di Rosa Ventrella Editore: Mondadori Prezzo Cartaceo: € 18,00 Pagine: 240
Quanto di quel che abbiamo vissuto da bambini ci rimane attaccato alla pelle? Ci si può salvare dal male che abbiamo respirato crescendo? Rosa è nata nel quartiere San Nicola, il più antico e malfamato di Bari, un affollarsi di case bianche solcate da vichi stretti che corrono verso il mare, un posto dove la violenza "ti veniva cucita addosso non appena venivi al mondo". E a insegnarla a lei e ai suoi fratelli è stato il padre, soprannominato da tutti Faccia d'angelo per la finezza dei lineamenti, il portamento elegante e i denti bianchissimi; tanto quanto nera - " 'gniera gniera' come un pozzo profondo" - aveva l'anima. Faccia d'angelo ha riversato sui figli e soprattutto sulla moglie - una donna orgogliosa ma fragilissima, consumata dall'amore e dal desiderio che la tenevano legata a lui - la sua furia cieca, l'altalena dei suoi umori, tutte le sue menzogne e tradimenti. Ma Rosa è convinta di essersi salvata: ha incontrato Marco, ha creduto di riconoscere in lui un profugo come lei, è fuggita a Roma con lui, ha persino storpiato il proprio nome. Oggi, però, mentre il suo matrimonio sta naufragando, riceve la telefonata più difficile, quella davanti alla quale non può più sottrarsi alla memoria. Ed è costretta ad affrontare il viaggio a ritroso, verso la sua terra e la sua adolescenza, alla ricerca delle radici dell'odio per il padre ma anche di quelle del desiderio, scoperto attraverso l'amicizia proibita con una prostituta e l'attrazione segreta per un uomo più grande. E, ancora, alla ricerca del coraggio per liberarsi finalmente da un'eredità oscura e difficilissima da estirpare. Rosa Ventrella ha scritto un romanzo coraggioso, animato dalla volontà di smascherare la violenza che affonda le sue radici, dure e nodose come quelle degli olivi, nella storia di tante famiglie. Ma, con la sua lingua capace di dolcezza e ferocia, ha saputo mettere in scena a ogni pagina l'istinto vitale, la capacità di perdonare e rinascere.
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Ho avuto il piacere di ricevere una copia di questo libro, ed ho così scoperto questa bravissima autrice. Un romanzo intenso, emozionante, che colpisce il cuore. Una donna, ed il suo rapporto conflittuale con un padre dal passato violento. Un uomo affascinante, bellissimo, di una bellezza rara e pericolosa. Una bellezza che non si piegava ad alcun altruismo ed a nessuna indulgenza. Amabile ed irresistibile, come solo le cose malvagie sanno essere. Un padre, che per tutta la vita, ha rappresentato il puntello intorno a cui ruotava l’intera famiglia Abbinante. Rosa la protagonista è una ragazzina all’inizio del romanzo, e nel profondo forse lo è ancora. La violenza ha suo malgrado fatto parte della sua esistenza per anni, e quel padre dalla faccia d’angelo, in realtà, celava le sembianze di un vero diavolo. Una madre che sembra essere rassegnata al suo destino, due fratelli inermi, il tutto immerso in una Bari antica, malfamata e maledetta. È forse scritto da qualche parte che gli errori dei genitori, finiscano col ricadere sui figli? Questo il quesito dominante posto dall’autrice. Un romanzo che rapisce, e fa riflettere. Si smette mai davvero di essere bimbi, di soffrire per le violenze subìte per il male che pare assurdo, ma le trame avvelenate delle nostre famiglie d’origine; possono averci lasciato nel “sangue” come eredità? Lettura davvero meritevole. Piccola chicca aggiuntiva: dai romanzi della Ventrella, verranno tratte due serie tv per la rete Mediaset.
Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Nescafè con doppio zucchero
Formato consigliato: Cartaceo
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