giovedì 1 aprile 2021

Recensione: Il perfetto gentiluomo

 


Il perfetto gentiluomo

di Natasha Solomons

 Editore: Neri Pozza
 Prezzo: € 18,00
 Pagine: 320
 Titolo originale: Mr Rosenblum's list

Jack Rosenblum ha un sogno. Da quando lui e sua moglie Sadie, ebrei tedeschi in fuga dalla Germania nazista, sono sbarcati a Harwich, nell’agosto del 1937, non c’è nulla che desideri di più che diventare un perfetto cittadino britannico.
Un metro e sessantuno di pura tenacia, Jack non è come gli altri rifugiati, che nella maggioranza dei casi si accontentano di formare i loro shtetl all’interno della grande città. Sebbene sia d’accordo con i suoi vicini nel pensare che il ruolo dell’ebreo sia quello di non farsi notare, è stanco di essere diverso. E poi, a differenza di Sadie, incapace di adattarsi alla nuova vita, gli inglesi e le loro eccentricità gli piacciono e vuole a tutti i costi essere uno di loro.
Per farlo, si affida con cieca fiducia all’opuscolo che gli è stato consegnato al suo arrivo in Inghilterra, Informazioni utili e consigli amichevoli per il profugo, a cui, giorno dopo giorno, aggiunge di suo pugno tutto ciò che apprende.
Ora, dopo anni di studio e scrupolosa osservanza delle regole, Jack ha soddisfatto quasi tutti i requisiti della lista: indossa l’abito giusto, possiede l’automobile adatta a un gentiluomo inglese e la casa in una zona verdeggiante della città. Il suo cappello proviene da Lock di St James’s Street, e lui non manca di dare sempre l’angolazione giusta alla tesa. Pranza tre volte alla settimana nei migliori ristoranti cittadini e porta sua moglie al Covent Garden e alla Wigmore Hall.
Resta un solo punto sulla lista, una cosa di fondamentale importanza: un gentleman inglese deve essere membro di un golf club. L’iscrizione a un golf club sembra, però, un’impresa altamente proibitiva, come la ricostruzione di Gerusalemme o la preparazione di un perfetto panino alla carne salata. Nessun golf club inglese pare, infatti, disposto ad accettare un profugo ebreo tra i suoi membri. Jack Rosenblum, tuttavia, è tenace fino all’ostinazione, e non sarà un rifiuto a mettere fine al suo sogno.



Mi sono trasferita nel Regno Unito ormai 8 anni fa e a tratti capisco l'immaginario fantasioso del perfetto gentiluomo che il protagonista ha in mente, soprattutto per i tempi in cui si svolge il romanzo. 
Abbiamo un po' tutti l'ideale infatti del gentiluomo inglese elegante, ritto e ligio al dovere e alla corona, questo libro smentirà alcuni punti
Quando Jack, Sadie e la loro piccola Elizabeth arrivano in Inghilterra nel 1937 per rifugiarsi dopo la guerra, vengono accolti da un opuscolo con le regole principali su come agire per "essere inglese". "Mentre siete in Inghilterra: informazioni utili e consigli amichevoli per il profugo". 
Sono pochi consigli fondamentali, il parlare inglese, il comprare inglese, insomma le cose base di quando ci si trasferisce in un Paese nuovo. Jack però, che già sognava di essere inglese, lo prende come la Bibbia da seguire in tutto e per tutto e non solo agisce costantemente seguendo queste regole ma negli anni ne aggiunge di suo, nate dalla continua osservazione del mondo attorno a lui. 
Ad un certo punto però, nonostante segua tutte le regole e sia diventato anche abbastanza conosciuto grazie alla sua fabbrica di moquette ancora non riesce a farsi accettare in un club di golf. C'è solo un modo.. costruirsi il proprio campo! 
La trama mi ha incuriosita subito e non vedevo l'ora di leggerlo, penso che l'idea alla base sia molto bella e infatti l'inizio e la fine sono accattivanti, e a tratti è divertente, ma c'è una lunga parte centrale che forse è un po' ridondante e diventa noiosa per chiunque non sia esperto o interessato al golf. Forse se quella parte fosse meno estesa, sarei rimasta piú legata al romanzo e al protagonista. 
Jack sta costantemente parlando, agitandosi, cambiando stato d'animo e pensando principalmente a sè stesso, mi si è stretto il cuore per la povera moglie Sadie, incompresa, non ascoltata, una donna con una pazienza da santa. Nessuno dei due purtroppo sembra capace di vivere nel momento,, uno vive solo nel futuro, anche immaginario, e non si gode mai il momento, l'altra solo nel passato e ciò che ha perso.

In molti hanno amato questo romanzo che è uno dei primissimi lavori e so che l'autrice è molto apprezzata quindi penso di dover leggere qualcos'altro scritto da lei poichè la scrittura è scorrevole e le descrizioni della campagna del Dorset e anche della grigia Londra sono molto belle. 

Voi che ne pensate?

Durata totale della lettura: Sette giorni
Bevanda consigliata: Earl Grey
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: Dai 15 anni 
Website dell'autrice: Natasha Solomons



"La sua voce si perse nel vuoto del mattino, 
e si sentì cogliere da un lieve malore nel rendersi 
conto di quanto desiderasse la compagnia della moglie. 
Con lei non aveva bisogno di cercare di essere inglese."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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