che ama i libri, e Tully, operaio saldatore, si promettono una cosa: che la loro vita sarà diversa. Trent’anni dopo squilla il telefono a casa di James. Tully deve parlargli. È malato, di una malattia inguaribile, chiede il suo aiuto per andarsene con dignità. Solo James può accompagnarlo lungo la strada più difficile. Un romanzo di memoria e verità, un tributo alla leggerezza dell’essere giovani e alla capacità di cambiare insieme, scoprendo le gioie e il prezzo dell’affetto quando è vero.


Un romanzo forte, dove si parla di amicizia, di famiglia, di affetti.
Una storia da leggere con calma prendendosi il tempo di assaporare ogni parola. È la storia di un gruppo di amici, nella Glasgow degli anni Ottanta, alle prese con le difficoltà di vivere ogni giorno affrontando problemi e gioie, insieme. I protagonisti principali sono James - detto Noodles -  e Tully. James ha "divorziato" dai propri genitori, i quali si sono separati e hanno pensato che a diciotto anni fosse in grado di vivere da solo e badare a sé stesso. Il periodo storico è quello che, a seguito della politica della Thatcher, vede il popolo alle prese con una grande recessione, con la mancanza di lavoro, la precarietà. Ma James, grazie a un'insegnante che gli ha riconosciuto un talento per lo studio, andrà al college. Tully invece lavora in una fabbrica. La sua famiglia adotta James che praticamente torna alla sua casa solo per dormire. Il padre di Tully ha perso il lavoro ed è depresso, si è richiuso in sé stesso e fa fatica ad accettare il dinamismo, l'allegria e la positività che la moglie cerca di portare in famiglia. Il gruppo di amici, James, Tully, Limbo, Tibb e Hogg partono alla volta di Manchester per un festival musicale, un viaggio che hanno programmato da tempo, alla ricerca di negozi di dischi, di pub dove ubriacarsi e fare nuove amicizie, ai concerti. Un vero miraggio per un gruppo di ragazzi giovani che vivono in una provincia che li tiene stretti e che fatica a lasciarli andare.
La prima parte del libro è dedicata a questa avventura. Un racconto poetico e realistico allo stesso tempo dove i sentimenti e la personalità di ognuno fa sì che al lettore sembri di partecipare in prima persona. Molti anni dopo, ognuno degli amici ha fatto la propria strada, qualcuno è rimasto qualcuno se ne è andato, ha messo su famiglia. James riceve una telefonata da Tully. Il suo amico di un tempo ha bisogno di lui, è malato, inguaribile e vuole che il suo migliore amico lo accompagni in questo viaggio finale. Un libro che ti rimane dentro, che ti fa riflettere sul senso dell'amicizia, sulla sua forza e su quanto i rapporti veri persistano nel tempo, anche quando non ci si vede mai e ci si sente ancora meno. E sulla vita, sulla spensieratezza di quando si è giovani e sulla saggezza e fragilità di quando si cresce. 

Durata totale della lettura: 5 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: cioccolata con panna
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autrice: Andrew O'Hagan


      "L'amicizia. Quella vera."


Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

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