martedì 22 giugno 2021

Guerra alle donne Partigiane, vittime di stupro, «amanti del nemico» (1940-45)

 


Guerra alle donne. 
 Partigiane, vittime di stupro, "amanti del nemico"  (1940-45)
di Michela Ponzani

 Editore: Einaudi
 Prezzo Cartaceo: €14
 Pagine: 384

Attraverso le lettere private del fondo Rai-La mia guerra e dell’Archivio della memoria delle donne di Bologna, Michela Ponzani ricostruisce la guerra combattuta, vissuta e subita dalle donne italiane tra il 1940 e il 1945, e indaga a fondo i meccanismi che portano alla degradazione della donna e del corpo femminile. Dalla trama dei ricordi e delle testimonianze, sulla scena di uno scontro terribile dove i fronti si rovesciano e gli eserciti si sfaldano, emergono le storie di donne che con coscienza vollero combattere la «guerra totale», rivendicando il diritto di disporre della loro sorte, ma anche le storie di donne anonime che subirono le ricadute del conflitto fatto di bombardamenti, rastrellamenti, stragi, stupri di massa. E ancora le storie di coloro che ebbero relazioni con i tedeschi invasori di cui talvolta divennero amanti. Non si tratta, quindi, solo di guerra alle donne, ma anche di guerra delle donne, intesa come «lotta privata» di chi, volendo resistere, agisce anche per la liberazione di se stessa dal pregiudizio morale, dalla discriminazione sociale imposta dalla cultura maschile. Un libro necessario per rileggere gli anni della Seconda guerra mondiale dalla parte delle donne.



Ho iniziato a leggere questo libro perché mi sono resa conto di conoscere poco il mondo delle partigiane. Una decisione brillante fatemelo dire!
Inizia con una lunga introduzione in cui l'autrice ci spiega che il problema delle donne violentate come bottino di guerra e come strumento di sottomissione non è univoca delle guerra italiana ma di tutte le guerre del mondo già dalla notte dei tempi.
Dopodiché la struttura del romanzo mi ha stupita perché pensavo fosse una raccolta di lettere delle donne mentre invece l'autore ci racconta le partigiane già dalle loro motivazioni per odiare il fascismo quando erano bambine. Questo rende il testo ancora più interessante e ci fa sentire vicine a queste ragazze che devono fare le adunate costantemente e sono obbligate a lasciare la scuola presto perché essendo femmine la loro istruzione non conta.
Le parole delle vere partigiane sono riportate qui e là nel racconto delle motivazioni alla "chiamata alle armi" rivoluzionaria. Ne conosciamo le storie familiari, dei mariti che sono andati in guerra o spariti ma soprattutto le lotte personali che le portano a unirsi alla causa e a cercare una parità con gli uomini. Le donne infatti non solo vogliono andare contro i fascisti ma sono anche stufe del regime sociale che le vuole madri zitte e accomodanti. L'autrice invece ci racconta di alcuni stratagemmi furbissimi che mettevano in atto per nascondere le armi o le persone. 
Non si parla solo delle esperienze partigiane ma anche della Seconda Guerra Mondiale, di bombardamenti strategici e mitragliatrici dagli aerei, della morte dal cielo che arriva inaspettata e porta via mariti, figli e amici.
Un libro davvero consigliato, la forza delle donne mai come prima cola da ogni pagina, la cooperazione, il senso di umanità, l'affiatamento delle donne e delle madri in particolare. L'arte di arrangiarsi le salva dal buttarsi giù e lasciarsi andare completamente alla disfatta. Non ho letto il testo tutto in una volta dato che alcune sevizie subite sono davvero difficili da leggere ma in nessun momento queste donne fantastiche ci fanno dubitare della forza di cui siamo capaci e purtroppo anche della bassezza che l'umano riesce a raggiungere.

Durata totale della lettura: 8 giorni
Bevanda consigliata: Qualcosa di forte!
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: Dai 16 anni 


"La guerra combattuta dalle donne è un conflitto che si genera su più fronti, fuori e dentro se stesse."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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