lunedì 12 luglio 2021

Recensione: Memorie di un rettile


Memorie di un rettile
di Silje O. Ulstein

Editrice: Marsilio
Prezzo cartaceo: € 19.00
Prezzo Ebook: € 9,99
Pagine: 432
Genere: Thriller

Liv è una studentessa dall’infanzia travagliata, che annega il proprio disagio in serate a base di alcolici, heavy metal e canne con gli amici più stretti. Trova conforto nella compagnia di Nero, un piccolo di pitone moluro dal quale si sente profondamente attratta e con cui instaura una simbiosi oscura e sempre crescente. Quattordici anni dopo, in una cittadina della costa norvegese, Mariam è in giro a fare acquisti con la figlia Iben quando, dopo un banale litigio, la ragazzina si allontana facendo perdere le proprie tracce.
L’ipotesi di una sparizione volontaria si trasforma per Mariam in un angosciante timore, le cui radici affondano in un altro luogo e in un altro tempo. A indagare sul caso c’è Roe Olsvik, un introverso ispettore di polizia con una condotta irreprensibile e una tragedia familiare alle spalle. Il suo comportamento improvvisamente ambiguo, però, inizia ben presto a destare dei sospetti.
Che cosa lega Liv a Mariam? Quali sono i fantasmi che affliggono la vita di Roe? E qual è il ruolo di Liv all’interno dell’indagine?
I personaggi di questo thriller caleidoscopico nascondono tutti un passato misterioso, qualcosa che li ha segnati e che non li abbandona. Le loro storie, in apparenza così lontane, si riveleranno intimamente legate, in un costante cambio di prospettiva dove niente è ciò che sembra, e nessuno è chi dice di essere.





Nero è un pitone moluro, un rettile vero e proprio, con una coscienza e una memoria che diventerà parte integrante di questo thriller. Sono diversi i personaggi che prenderanno parte a questo romanzo corale, uno di loro sarà proprio Nero. Silje O. Ulstein ha intessuto un thriller davvero particolare, le indagini ovviamente saranno il fulcro dell'intera narrazione ma la sensazione che permane durante tutta la lettura è quella di essere di fronte ad un sogno. Salti temporali e molti voci narranti rendono la lettura avvolta in una nebbia leggera che lascia molti dubbi soprattutto nella prima parte del romanzo. L'autrice ci regala uno spaccato della società norvegese dove i giovani vengono quasi relegati ai margini di essa, come se fossero quasi invisibili e inutili. La narrazione è davvero vincente, così come è vincente la trovata di inserire tra i narratori anche un pitone che si unisce al coro di memorie andando ad inserire un tassello davvero importante per la ricostruzione degli eventi. Passato e presente si intrecciano andando a costruire un intreccio davvero interessante, un thriller che funziona proprio per il suo essere atipico e innovativo. Una lettura davvero consigliata per gli amanti del genere che sono alla ricerca di qualcosa di nuovo.


Durata totale della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: Tè freddo alla frutta
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: Dai 16 anni


"Nero. Un serpente e la sua padrona. Un feeling indissolubile."

    
                                

                                         Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.

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