mercoledì 14 aprile 2021

Recensione: Blu

 




Blu

di Giorgia Tribuiani

 Editore: Fazi Editore
 Prezzo: € 16,00
 Pagine: 256

Ginevra, per tutti Blu fin da bambina, ha diciassette anni, frequenta il liceo artistico ed è una ragazza solitaria intrappolata in un mondo tutto suo fatto di rituali ossessivi e gesti scaramantici. I suoi genitori sono divorziati e Blu vive con la madre, una donna che lavora molto ed è spesso fuori casa. Blu ha un fidanzato, che non riesce a lasciare perché divorata dai sensi di colpa, un ragazzo che vorrebbe amare e di cui, invece, sopporta appena la presenza. L’unica cosa che ama davvero è l’arte, e disegnare risulta un’attività in cui dimostra di avere talento. Così, quando durante una gita scolastica assiste a un’esibizione di performance art, resta folgorata da quel modo di esprimere l’atto creativo e dall’artista stessa, fino a sviluppare per lei una vera e propria ossessione. A questo punto, i pensieri maniacali si fanno via via più opprimenti, finché la sua determinazione a essere una brava ragazza la porta a vivere uno sdoppiamento della personalità subdolo e pericoloso.
Un romanzo forte e diverso che ci trascina nella mente claustrofobica di un’adolescente, prigioniera di azioni morbose e incomprensibili manie, sino a svelarne il delirante meccanismo.
Il ritmo serrato, imprevedibile, e la densità della scrittura rendono in modo perfetto il tormento psicologico della protagonista e l’incessante lotta interiore per sconfiggere il suo doppio.
Un libro che conferma il grande talento di Giorgia Tribuiani, autrice nuova e originale, capace di immedesimarsi e rendere appieno l’essenza e il tormento dei suoi personaggi.


La piccola Blu è l'adorata figlia di una madre di successo e un padre che ora è sposato con Costanza con cui ha avuto Lea, una sorellina che ha creato ancora più motivi per sentirsi in colpa per Blu. Perché tutto parte proprio dal sentirsi in colpa per qualunque cosa, costantemente e cercare un modo di autopunirsi.
L'autrice ci catapulta immediatamente in un mondo di ripetizioni, calcoli, numeri e conteggi. 
Nella mente di Ginevra/Blu è un continuo contare, un groviglio di urgenze e bisogno di certezze che rotrova nei numeri. La calma ritrovata dura sempre pochissimo e si riparte col contare. L'autrice crea anche in noi questo senso di agitazione e sfinimento di Blu. La narrazione è un costante salto nei suoi pensieri, quelli di ora e quelli del passato, le paure di ora e quelle del passato e quelle che immagina.

L'unica cosa che la aiuta è disegnare, finché non scopre Dora, un'artista di performance art per cui perde la testa. Non riesce a pensare ad altro che a lei e alla sua forma d'arte in cui ritrova sé stessa.
Un romanzo sui disturbi ossessivo compulsivi che non vengono mai nominati e che forse nemmeno la protagonista riconosce. L'unico modo di vivere è quello di scindersi in due, Blu la figliola ubbidiente e tenera e Ginevra quella che invece ruba il naso alla sorellina e fa piangere la mamma.
Un romanzo non semplice, che ci mostra il legame fra arte e una visione diversa del mondo rispetto alla "norma".
L'unico modo di sentire e vivere per Blu e infatti tramite l'arte, anche se ancora la conosce poco, per fortuna qualcuno sta avendo un occhio di riguardo e riconosce il suo bisogno di aiuto e il suo potenziale. 
Un libro non per tutti, ossessionante e maniacale, una protagonista che vorremmo salvare ma che non riusciamo nemmeno a capire fino in fondo. 
Nonostante non sia molto il mio genere, bisogna fare i complimenti all'autrice per aver affrontato un argomento complesso senza cercare di addolcirlo inutilmente ma facendoci vivere le difficoltà di Blu e la sua realtà distorta.

Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Limonata fresca
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: Dai 15 anni 


"Siete tutti i suoi errori e siete i tuoi.
Siete i suoi gesti e i tuoi.
Siete pulizia."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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