martedì 9 novembre 2021

Recensione: La signora delle storie



La signora delle storie

di Amy Witting

Editrice: 
Garzanti

Prezzo cartaceo: € 16,00
Prezzo Ebook: € 9.99
Pagine: 272
Genere: Narrativa Moderna

Nel piccolo paese di Bangoree non si parla d’altro che della donna che è stata la musa del poeta più in voga del momento, Roderick Fitzallan. Secondo le ultime indiscrezioni, ha vissuto proprio tra quelle strade dove sembra non succedere mai nulla, e dove invece ora c’è grande fermento. Anche Barbara si lascia affascinare dalla notizia, forse per non pensare al suo matrimonio, in crisi perché quel figlio tanto desiderato non arriva, o al momento di debolezza che l’ha avvicinata più del dovuto a Phil, l’attore con cui condivide una grande passione per le opere di Brecht e Beckett. Barbara si lancia anima e corpo alla ricerca della musa misteriosa, partendo proprio dalla soffitta di casa sua, la più antica del paese, ingombra di scatoloni pieni di vecchie scartoffie che potrebbero tornare utili. Mai avrebbe potuto indovinare cosa in realtà nascondono quelle carte polverose e ingiallite. La vita di Fitzallan pare collegata a quella di Barbara attraverso strade inaspettate; come inaspettata è la notizia di una gravidanza che arriva proprio nel momento sbagliato. Perché Barbara ha dei dubbi, teme di aver fatto l’errore più grande della sua vita e che tutto sia rovinato per sempre. Ma, come le insegna la poesia, l’amore può superare il tempo e lo spazio se solo gli diamo fiducia.

Dopo lo straordinario successo della Lettrice testarda, continua la riscoperta dei capolavori di Amy Witting. L’autrice australiana, premiata e amata dalla stampa, torna con un romanzo sulla magia dei libri e delle parole. Un romanzo sull’importanza delle scelte, quelle giuste come quelle sbagliate. Un romanzo su una donna che, come spesso accade, viene sorpresa dalla vita e trova il coraggio di essere sé stessa.





A Bangoree in Australia tutti si conoscono, è un piccolo paesino ed i segreti sono solo una facciata. Tutti conoscono i problemi di alcolismo della moglie del dottore, o la tristezza che attanaglia Naomi ed il figlio, o la difficoltà che sta vivendo Barbara da quando la suocera si è trasferita a casa loro e non fa altro che sottolineare il vuoto di un bambino mai arrivato. Tutte le loro storie, tutti i loro dolori sono uniti da un filo invisibile. C'è però un circolo del libro e della lettura che prova ad alleviare questi problemi sino a quando, durante la riscoperta di alcuni componimenti del poeta Roderick Fitzallan la loro tranquillità e quella di tutta Bangoree verrà scossa alle fondamenta: chi è la musa che ispiro tali versi? Amy Witting ci trasporta nel lontano 1977 in una cittadina con tutti i suoi pro ed i suoi contro alla scoperta di storie che si intrecciano in maniera invisibile, di strade che si allontanano e si ritrovano per non lasciarsi più. La narrazione coinvolge ed incuriosisce il lettore grazie anche ad una prosa delicata e a dei personaggi ben caratterizzati. Una storia che affonda le proprie radici nella figura stessa della donna e della propria indipendenza, del riscatto verso le convenzioni sociali alla scoperta dei propri sogni e dei propri desideri.

Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Tè alla mela
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: Dai 16 anni


"Un piccolo paesino, un filo che unisce molte vite."

    
                                

                                         Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.

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