di Orietta Berti Editore: Rizzoli Prezzo Cartaceo: € 18.00 Pagine: 272
“Oggi, se mi capita di passare per la piazza di Cavriago, mi torna in mente quando andavo ai comizi con la mia mamma, che mi teneva sulle spalle e mi faceva reggere la bandiera rossa, e sento di nuovo l’odore dei petali che spargevo con mio papà sul sagrato di San Terenziano.”C’era una volta una bambina che odiava le bambole, altro che collezionarle come avrebbe fatto poi da adulta. Amava piuttosto stare all’aria aperta con i bambini del suo paese, Cavriago, e combinarne di tutti i colori mentre sua mamma, la Olga, era impegnata a gestire la pesa pubblica: magari rischiando di finire risucchiata in una concimaia, o di annegare in un canale dopo aver sceso un’intera rampa di scale in bicicletta. Poi un giorno quella bambina, l’Orietta, cresciuta in un mondo alla Guareschi tra i comizi del PCI e la messa la domenica, scopre di avere una voce meravigliosa, e incoraggiata dal papà inizia a cantare, e da allora non smetterà più. Come in un film, sulla sua adorata bicicletta pedalerà attraverso cinquanta e più anni di vita, di carriera e di storia d’Italia, vendendo oltre 16 milioni di dischi, partecipando a 13 Festival di Sanremo, lasciando una traccia indelebile nel mondo musicale e in quello televisivo con canzoni e programmi semplicemente mitici.Tra bandiere rosse e acquasantiere è la storia dell’Orietta raccontata per la prima volta dalla sua viva voce, ricca di aneddoti inediti e impreziosita da sedici pagine di fotografie rare.
|
In questo romanzo autobiografico, Orietta Berti nazionale, si racconta in prima persona. Un ritratto intimo ed appassionato. Una donna cresciuta con valori di altri tempi. Il mondo della sua infanzia era quello semplice di Giovannino Guareschi: i rossi da una parte, i bianchi dall’altra, perennemente in conflitto tra di loro. Ciascuno era asserragliato sulle sue posizioni, ma questo non impediva alla vita quotidiana di svolgersi in pace e concordia: le amicizie andavano oltre il colore politico, e così era nel momento del bisogno. Un’infanzia intrisa di “valori politici” ben saldi (soprattutto per una bambina di quell’età). La Berti ricorda ancora adesso che: Non si strugge per la nostalgia di quel mondo semplice e bello, non è nel suo carattere guardare indietro. Dice di avere una memoria molto selettiva: tiene con sé le cose belle, cerca di cancellare quelle brutte o, se proprio non ci riesce, di accantonarle. È il suo modo per rimanere con gli occhi fissi sul futuro. Sono le sensazioni a tradirla. Certi profumi o certe immagini la colgono all’improvviso, e allora si commuove al pensiero che il mondo di cui è figlia non tornerà più. Oggi, se le capita di passare per la piazza di Cavriago, le torna in mente quando andava ai comizi con la sua mamma, che la teneva sulle spalle e le faceva reggere la bandiera rossa, e sente di nuovo l’odore dei petali che spargeva sul sagrato di San Terenziano. Profumi e sensazioni di altri tempi, è indubbio. Una carrellata di ricordi emozionanti (per tutti coloro, giovani ed anziani che amano questa cantante). Dalla carriera all’amore per l’inseparabile consorte. La Berti ha una carriera talmente lunga da aver navigato, letteralmente, epoche diverse. Ha attraversato gli anni dell’Italia rampante, quando il lavoro si poteva scegliere, la sera si faceva festa e la domenica ci si riuniva a tavola; gli anni d’oro della musica leggera e della discografia; quelli in cui l’Europa era ancora neonata, e cominciava a trasformarsi da idea in una realtà concreta. Ha visto nascere la televisione e il varietà, Pippo Baudo diventare una star e Mina ritirarsi a vita privata. È stata una giovane che, per spostarsi, aveva bisogno dello chaperon e una signora che ha girato mezzo mondo. Un romanzo che saprà raccontarvi non solo la cantante, ma la donna ed il mondo che racchiude in lei.
Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Tè alla vaniglia
Formato consigliato: Ebook
Nessun commento:
Posta un commento
Commenta e condividi con noi la tua opinione!