giovedì 18 novembre 2021

Recensione: Galatea



Galatea

di Madeline Miller
illustrato da Ambra Garlaschelli

Editrice: 
Sonzogno

Prezzo cartaceo: € 14,90
Prezzo Ebook: € 9.99
Pagine: 72
Genere: Romanzo storico

Dall’autrice dei bestseller La canzone di Achille e Circe, la rivisitazione illustrata del mito di Pigmalione in un racconto raffinato e conturbante.

Galatea, la statua che la dea Afrodite ha reso viva in uno slancio di benevolenza verso Pigmalione, il grande scultore greco, è ora una donna a tutti gli effetti: la sua bellezza uguaglia, o probabilmente supera, quella della marmorea opera d’arte del suo creatore. Dopo averla presa in moglie, l’uomo pretende che lei lo ripaghi incarnando altissime virtù di obbedienza e umiltà, assoggettandosi al suo desiderio. Così, per quanto Galatea provi un sottile piacere nell’usare la propria avvenenza per manipolare lo sposo, in lei comincia a farsi strada un sentimento di ribellione. Nell’ossessiva speranza di fermarla, il marito la tiene sotto stretta sorveglianza in una clinica, controllata da dottori e infermiere. Ma quando le nasce la figlia Pafo, in Galatea si desta un vigile istinto materno, pronto a esplodere al primo segno di pericolo. Ormai è troppo tardi per ostacolare la decisione di spezzare le catene della prigionia, costi quel che costi. Da Ovidio a Goethe al noto Pigmalione di George Bernard Shaw, il mito a cui si ispira questo racconto ha sedotto i lettori nei secoli: Madeline Miller ce lo ripresenta con la sua tipica sensibilità, in una chiave che si muove tra tempo antico e contemporaneo, proponendoci un ribaltamento di prospettiva che ci induce a riflettere su come leggiamo e rileggiamo le storie. Il volume è impreziosito dalle illustrazioni di Ambra Garlaschelli che, nell’interpretare la prosa dell’autrice, costruiscono a loro volta un ipertesto potente, iconico, poetico e lucidamente attuale.





Galatea giace in un letto di ospedale, i medici e le infermiere controllano il suo colorito e la sua immobilità proprie di una donna che sembra viva ma che in realtà è nata dalla pietra grazie ad volere di una dea. Galatea ha undici anni e una figlia di dieci di nome Pafo che è rimasta a casa, rinchiusa da Pigmalione suo padre. Impossibile non notare l'incarnato etereo e la bellezza sconvolgente di queste due donne, impossibile per loro passare inosservate e sfuggire all'invidia dell'uomo. Galatea si trova in ospedale dal quale non potrà fuggire nuovamente, costantemente sorvegliata dai dottori: Pigmalione la va a trovare ogni giorno per controllare la propria creatura giacendoci insieme. Ma dentro Galatea c'è un cuore e un'anima in pena per la figlia, per il suo futuro: al di sotto della pelle color del marmo batte il cuore di una madre e di una donna. Madeline Miller ha riscosso successo con i suoi romanzi storici dedicati ad Achille prima e a Circe dopo: questa volta torna in libreria con un racconto di 80 pagine impreziosito dalle illustrazioni evocative di Ambra Garlaschelli che accompagnano la storia di Galatea donando drammaticità e potenza. Galatea dapprima mansueta si ribellerà al proprio padre-padrone liberando anche la figlia da una tirannia fatta di gelosia ossessiva e di paura. E' la paura di Pigmalione di perdere il suo creato che lo fa diventare geloso ed irrazionale, che allontana una madre dalla propria figlia solo per poterle controllare meglio. La paura di essere messo da parte, di essere dimenticato lo porterà alla follia più totale. Galatea delicata e dura come il marmo sboccerà dentro quel letto di ospedale che aveva il solo fine di ammansirla: seguirà il suo istinto di sopravvivenza per liberarsi dal giogo di un mostro.


Durata totale della lettura: un'ora
Bevanda consigliata: tè alla cannella
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni


"Illustrazioni evocative per una storia senza tempo."

    
                                

                                         Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.

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