di Alessandro Barbaglia
Editore: Mondadori
Prezzo cartaceo : € 17,00
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine: 228
Genere: Narrativa moderna
Questa è la storia di
Herman, figlio della Donna Sirena e dell’Uomo Pesce; è la storia di un bimbo
che si fa uomo imparando a lottare dall’Uomo Elefante e allenando
all’equilibrio la grande Bird Millman, la poetessa dell’aria: la più
straordinaria funambola di tutti i tempi, la prima donna a danzare su una corda
sospesa nel vuoto tra due grattacieli. Herman è figlio del circo, il circo
classico, quello fatto da “uomini che camminano con la loro bruttezza, fieri di
generare meraviglia”.
Ma è anche la storia di
Cerro, che invece abita a Novara in una casa troppo grande e troppo vuota
perché è rimasto presto senza madre. E anche un po’ senza padre, che insieme
alla moglie ha smarrito nei ricordi la sua capacità di amare. Da bambino Cerro
contava il tempo in mirtilli: era capace di mangiarne uno al secondo, e portava
al guinzaglio CuccioloAlfredo, un cane che sapeva essere dolce solo con lui.
Teneva a bada così la solitudine, nutrendosi di piccole gioie. Ma da adulto? Un
mirtillo lo farà ancora felice?
Herman e Cerro non
s’incontreranno mai, ma avranno per sempre in comune qualcosa di immenso, la
più grande attrazione del circo: una balena, Goliath, l’altra protagonista di
questa storia. I genitori di Cerro si sono conosciuti proprio davanti a lei, il
giorno in cui il circo era di passaggio sulle sponde del lago Maggiore ed
Herman guidava il camion su cui viaggiava Goliath. L’amore tra loro è nato nel
segno della balena. Ma che cos’è Goliath: un mostro o una meraviglia? E in
fondo che cos’è l’amore stesso: un sogno sublime o un incubo spaventoso?
Perché l’irrequieta
Marilisa attrae così tanto Cerro? E cosa sono la dedizione e la fede con cui
Herman si prende cura per quasi trent’anni della balena? Esiste un amore più
giusto di un altro? O forse l’amore è sempre e comunque un esercizio di
sottomissione ed elevazione insieme, un’ossessione che ti spacca e ti completa?
Un romanzo potente,
poetico e impastato di archetipi, lieve ma capace di scavare in profondità.
Dalla voce unica di
Alessandro Barbaglia, una grande storia di abissi ed equilibri sospesi tra le
nuvole, di solitudine e incontri prodigiosi, di semi assopiti nella terra che
germogliano, miracolosi.
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A Torino è l'alba quando Goliath, una balena di 22 metri trasportata su un rimorchio altrettanto gigantesco, attraversa le sue strade che si stanno risvegliando, si specchia nei vetri delle case che trattengono per qualche istante l'incanto e la meraviglia di questo cetaceo. Alessandro Barbaglia torna nelle librerie italiano con un nuovo romanzo che incanta il lettore sin dalle primissime battute. Con uno stile che lo contraddistingue ancora una volta Barbaglia fa centro: una balena, una famiglia e il Figlio dell'Uomo Pesce raccontano la loro storia, lasciano entrare il lettore nel loro intimo fino a farne diventare una parte di esso. Hector è nato nel circo e nei suoi occhi si rispecchiano le meraviglie di quel mondo fatto di donne che ballano sulle funi, di donne barbute e di Uomini Elefante: figlio dell'Uomo Pesce troverà la sua strada accanto ad una balena, la curerà e la amerà ed è con lei che passerà la sua intera vita. A Novara invece c'è Cerro che ha 38 anni ma dimostra l'età di suo padre Emilio, psichiatra famosissimo, amico di Lucio Dalla come lo chiama la Santina, che soffre di perdite di memoria. Il romanzo inizierà con lui, un orfano che deve fare da padre al suo stesso padre che a suo tempo è stato una presenza assente e distante, con il quale ha molti conti in sospeso, molte domande che ogni volta gli muoiono sulla punta della lingua. Ad unire tutti poi c'è lei, maestosa e magnifica come solo una balena di 22 metri può essere: la regina del mare della Norvegia che è stata catturata, non senza aver lottato, che ha vissuto più sulla terra che in mare, sarà attraverso Goliath che Barbaglia ci insegnerà una nuova lezione, ci insegnerà a sognare e a ricordare ancora una volta. Sarà il ricordo il tema principale di questo romanzo: quello di Emilio che sta perdendo, quello di Hector e di Goliath ormai una cosa sola e quello di Cerro che tanto insegue. Un romanzo unico, come sempre.
Durata totale della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: tè alla menta
Età di lettura consigliata: da 16 anni
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