venerdì 16 ottobre 2020

Recensione: Due donne, Passing

 


Titolo: Due donne, Passing

di Nella Larsen
Prezzo Cartaceo: € 16,50
Pagine: 176
Titolo originale: Passing


Nello splendore crepuscolare degli anni Venti, mentre tutta una generazione scampata al massacro della guerra si riprende la vita con l’avidità del presente, New York vibra di un’energia potentissima, e Harlem, in particolare, conosce una stagione creativa senza precedenti. Dentro questo nido sociale, Irene Redfield, sposata a un medico che le garantisce protezione e distanza, vive una tranquilla esistenza borghese. Ma un incontro fortuito arriva a incrinare le apparenti certezze di Irene. E Clare Kendry, un’amica d’infanzia, che rispunta dal passato con i suoi segreti. Primo fra tutti, il fatto che è nera ma si fa passare per bianca, nascondendo al mondo, marito razzista compreso, la sua vera identità. La relazione tra le due donne, allora, si fa densa di bugie, di sotterfugi e alla fine di minacce, dietro le quali Irene cova gelosie, rivalità e paura. E l’apparente cordialità che le lega è destinata a incrinarsi. Ritratte da Nella Larsen con modernità e sensibilità psicologica, le due protagoniste del romanzo si muovono, come l’autrice, in un sistema razzista e sessista che non ammette ambiguità. Un sistema nel quale il passing, il farsi passare per bianchi, diventa un modo possibile per allontanarsi dalla segregazione e dal disprezzo sociale.



Un libro decadente e affascinante come l'epoca di cui parla. 
Siamo negli anni '20 a New York e due donne avvolte spesso in chiffon si ritrovano dopo parecchi anni. Hanno preso direzioni molto diverse, Irene ha accettato il colore della propria carnagione e ha sposato un uomo di colore, il dottor Brian. 
Claire invece è sparita per un bel po', si è sposata con Mr Bellamy, un uomo ricco ma soprattutto bianco che non sa che lei si è fatta "passare". Ora non sapevo nulla di questa tecnica, nel "Passing" alcune donne di colore che potevano ad esempio sembrare sudamericane, si facevano passare per bianche di modo da evitare  il razzismo e in questo caso convinte di poter raggiungere un potere sociale altrimenti impossibile.
Quando le due si ritrovano, entrambe eleganti e "arrivate" si scontrano due diverse mentalità e diverso rispetto per sé stesse, uno scontro pieno di passione e ardore. Una passione che potremmo anche confondere per interesse.
La misteriosa Clare sembra rientrare di forza nella vita di Irene e il suo circolo di amici ad Harlem, amata e odiata su molti livelli e da molte persone in una continua lotta tra sessismo e razzismo. 
Il personaggio di Clare ci ammalia dalla prima descrizione di Irene cosí come sembra affascinare tutti, come un magnete di attenzioni e fascino anche quando non ne supportiamo le decisioni.
Il finale è bellissimo, ci lascia molte scelte riguardo il tema del romanzo, la protagonista chiunque essa sia, la tragedia sorprendente e la sua causa.
 
Un libricino che non pensavo ma mi ha sorpreso positivamente anche per l'approccio al razzismo in chiave inconsueta. Non leggetelo solo come una storiella ma riflettendo sull'importanza dei valori che rappresenta e che è stato pubblicato nel 1929.
Mi raccomando leggete anche la postfazione al romanzo molto interessante. 


Durata totale della lettura: Due giorni
Bevanda consigliata: Martini bianco
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: Dai 15 anni 




"Oppure, spinta alla rabbia, lottava con una ferocia e 
un’impetuosità che la portavano a ignorare o dimenticare ogni pericolo:
 forza superiore, numero o altre circostanze sfavorevoli."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio


Nessun commento:

Posta un commento

Commenta e condividi con noi la tua opinione!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...