Oggi vogliamo proporvi il Review Party dedicato al libro "Non dire una bugia" di Alafair Burke pubblicato da Piemme. Amanti del thriller preparatevi, la Burke è tornata con una nuova storia da svelare pagina dopo pagina.
di Alafair Burke Editore: Piemme Prezzo Cartaceo: € 18,50 Pagine: 368 Titolo originale: Never Tell
Ellie Hatcher si è trasferita a New York da poco, e da poco lavora come detective al NYPD. Non ha ancora molta esperienza sul campo, ma il passato le ha già insegnato molto: a Wichita, nel Kansas, è cresciuta con un padre poliziotto che ha dedicato tutta la vita alla caccia di un serial killer, fino a morire in circostanze mai chiarite. Forse assassinato. O, forse, suicida. Anche se Ellie per molti anni si è rifiutata di crederlo.
Un suicidio accertato sembrerebbe invece il caso a cui sta lavorando adesso. Julia, una ragazza di sedici anni, figlia di una ricchissima famiglia dell'élite newyorchese, viene ritrovata nella vasca da bagno con le vene tagliate, nella splendida casa dei suoi genitori nell'Upper East Side. Nonostante il biglietto di addio, alcuni elementi - prime fra tutti le testimonianze di chi la conosceva bene - fanno pensare che non si tratti di un atto volontario. In questi casi Ellie sa di dover seguire il suo istinto, che le farà scoprire ben presto che Julia non era affatto la persona che sembrava. La detective sarà costretta ad ammettere che dietro il suicidio di una ricca adolescente annoiata c'è una storia più complessa e oscura. Perché, a volte, basta una semplice bugia per allontanarci da quelli che ci vogliono bene, e da noi stessi. E Julia, di bugie, ne aveva dette parecchie. |
Ecco ritornata finalmente Alafair Burke che con il tempo mi sono ritrovata ad amare e a seguire ad ogni sua nuova pubblicazione. Parliamo ovviamente di una storia thriller, il caso principale è quello di Julia, giovane ragazzina appartenente ad una famiglia ricca e famosa di New York che viene ritrovata morta nella sua vasca da bagno con una nota di addio. Il caso sembra abbastanza semplice e chiaro eppure la detective Ellie Hatcher con il suo collega Rogan iniziando ad indagare meglio presto si rende conto che non è affatto così, la morte di Julia porta alla luce diverse situazioni e realtà che sono molto più complesse ed intricate.
Una cosa che mi è piaciuta molto è che in questo libro la Burke ci fa vestire da subito i panni dell'investigatore ed è quello il punto di vista che troneggia, infatti ci rivela un indizio prezioso ad ogni indagine e ci porta per mano verso il finale dove il mistero viene completamente rivelato. Insieme ad Ellie, non molto esperta ma con un istinto pungente e determinato, conosciamo meglio la vita della vittima e quella di coloro che la frequentavano, spesso durante la lettura mi sono sentita come in una vera centrale di polizia americana con una lavagna grande davanti ai miei occhi con tutti gli appunti e le informazioni collezionati nei vari interrogatori e ricerche.
I personaggi in generale li ho trovati un po' stereotipati, Ellie la detective bella ma intelligente a cui non sfugge nulla, poi Julia la classica ragazzina ricca e trascurata da genitori praticamente assenti e diciamo che avrei preferito un pizzico di originalità in più nella loro caratterizzazione. Si nota che l'autrice utilizza i personaggi come uno strumento per attirare l'attenzione su temi importanti come l'abuso, il mondo degli adolescenti, il prezzo del successo e le relazioni tra genitori e figli, temi che fanno riflettere e danno un'impronta moderna e attuale al libro e quindi chiudo un occhio. Una lettura scorrevole e che ci prende, la risoluzione del caso non è scontata e ci aspettano diverse sorprese sul cammino, non uno dei libri, a mia opinione, più forti di questa autrice ma un thriller comunque valido e che ci fa diventare detective per qualche giorno.
Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Tè alla liquirizia
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Sito dell'autrice: Alafair Burke
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