di Linda Holmes Editore: Sperling & Kupfer Prezzo Cartaceo: € 17,90 Pagine: 320
In una tranquilla cittadina costiera del Maine, una mattina come tante, Evvie Drake si alza, fa le valigie ed è pronta a lasciare il marito «perfetto». Prima di uscire, il telefono squilla: è l'ospedale. Quel giorno, Evvie inizia sì una nuova vita, ma da vedova, perché Tim è morto in un incidente stradale. Lacerata dal senso di colpa, e non dal dolore come tutti immaginano, la donna si barrica in casa per un anno. Anche il suo migliore amico, Andy, crede che sia il peso della perdita la causa di quell'isolamento e cerca un modo per aiutarla. La risposta si chiama Dean Tenney, suo conoscente d'infanzia dai tempi dei boy scout e grande star del baseball, ora in profonda crisi. Nonostante abbia provato ogni tipo di cura, Dean non riesce più a lanciare e, visto che a New York la situazione è diventata insostenibile con giornalisti e curiosi alle calcagna, decide di cogliere al volo l'offerta di Andy. Quando Dean si trasferisce nell'appartamento sul retro dell'abitazione di Evvie, i due fanno un accordo: non parlare mai dei reciproci problemi. Ma le regole, si sa, sono fatte per essere infrante e a volte, in modo inaspettato, un'amicizia può diventare qualcosa di speciale. Per poter andare avanti, Evvie e Dean dovranno fare i conti con le loro paure e i loro segreti; ma nei sentimenti, come nel baseball, c'è sempre una possibilità. Basta avere il coraggio di lasciarsi il passato alle spalle. Molto di più di una semplice storia d'amore, Non c'è niente di male a essere felici è un romanzo perfettamente in bilico tra profondità e leggerezza, ironia e sentimento.
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Questo romanzo, di primo acchito potrebbe sembrare una storia d’amore, ma in realtà è molto di più. La protagonista è una donna a cui la vita, rimescola le carte e che si ritrova dunque, nuovamente coinvolta nel tentativo di ricominciare tutto daccapo. Un matrimonio complesso (che nasconde una facciata che non tutti conoscono, e che porta Evvie a fare i conti con la dura realtà della prematura vedovanza). A distanza di quasi un anno dalla morte di Tim, la giovane è ancora profondamente logorata da quanto il marito possa mancarle. Si rinchiude in casa per parecchio tempo, riempie le stanze una dopo l’altra, con la consapevolezza di essere l’unica a sapere quanto poco lo amasse mentre lo ascoltava russare lievemente l’ultima notte della sua breve vita. Nell’esistenza di Evvie farà la sua comparsa un ex giocatore di baseball, e nuovamente il destino prenderà un’altra forma. Questo è un libro, sulla riscoperta dell’amore, sulla voglia di vivere che deve comunque e sempre prevalere, ma se devo essere sincera, non ho amato particolarmente la protagonista. Non mi è affatto piaciuto il modo in cui sia riuscita ad archiviare (molto rapidamente tra l’altro), il marito defunto. L’amore tra Evvie e Dean (ex giocatore alle prese con una profonda crisi interiore e professionale) stenta a decollare, ed al lettore resta solo la consapevolezza che la vita è una girandola continua di imprevisti, che molto spesso ci costringono a rivedere i nostri progetti. Ciò che ho amato invece, è l’ambientazione descritta, una cittadina costiera del Maine, dove perfino il clima cambia educatamente. Se siete alla ricerca di una storia leggera (non eccessivamente romantica), questo libro farà al caso vostro. Nota di rilievo: l’autrice pare sia una voce nota del panorama radiofonico statunitense, nonché conduttrice di un fortunato podcast.
Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Té arancia e cannella
Formato consigliato: Cartaceo
Si ringrazia molto la casa editrice Sperling & Kupfer per la copia in omaggio.
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