Ho trovato un cuore a terra, a ma non era il mio. di Claudia Venuti Editore:Sperling & Kupfer Prezzo Cartaceo: € 16,90 Pagine: 256
Quante cose possiamo vivere per la prima volta?
Mi sono posta spesso questa domanda negli ultimi tempi, in particolar modo nel tempo legato alla stesura del libro, che ad un certo punto ho addirittura messo in stand-by perché era come se, dopo aver spento le mie trentatré candeline, avessi iniziato un nuovo ciclo di vita, una sorta di rinascita interiore che richiedeva maggior tempo per essere metabolizzata. Mentre cercavo parole nuove e rileggevo quelle già scritte, trovavo continuamente cuori a terra e ho sempre pensato non fosse un caso, ma una sorta di: “Sei sulla strada giusta”, una rassicurazione per il mio animo sempre in tempesta.
“Ho trovato un cuore a terra ma non era il mio” credo sia il mio libro più intimo perché è il simbolo di un viaggio diverso da tutti gli altri miei viaggi fatti con carta e penna.
Nina, la protagonista, amante della solitudine, in realtà ha solo un carico di paure troppo grandi con sé ed è vero che le persone sono in grado di ferirci, ma è ancor più vero che anche noi stessi siamo perfettamente in grado di farci del male da soli.
Ho cercato di toccare tante “corde” della vita, tanti sentimenti e stati d’animo provati, sentiti, respirati mentre andavo in bici con la musica nelle cuffie, mentre camminavo in silenzio a riva o mi fermavo a riflettere seduta sul mio scoglio preferito davanti al mare.
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Questo romanzo, insegna ad aprire il proprio cuore verso la novità, ed i sentimenti in generale. Nina è bloccata sentimentalmente, ha sempre immaginato i legami come trappole e non voleva abboccare a nessun amo gettato a caso nel mare e finire nella rete dei sentimenti. Non aveva nessuna intenzione di spogliarsi e mostrarsi nuda agli occhi di nessuno. Un padre assente per lavoro, una madre perennemente impegnata e nel mezzo solo l’esistenza di una figura chiave: quella della nonna. Una nonna speciale, una fortuna per Nina, una donna che ha saputo per tutta la vita coltivare ogni cosa con amore. Dalle piante ai legami con le persone. La nonna sarà l’unica figura che spingerà la protagonista ad aprirsi verso l’amore, ad indossare scarpe nuove per conoscere realtà sconosciute. Questo romanzo, insegna a lasciare la possibilità di sorprendersi, sempre e comunque. Lasciate libere le vostre sensazioni, credete nel futuro ed ascoltate il vostro cuore. Un romanzo che è prima di tutto un viaggio d’introspezione verso la vera natura del nostro animo. Consigliato a tutti coloro che sono bloccati da un amore finito, o forse mai davvero conosciuto.
Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Succo d'albicocca
Formato consigliato: Cartaceo
Si ringrazia molto la casa editrice Sperling & Kupfer per la copia in omaggio.
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