La Maison di Emma Becker Editore: Longanesi Prezzo: € 19,00 Pagine: 353 Parigina, venticinque anni, studi letterari alla Sorbona, Emma Becker è una scrittrice. Precocissima lettrice appassionata di Louis Calaferte, Henry Miller e Vladimir Nabokov, è sempre stata incuriosita dalle dinamiche del desiderio e del sesso, e dalla vita delle donne che fanno del sesso una professione. Convinta che la mercificazione del corpo nasconda oscure quanto profonde verità, spinta da un insieme di audacia e ricerca intellettuale, Emma si trasferisce a Berlino dove la prostituzione è legale e soggetta a regole e tutele. Qui viene assunta alla Maison, la Casa per uomini borghesi dove si vende col nome di Justine, in omaggio al marchese de Sade. Insieme a lei lavorano ragazze bellissime e molto diverse fra loro: madri, studentesse, addirittura mogli che operano in segreto al bordello non perché senza alternative, ma per una libera scelta. Emma vuole capire cosa le spinge, come vive il piacere una donna che ha rapporti con dieci uomini al giorno e cosa cerca davvero il maschio che paga per averle. Fra un cliente e l’altro, Emma osserva le sue compagne dalle quali è attratta da una multiforme curiosità, fatta di compassione e affetto, talvolta di desiderio e amore. Non a caso alcuni lettori hanno definito La Maison un libro a suo modo femminista. Con uno sguardo di rara sincerità e purezza, che a tratti fa male e addirittura ferisce, Emma detta Justine ci fa entrare negli angoli più oscuri di un mondo rimosso, pieno di orrori e di tenerezza. E ci rivela qualcosa di noi, donne e uomini, di come funziona il desiderio e il gioco di potere che lo governa. Un libro destinato a dividere, forse a sconvolgere, certo non a lasciare indifferenti. |
Un romanzo che ha creato e continuerà a creare una certa turbolenza nella società. L'autrice infatti ha passato due anni lavorando come prostituta a Berlino, prima in un posto gestito dalla mafia albanese e poi nella Maison.
Le due esperienze sono estremamente diverse tra loro, nella prima le ragazze non sono al sicuro, i controlli dei clienti non esistono e gli stessi proprietari fanno paura. Questo è infatti il motivo per cui se ne andrà. Nella seconda invece la Hausmadam gestisce tutti con gentilezza e serietà, le ragazze sono libere di andare e venire come preferiscono e evitare specifici clienti.
La scrittrice non è qui a fare la morale, non giudica né le prostitute né tantomeno i clienti, gli unici giudizi sono rivolti a sé stessa, alle sue reazioni e a come è cambiata stando nella Casa.
L'autrice ci descrive tutto nei dettagli senza alcun filtro, i suoni, gli odori, le parole, le volgarità, le prestazioni. Nessun limite al vocabolario utilizzato e alle descrizioni dettagliate. Insomma se siete dei puritani non è il libro per me (a meno che non vogliate imparare qualcosa).
Le donne che incontriamo sono tutte diverse, così come i loro clienti, ognuna lavora per motivi diversi e ognuna approccia l'etica lavorativa in modo diverso. Per quanto riguarda i clienti, a parte qualche eccezione sembrano tutti in cerca di aiuto, sostegno, insegnamento e alle volte affetto. A parte quelli a cui piace il BDSM che sono magari meno in cerca di affetto e più di soddisfazione vera e propria.
Un romanzo particolare, devo ammettere molto difficile da giudicare perché l'autrice non inventa nulla, descrive principalmente la realtà, possiamo avere tutte le nostre opinioni sulla prostituzione ma in Germania è legale, ognuna delle ragazze paga le tasse ed è (relativamente) al sicuro. Dico relativamente perché il rispetto per sé stesse è sempre in bilico, così come la possibilità che un cliente possa impazzire e portare un coltello nascosto.
Consigliato a chi come me era curiosa di conoscere qualcosa in più da un occhio interno, perché come anche ci viene detto più volte nel romanzo, le prostitute sono tutte viste o come rivoltanti o come donne da salvare ma nessuno ne parla mai davvero.
"...scrivere sulle puttane non è né un capriccio né una fantasia, è un bisogno. È l’origine di tutto.
Bisognerebbe scrivere sulle puttane prima ancora di parlare di donne o di amore, di vita o di
sopravvivenza".
Durata totale della lettura: Sette giorni
Bevanda consigliata: Succo di albicocca
Formato consigliato: CartaceoBevanda consigliata: Succo di albicocca
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
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