Secondo speciale della giornata e questa volta vediamo protagonista di questo Review Party la nuova uscita Oscar Vault "La Guerra di papaveri" di R. F. Kuang. Atmosfere orientali, la disciplina delle arti marziali e una guerra che ormai imperversa con origini molto antiche, scoprite tutte le recensioni per saperne di più!
La guerra dei papaveri di R. F. Kuang Editore: Oscar Vault Prezzo: € 22,00 Pagine: 516 Titolo originale: The Poppy War Rin ha passato a pieni voti il kējǔ, il difficile esame con cui in tutto l’Impero vengono selezionati i giovani più talentuosi che andranno a studiare all’Accademia. Ed è stata una sorpresa per tutti: per i censori, increduli che un’orfana di guerra della provincia di Jī potesse superarlo senza imbrogliare; per i genitori affidatari di Rin, che pensavano di poterla finalmente dare in sposa e finanziare così la loro impresa criminale; e per la stessa Rin, finalmente libera da una vita di schiavitù e disperazione. Il fatto che sia entrata alla Sinegard – la scuola militare più esclusiva del Nikan – è stato ancora più sorprendente. Ma le sorprese non sono sempre buone. Perché essere una contadina del Sud dalla pelle scura non è una cosa facile alla Sinegard. Presa subito di mira dai compagni, tutti provenienti dalle famiglie più in vista del Paese, Rin scopre di avere un dono letale: l’antica e semileggendaria arte sciamanica. Man mano che indaga le proprie facoltà, grazie a un insegnante apparentemente folle e all’uso dei papaveri da oppio, Rin si rende conto che le divinità credute defunte da tempo sono invece più vive che mai, e che imparare a dominare il suo potere può significare molto più che non sopravvivere a scuola: è forse l’unico modo per salvare la sua gente, minacciata dalla Federazione di Mugen, che la sta spingendo verso il baratro di una Terza guerra dei papaveri. Il prezzo da pagare, però, potrebbe essere davvero troppo alto. |
Ho iniziato la lettura di questo libro spinta dal voler leggere qualcosa di diverso e a fine lettura mi sono resa conto che questo libro è molto di più e anche se tutto parte da Rin, protagonista indiscussa del libro, quello che le accade intorno è così grande ed ingombrante che molto spesso la fagocita e le ruba completamente l'attenzione lasciando il lettore sotto shock.
Iniziamo a seguire la vita di Rin da quando vive in un piccolo villaggio e lavora nel negozio dei suoi genitori adottivi insieme al fratello più piccolino. Il suo sogno di fuggire da quella realtà e da un matrimonio combinato è il kējǔ, un esame difficilissimo che una volta superato permette di poter accedere all'Accademia militare di Sinegard dove vengono preparati ed allenati gli alunni più meritevoli dell'intera regione con lo scopo poi di poter entrare tra le file della milizia dell'imperatrice. Per Rin, di nascita molto umile e con nessuna educazione alle spalle diventa una dura prova superare l'esame e con tanta disciplina ed impegno ce la fa, risulta la migliore del suo villaggio e finalmente arriva all'Accademia.
Cominciamo a conoscere i suoi compagni e i professori e Rin, viste le sue origini deve faticare molto per farsi accettare e trova il modo di crescere fisicamente attraverso un allenamento sfiancante e mentalmente imparando la strategia, la storia di Nikan e delle guerre passate e un mondo psichico raggiungibile solo con l'assunzione di droghe e che la mette in comunicazione con gli dei dimenticati dai quali può attingere a dei poteri sovrannaturali che si rivelano pericolosi per ogni nemico e pericolosi per chi li invoca. Il riferimento alle droghe e alla loro assunzione è presente in tutto il libro, di sicuro rende la lettura meno adatta ad un pubblico troppo giovane ma l'ho trovata anche molto coerente con la storia e con la realtà orientale che l'autrice ci presenta. La Kuang regala alla protagonista una voce coraggiosa e una determinazione più profonda del previsto e nonostante il marcato concetto di classe e privilegi sociali, la eleva dalla massa per le sue capacità e la voglia di portare un vero cambiamento.
Dopo una prima parte si entra nel vivo dell'azione e ci ritroviamo sul terreno di battaglia, la guerra imperversa, i nemici sono inarrestabili e il nostro scenario adesso ha il profumo di preghiere e sangue. Le scene che si dipanano sotto gli occhi sono crude e violente e devo ammettere che se per alcuni versi le ho trovate un po' troppo forti, per altri capisco assolutamente la necessità dell'autrice di mostrarci la guerra in tutta la sua tragicità, tutto si svolge sotto il nostro sguardo attento e inerme in attesa di scoprire che fine farà la squadra di Rin, che ormai fa parte dei cike, una banda di assassini che combattono per l'imperatrice ma si nascondono nell'ombra e molti come Rin sembrano avere quel contatto speciale con le divinità che li porta a contraddistinguersi per la loro furia e per i loro poteri straordinari.
Non aspettatevi romance, non aspettatevi un young adult, questo è un epic fantasy con numerosi elementi militari e un lato più surreale collegato al Pantheon degli dei e allo sciamanesimo. La lettura di questo libro è intensa, lenta perché non si deve avere fretta di bruciare le tappe e avvincente, la suspance ci attanaglia mentre cambiamo scenario e seguiamo l'evoluzione di Rin. Un esordio direi potente di questa autrice che con minuzia e dettagli si ispira a momenti di storia reali per tessere una trama efficace e coinvolgente arricchita da magia e visioni che si alternano con una cruda e spietata realtà. Un libro sicuramente particolare che mi ha sorpreso e che nonostante la mancanza della nota rosa, che io apprezzo sempre con piacere, non mi ha deluso. Mi è sembrato di leggere un'intera trilogia in un solo libro ma in realtà questo volume è il primo di una tre che a questo punto sono proprio curiosa di portare avanti.
Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Tè nero con cannella
Formato consigliato: CartaceoBevanda consigliata: Tè nero con cannella
Età di lettura consigliata: dai 18 anni
Sito dell'autrice: R.F. Kuang
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