Terrarossa di Gabriella Genisi Editore: Sonzogno Prezzo: € 15,00 Pagine: 208 Bari, primi giorni di agosto. Mentre Lolita Lobosco cerca di godersi le ferie, nella rimessa dell’azienda agricola Terrarossa viene ritrovato il cadavere di Suni Digioia, giovane imprenditrice, attivista per i diritti dei braccianti ed ecologista convinta. Sul portone d’ingresso, scritta a lettere scarlatte, campeggia la frase: «Entrate, mi sono impiccata.» Ma la pista del suicidio, da subito la più battuta, non convince affatto la commissaria Lobosco, che torna in servizio decisa a vederci chiaro. Quando l’autopsia conferma che la ragazza è stata strangolata, la sua vita privata viene rivoltata come un calzino: era troppo bella, libera e indipendente per non suscitare invidie e maldicenze. Lolita, però, non si accontenta dei pettegolezzi e non esita a immergersi nelle acque torbide del caporalato per cercare di far affiorare la verità. Sullo sfondo di una città stravolta e quasi irriconoscibile, eppure pervasa come ogni estate dal profumo della salsa di pomodoro, la tenace commissaria barese torna con un nuovo caso da risolvere – intricato come la sua relazione con Caruso –, lottando ancora una volta per far trionfare la giustizia. |
Sempre tosta e scorbutica la nostra carissima Lolita Lobosco torna dalle ferie apposta per risolvere un caso di suicidio.
Stavolta i piani alti vorrebbero che la questione si chiudesse velocemente e senza tanto rumore ma un secondo suicidio sospetto fa scatenare gli investigatori e la stampa.La povera deceduta era una donna fantastica, che lottava contro il caporalato e le morti indecenti che avvengono sui terreni della Puglia ma anche del resto dell'Italia. Il romanzo ci spiega molto della lotta contro la tratta e lo sfruttamento degli schiavi del Nord Africa dilagante nel lavoro agricolo mischiata a un bel po' di razzismo e brutalità. Conoscevo poco questo aspetto tremendo della realtà italiana e mi ha spinto a informarmi di più.
La nostra Lolita intanto ne ha sempre una da dire a tutti, che siano superiori o meno, se sbagliano a parlare e se la sottovalutano.
Questa volta ci mostra un pochino delle sue debolezze, del bisogno di un abbraccio, della voglia di aiutare un altra donna in difficoltà e della nostalgia di quando faceva la salsa da bambina.
Come sempre la Genisi scrive una storia accattivante, toccando tanti temi leggermente senza troppo approfondirne nessuno, questo rende il romanzo scorrevole ma comunque pieno di significato.
Molto apprezzato il tocco femminista della poliziotta che se ne frega delle convenzioni, dello stereotipo della donna bella che non può essere intelligente, del femminicidio ancora chiamato "omicidio d'amore" e risponde male a chiunque sbagli a riguardo.
"Questo è odio, è ferocia, non è neanche un comportamento bestiale, è molto peggio. Perché manco le bestie ammazzano le loro femmine, solo il maschio italiano."
Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Succo di pomodoro
Formato consigliato: CartaceoBevanda consigliata: Succo di pomodoro
Età di lettura consigliata: dai 15 anni