Il mio funerale e altre cose poco importanti di Ottavia Spaggiari Editore: Bookabook Prezzo: € 18,00 Pagine: 456 Giacomo Necchi, il protagonista di questa storia, è morto. Lascia un figlio, una moglie, una sorella, due nipoti, degli affezionati vicini. Ma soprattutto una passione bruciante per la scrittura che ha sempre e solo confinato al suo studio, la “stanza senza sottobicchieri”, l’unico spazio della sua casa di Long Beach che per quasi trent’anni è riuscito a sottrarre all’ordine maniacale della moglie americana, Grace. Mentre le persone più importanti della sua vita si riuniscono per il suo funerale, Giacomo si accorge che la morte gli concede una prospettiva privilegiata. Si rende subito conto che tutti intorno a lui hanno qualcosa da nascondere e che non sono davvero come ha sempre creduto che fossero. Persino lui stesso ha un segreto postumo che potrebbe sconvolgere la sua famiglia. Scrittore mancato e osservatore impotente, Giacomo capisce però che questa è la più grande occasione di narrare una storia che gli sia mai capitata, e non ha nessuna intenzione di lasciarsela sfuggire. |
Il nostro narratore è morto. No non è uno spoiler, il nostro narratore e padre di famiglia è morto da subito e ci racconta cosa vede nei giorni precedenti al suo funerale mentre osserva la sua famiglia e i suoi amici.
Nella famiglia ci sono Grace, la moglie perfetta, ordinatissima, ligia, educata e senza mai un capello fuori posto. Un figlio Nathan simile a lei, buono ma anche estremamente noioso.
Una suocera della stessa pasta della figlia, per fortuna c'è Maya, la sorella del defunto che non ha niente in ordine, dalla vita sballata, ai figli che non le parlano, agli amori presi e lasciati. Sua figlia Agatha non le parla mai, nemmeno quando ha cose serie da dirle come in questo caso.
Attorno a questi vorticano altri personaggi, fidanzate, ex fidanzati, vicine cleptomani, stilisti gay. Insomma un pout purri di personaggi, alcuni davvero divertenti a cui sembra capitare di tutto.
Il romanzo è scorrevole e si fa leggere ma mi è sembrato da una parte troppo pieno, di personaggi, eventi, dettagli, dall'altra troppo piatto, sembra che manchi un qualcosa che sia il filo conduttore del romanzo che alle volte sembra divagare un po'.
La saga familiare però è carina da leggere e alleggerisce quello che sembra essere un librone ma invece si legge in un paio di giorni. Molto interessanti i ragionamenti dell'ormai defunto Giacomo che scopre ormai troppo tardi di non aver davvero conosciuto alcune persone della sua famiglia e capisce ora di aver sbagliato alcune scelte, anzi forse l'errore maggiore era proprio di non scegliere e lasciar scorrere la vita cosí come capitava.
Durata totale della lettura: 4 giorni
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