di Volpe Claudio Editore: Laurana Editore Prezzo Cartaceo: € 16,00 Pagine: 208
Alba è un’affermata pianista romana e Pietro, suo marito, è professore universitario di fisica. Cercano da tempo di concepire un figlio, il quale però sembra non voler venire al mondo. Durante un litigio in auto Alba e Pietro hanno un incidente devastante che lascia indenne Pietro, ma la sua compagna rimane completamente paralizzata. Alba vorrebbe morire e più volte chiede invano al marito di aiutarla a porre fine alla sua vita, ma un giorno spiazza Pietro con una richiesta: tornare a fare l’amore, nonostante la paralisi. È così che Pietro, a causa della repulsione per il corpo malato della moglie, scaturitagli dopo l’incidente, si rivolge a un ragazzo che offre prestazioni sessuali per persone disabili e che, ben presto, diventerà qualcosa di molto più importante sia per lui che per Alba. Carlo e Greta invece sono amici da sempre, fin da quando, piccolissimi, hanno saputo farsi forza a vicenda per scampare alla morte dei genitori di lui e all’abbandono da parte di quelli di lei. Adesso hanno deciso di fare un figlio insieme. Ma una catastrofe si abbatte su Greta, scompigliando le carte in tavola. Queste due storie scorrono parallele finché la vita non le fa incontrare in un modo del tutto inaspettato.
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Questo romanzo, tratta un argomento davvero delicato e merita di essere letto con estrema attenzione. È un inno all’amore, al desiderio di ricostruirsi sempre e comunque, nonostante le difficoltà che la vita possa imporre sulla nostra strada. Personalmente, ne sono stata rapita. Insegna che la diversità è nulla, anzi, va valorizzata e compresa, e che l’amore vince su tutto, sempre e comunque. È solo per amore, d’altronde, che si affronta la vita anche quando è un calvario. È solo per amore che ci si spacca mani, occhi e cuore. Tutto pur di stare insieme. Capita che la vita ti sorprenda afferrandoti per il collo e sca-raventandoti a terra. Capita che non sai mai quali possano es¬sere le ultime parole che dici, le ultime immagini che guardi, le ultime voci che senti. Capita che pensi di essere immortale, di avere sempre tempo per vivere, scoprire, lottare, gioire e che la procrastinazione della felicità, della sua costruzione, di¬venti una monotona scusa che nasconde la paura di scegliere e cambiare. Capita che esci un giorno e lasci una donna che ti è amica, amante, madre e sorella, e con lei il vostro pro¬getto futuro di felicità e sopravvivenza, lo sperone in mezzo all’oceano cui aggrapparsi in attesa che la marea si ritragga.
Sta a noi, saper reagire. L’amore non lo perdi con la distanza. Lo perdi se smetti di lottare, cosa che impareranno anche i due protagonisti. Una storia toccante, che lascio al giudizio estremamente personale di ciascun lettore, leggere e giudicare.Un argomento da trattare con i guanti.
Durata totale della lettura: Due giorni
Bevanda consigliata: Infuso alla melissa con miele
Formato consigliato: Cartaceo
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