53 giorni di Gianpaolo Gambi Editore: Sperling & Kupfer Prezzo Cartaceo: € 14,90 Pagine: 192
Cinquantatré sono stati i giorni di isolamento dal mondo che tutti gli italiani, in ogni angolo della Penisola, hanno dovuto affrontare in quella che, fino a pochi mesi fa, sembrava la trama di un film di fantascienza e che all'improvviso si è rivelato il peggiore dei nostri incubi. Quella di Gianpaolo, quarant'anni, napoletano trapiantato a Milano, è una quarantena fatta di piccoli gesti quotidiani, di una convivenza forzata con la compagna Olivia, i vicini antipatici e i dirimpettai da spiare. È una quarantena con poche corse al parco e la spesa al supermercato come unica occasione di socialità, alla ricerca del Sacro Graal della pandemia degli italiani: il lievito di birra. È la quarantena di un instancabile viaggiatore costretto a casa, tra i ricordi di una vita dall'altra parte del mondo e le video-chiamate con i genitori dal Sud, che sembra più vicino di quanto non sia mai stato.
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Un romanzo perfettamente adatto a questo periodo buio (causato dalla pandemia), soprattutto per coloro che, come la sottoscritta vivono nella zona rossa. Una sorta di diario di un quarantenne in quarantena, nel corso del primo lockdown atroce che ha colpito l’Italia. Riflessioni intime ed attente, scritte di pugno nel periodo di chiusura totale (quella della scorsa primavera). Periodo in cui, non si poteva uscire di casa, se non per andare al supermercato, in farmacia o per portare fuori il cane. Ho molto apprezzato le riflessioni inerenti al fatto che: quello che ancora sta succedendo nel nostro paese, non è colpa di nessuno. Non esiste un paziente zero, non esiste una Cina che mangia zuppa di pipistrelli, non esiste un untore, non esiste nulla di tutto ciò. Esiste solo la vita che va avanti nonostante tutto ciò. E l’autore da buon napoletano non vuole permettere a nessuno di togliergli il respiro perché c’è già un virus terribile che lo sta facendo. Occorre sfruttare al meglio questo periodo, ricaricandoci di voglia di vivere, come se ogni persona che incontreremo, quando tutto sarà finito, fosse il nostro ultimo amore. Un romanzo che insegna a cogliere l’occasione di questi tempi tanto strani, per renderci più romantici, viziosi, leggeri, profondi ed eccitati. Eroi della vita, martiri di una voglia di vivere ritrovata. Mi sono ritrovata in molte delle osservazioni citate da questo autore, anch’io ho vissuto e vivo da reclusa, quindi comprendo quanto a volte, di questi tempi una semplice passeggiata fuori con il mio cane, sia diventato un viaggio straordinario (una fuga dalla realtà). Nel romanzo, troverete anche delle chicche: come la costituzione del viaggiatore. Una fatica letteraria, che diviene performance sulla carta, fogli che durante il lockdown diventano l’unico teatro ancora aperto.
Durata totale della lettura: Due giorni
Bevanda consigliata: Cioccolata calda al peperoncino
Formato consigliato: Cartaceo
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